ACERRA – Un villaggio dell’età del Rame in località Gaudello; un tratto di basolato dell’antica via Appia nel comune di Maddaloni; un santuario di epoca ellenistico-romana, ricco di materiale votivo, a Ponte.
Sono solo alcuni dei ritrovamenti archeologici, presentati oggi nella stazione di Napoli Afragola, rinvenuti durante i lavori effettuati lungo le tratte Napoli-Cancello, Cancello-Frasso e Telese-Vitulano. Con la realizzazione della nuova linea AV/AC Napoli – Bari, infatti, il Gruppo FS restituisce alla cittadinanza un patrimonio culturale inedito, dove sviluppo infrastrutturale e archeologia convivono in armonia.
Si tratta della prima tappa di un percorso che proseguirà sul territorio nazionale, con l’obiettivo di mostrare come i cantieri delle grandi opere infrastrutturali ferroviarie possano trasformarsi in una finestra sul passato, unendo progresso e radici storiche.
Tra gli altri reperti portati alla luce e presentati oggi, alla presenza di rappresentanti del Gruppo FS e delle Soprintendenze sia dell’area metropolitana di Napoli e delle province di Caserta e Benevento, anche una villa romana esposta nella sua interezza riemersa nel comune di Solopaca e numerose sepolture di cultura campana con ricchi corredi funerari, oltre a monete, oggetti in terracotta e statuine in bronzo.