Regionali: un nome civico per il centro destra? Martusciello pensa al prefetto Michele di Bari

NAPOLI – di Antonio Arricale – Elezioni regionali in Campania, per ora si naviga a vista. Il candidato ancora non c’è, né per il centro destra né per il centro sinistra. “I nomi che circolano, per ora, rientrano nelle suggestioni dei politici locali”, riferiscono le voci dei bene informati.
E però un dato è incontrovertibile: al momento i nomi dei papabili che circolano sia nel centro destra che nel centro sinistra non aggregano i rispettivi schieramenti. Roberto Fico, già presidente della Camera, candidato dal M5S in forza di un patto nazionale sottoscritto tra Giuseppe Conte ed Elly Schlein, è visto come il fumo negli occhi da ras e grandi elettori locali del Pd. E soprattutto da Vincenzo De Luca, che nella decisione di questa partita pretenderà di dire l’ultima parola.
Né vanno meglio le cose nel centro destra dove, peraltro, al momento la rosa dei candidati si è ristretta a due nomi: Edmondo Ciriello per Fratelli d’Italia e Gianpiero Zinzi per la Lega. Nomi che però non sono graditi a Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia, il quale non ne fa mistero. Così come, da eurodeputato e campione di preferenze, prima ancora di scivolare sulla buccia di banana del “Huwei-gate”, non ne faceva pensando alla poltrona più alta di Palazzo Santa Lucia, incontrando però subito i veti incrociati degli altri partner della coalizione.
Da qui il ritorno all’ipotesi del candidato civico. Anzi, al terzo candidato civico, visto i primi due – Antonio D’Amato industriale e già presidente di Confindustria e Matteo Piantedosi, prefetto e attuale Ministro dell’Interno – hanno declinato ripetutamente e con fermezza l’invito.
“Ci sono tre nomi civici su cui penso che anche il tavolo nazionale stia lavorando per trovare la migliore proposta del centrodestra in Campania”, ha spiegato, infatti, Fulvio Martusciello, intervenendo ieri sera a una manifestazione del partito in provincia di Salerno. “Ognuno di questi nomi metterebbe d’accordo tutti in pochi secondi”. Ha poi aggiunto: “Due di questi nomi si conoscono: se ci fosse la disponibilità di Antonio D’Amato o di Matteo Piantedosi, si chiuderebbe subito con il ritiro di ogni proposta di partito. Ma c’è anche un terzo profilo su cui si sta lavorando. Anche questa candidatura civica troverebbe l’accordo di tutti”.
E, allora, a chi pensa il vulcanico Martusciello, posto che a Roma il tavolo Campania non è stato ancora ufficialmente aperto? Ovviamente, le bocche sono cucite. La consegna è silenzio assoluto. E, però, batti e ribatti, spigola, spulcia e chiedi, se non il nome più di un indizio alla fine viene fuori. Il candidato “in mente dei”, per così dire, è sempre nell’ambito del Ministero dell’Interno: è quello del prefetto di Napoli, Michele Di Bari, 66 anni, foggiano di Mattinata, agli sgoccioli di una carriera maturata brillantemente all’interno dell’amministrazione civile dello Stato. E con una qualità che non si può disconoscere: è particolarmente attento ai mezzi di comunicazione attraverso i quali stabilisce, da subito, un rapporto di indubbia empatia con l’opinione pubblica.
In foto, da sinistra: Michele Di Bari, Matteo Piantedosi, Fulvio Martusciello e Antonio D’Amato