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Primo Piano - page 25

Esclusiva! Intervista al presidente Nicola Turco. Come stanno veramente le cose?

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Presidente, allora, come stanno le cose veramente?

Ci stiamo dedicando, 24 ore su 24, solo ed esclusivamente alla Volalto, trascurando le altre attività. Solo qualche giorno e ci rimetteremo in carreggiata”.
I rapporti con con la Fipav?

Ci stiamo difendendo, dal momento che si divertono a mandare carte tutti i giorni. Noi stiamo rispondendo – e risponderemo – colpo su colpo, ma percorrendo solo le sedi civili e penali. Siamo alle battute finali: i nostri legali notificheranno una richiesta di risarcimento danni per 30 milioni di euro alla Fipav nazionale e per 5 milioni di euro alla Fipav Campania. Senza tralasciare richieste di risarcimento danni nei confronti delle persone”

Quanti e quali gli avvocati coinvolti?

I migliori. Uno studio per ogni pratica, così si possono seguire meglio le cause e chiedere i sequestri, sulla scorta dei due già autorizzati ex articolo 700”.
Scusi, e per quanto concerne i rapporti con la Lega?

La Lega Femminile inizialmente avrebbero potuto evitare delle cose. Hanno fatto il loro dovere, sbagliando, ma sono comunque persone serie!”.

Allora la Fipav rappresenta il vero problema?

Esattamente, partendo anzitutto dalla Campania e dalle beghe interne al Comitato Regionale. Per non parlare del commissario Pasciari. Un giorno, e per combinazione in quell’occasione scattò la registrazione della conversazione, mi disse: ma tu con questa C dai fastidio a tutti, devi fare solo la A1. Io gli chiesi di fare la Coppa Campania al PalaVignola e lui mi rispose: io song a federazion e decid io addo s fa, poi non hai fatto richiesta e pertanto si fa a Vairano. Io lo ringraziai e lo salutai e lui continuò: …omissis… Ora è compito degli organi competenti fare chiarezza al riguardo anche su questa vicenda”.

Pazzesco, questo è uno scoop?

Le mie rimostranze presso le istituzioni sono tutte così. Tutte certificate da fatti e non chiacchiere. A differenza degli altri che hanno tentato di abbatterci con le chiacchiere. Ci hanno sottovalutato tanto, tanto in A1 quanto in C che teniamo problemi anche là dove abbiamo chiesto alcune squalifiche e adesso stiamo lavorando per prendere nuove atlete per finire il campionato anche di C. Ma ne vedrete e sentirete ancora delle belle”.
E la Fipav di Roma?

Non tutto si può dire pubblicamente, altrimenti togliamo il lavoro alle istituzioni competenti, giudiziarie in particolar modo”.

La Volato ora com’è messa?

Stiamo lavorando. Contratti chiusi, transfer pagati, biglietti aerei pagati, e, all’improvviso, le atlete ingaggiate si ritirano e non vengono a Caserta”.

Ma questo e’ gravissimo!

Non mi scompongo più di tanto. Sono abituato che quando si chiude una porta, dopo poco si apre un portone”.

Non è facile tutto questo, altri già avrebbero gettato la spugna.

Quando rompi gli equilibri, quando fai scoprire che società piccole esistono solo per sfruttare bambine e non assicurarle il futuro, quando fai scoprire un mondo nascosto, i nemici diventano tanti e poi si mettono tutti insieme per cercare di abbatterti con registri e… lasciamo stare”.

Presidente un ambiente chiuso da anni e pieno di chiacchiere?
“Bravissimo!”
Ultima domanda: la riunione di ieri sera con i Parlamentari?

Ahahahah… questa domanda e’ molto delicata però non mi sottraggo, credono che ci siano le condizioni per chiedere le dimissioni e difendere il Sud. Stanno scrivendo l’interrogazione”

Grazie Presidente

Buona lettura”

Campione di 5mila telefonate per il sondaggio di Notix in Campania: De Luca, centrosinistra e liste collegate 44%; centrodestra, Caldoro e liste collegate 31%; M5S 18%; altri 4%; indecisi 3%

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Il centrodestra in Campania è finito. I cittadini-elettori non vogliono più sentire sempre le stesse persone che non hanno fatto niente per la Campania e che si vedono soltanto in campagna elettorale. Il Movimento 5 Stelle, con Costa candidato, non tira: ad attrarre è unicamente il simbolo. De Luca, supportato da 12 liste, è presente dappertutto: tirano il nome del governatore uscente e tirano le liste a lui collegate. I democrat votano il loro candidato presidente ed i “renziani”, parte integrante del centrosinistra, sono presenti con un alto numero di consensi. Rispetto al candidato del centrodestra, Caldoro (31%), De Luca è avanti (44%), con uno scarto di 13 punti percentuali.
Questo, in sintesi, il quadro che viene fuori dal sondaggio realizzato da Notix in Campania, su un campione di 5mila persone raggiunte telefonicamente.
Adesso qualcuno dirà che i sondaggi sono taroccati. Si diranno tante cose. Noi invece vi diciamo: nel 2010 i nostri sondaggi hanno predetto esattamente quelli che poi sono stati i risultati elettorali, la stessa cosa dicasi nel 2015, con il famoso scarto di 35 mila voti che anticipammo solo noi!!!
Oggi
è così, a 7/8 mesi dalle urne: vedremo il prossimo sondaggio!

Semplicemente grazie, Marek Hamsik

in News/Primo Piano/Sport by

Provate ad immaginare 12 anni. Dodici lunghi anni della vostra vita. Forse non ricorderete i giorni precisi, tutto ciò che è accaduto con lo scorrere del tempo ma ci sarà un momento, anche un unico momento che ha segnato inequivocabilmente il vostro futuro. Una data, ben impressa, che ne ha sancito e scandito gioie, soddisfazioni, sorrisi e tutto ciò che ne è derivato, che ha deciso le lunghe giornate di migliaia e migliaia di persone, persino di una città intera. Dodici lunghi anni fa, il flusso d’amore azzurro ha subìto una scossa: il 28 giugno 2007 un ragazzino con una curiosa cresta ha incontrato per la prima volta Napoli, la sua Napoli, dando vita ad un amore senza fine. Non era facile quella scelta, quella piazza: a Brescia era tutto diverso, tranquillo, rassicurante. Eppure, le sfide a quel ragazzino sono sempre piaciute e qualcosa gli suggeriva che il suo destino era proprio lì, tra una fetta di cielo ed uno scorcio di mare azzurro.

Un amore come pochi, raro, intenso, puro, senza tradimenti: anche se i corteggiamenti ci sono stati e di quelli importanti ma mai nessuna è stata bella come quella maglia, come quei tifosi, come quei cori o forte come quella voglia di rinascita, crescita e riscatto. Niente ancora oggi è bello come Napoli ed ancor più come Marek e la sua Napoli, che sin da subito ha sentito la sua seconda casa. Ma la casa quella vera: da vivere intensamente, senza paura, tra la folla e la gente, non negandosi mai ad una foto o ad un tifoso. Credendoci sempre, in ogni impresa, in ogni rimonta, in ogni folle gesta. Da Edy Reja a Carlo Ancelotti ci sono proprio gli stessi 12 anni di sofferenze, vittorie, soddisfazioni, momenti in salita, gol e tantissimo lavoro, sempre a cresta alta e mai con una parola fuori posto anche quando il minutaggio scarseggiava. Un leader calmo, silenzioso, che non ha avuto bisogno di alzare la voce per imporsi, per farsi notare. Ha sempre parlato la sua classe, la tecnica, l’attaccamento alla maglia, le reti. Le tante reti, 116, a partire da quella splendida, la prima in azzurro, contro la Sampdoria bruciando poi ogni record insieme alle illustri presenze in tutte le competizioni tra campionato, Coppa Italia, Supercoppa italiana e Champions League, ben 520. Strano il destino, proprio quel destino che prima ti ha spinto verso Napoli e poi ti allontana, ancora contro quella Sampdoria, forse a sussurrare serenamente all’orecchio: Marek, adesso è il momento giusto, il cerchio si è (quasi) chiuso.

E’ un addio silenzioso, quasi in sordina, proprio come lui. Tante, troppe voci di mercato ed un unico segnale prima della conferma: una mano contro il petto e gli occhi lucidi, insieme a quelli di un popolo intero. Qualcuno si chiederà perchè, qualcuno forse non capirà la tristezza di un’intera città. Via le polemiche, i perchè di troppo, anche i mugugni: il momento dei saluti non ha mai con sè le risposte a tutte le domande e come spesso accade nella vita, bisogna voltare pagina semplicemente nel momento giusto per tutti, anche se fa male. Ma una cosa bisogna capirla e tenerla sempre bene in mente: Marek Hamsik non è e non sarà mai solo il capitano del Napoli. Marek Hamsik è una delle ultime bandiere di un calcio romantico e senza sbavature, è un punto di riferimento per compagni, colleghi, bambini che per le strade di Napoli giocano con la sua maglia. Anche quel 17, da 12 anni è diventato un sorriso, scacciando via la scaramanzia che da sempre lo accompagna ai racconti partenopei. Quel numero, proprio quel numero ricco di contraddizioni, sta per volare verso la Cina insieme a tutti i ricordi di una storia, quella azzurra, scritta insieme, mano nella mano, fianco a fianco, proprio da quel 28 giugno. Gli stessi che mai sbiadiranno e che lasceranno in ogni generazione di tifosi, a prescindere dalla fede di appartenenza, costantemente impresse soltanto due semplici parole: grazie Marek. Grazie per essere stato come sei, grazie per aver scelto il Napoli ogni giorno, senza un solo rimpianto. Grazie per non averlo tradito mai. Grazie per averlo portato a testa alta in giro per il mondo, in ogni gara, in ogni stadio. Nel tuo cuore e sulla tua pelle. Oggi, domani e sempre.

Alessia Bartiromo
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