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scuola - page 11

Sindaco Somma Vesuviana: “Risale la curva dei contagi. Rispettiamo le norme! Vietato ritornare alla didattica a distanza”

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“Purtroppo sale la curva del Covid a Somma Vesuviana.  I dati relativi alle ultime 48 ore sono di 31 nuovi positivi, 122 persone in sorveglianza sanitaria e di 111 positivi attivi di cui 6 ricoverati in ospedale. Non abbiamo per fortuna nuovi positivi al Terzo Circolo Didattico delle Elementari. Abbiamo però 5 casi nella platea scolastica della Scuola Media San Giovanni Bosco/Summa Villa. Si tratta e ci tengo a specificarlo di casi che sono maturati in ambienti extrascolastici ed individuati grazie all’attenta analisi messa in campo dalla scuola. I casi sono stati subito individuati, isolati, le due classi sono state messe in quarantena con la riattivazione della Didattica a Distanza e gli ambienti nuovamente sanificati. Il mio appello chiaro e forte è rivolto ai genitori che sono chiamati a prestare particolare attenzione e a non mandare a scuola i figli qualora notassero in loro potenziali sintomi come ad esempio tosse, febbre, ma di chiamare invece il pediatra di riferimento. Dunque i casi, maturati in ambienti familiari, sono stati individuati subito, isolati subito ed i genitori sono stati già avvisati e le classi sono state messe in quarantena. Ricordo che gli ambienti della Scuola Media Statale erano stati sanificati già qualche settimana fa e che sono state adottate tutte le misure di sicurezza e nuovamente sanificati. Abbiamo notizia di un secondo positivo nella platea scolastica del Secondo Circolo Didattico delle Elementari e di un positivo invece nella platea scolastica del Primo Circolo Didattico. Sono casi non maturati in ambiente scolastico ma maturati in ambienti extrascolastici, dunque in ambienti sempre familiari. Anche in queste circostanze le classi sono state messe in quarantena, i positivi sono stati individuati ed isolati ed i genitori informati con i rispettivi pediatri. La situazione è differente rispetto ad Ottobre, mentre oggi l’istituzione della TASK FORCE è riuscita a velocizzare la comunicazione, gli scambi di notizie tra le parti in causa e di conseguenza anche a ridurre i tempi di azione. Gli stessi istituti scolastici, grazie all’eccellente lavoro dei dirigenti ai quali va il mio ringraziamento stanno facendo contatto diretto ed immediato con la rete dei pediatri”. Lo ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana.

“Fuori alla Scuola Media non abbiamo avuto problemi di assembramento, invece all’esterno di alcuni plessi delle elementari abbiamo riscontrato qualche raggruppamento. L’invito rivolto ai genitori è quello di non sostare molto tempo dinanzi ai plessi sia agli ingressi ma anche alle uscite. Ad Ottobre ho dovuto chiudere le scuole non perché non fossero sicure ma perché la curva, era alta nel paese, quasi 40 ma anche 50 casi giornalieri, a causa dei contagi extrascolastici e dei rientri. I primi positivi erano di rientro da località non sommesi. La Task Force del Comune ora sta facendo rete tra istituzione comunale, dirigenti scolastici, medici e genitori e sta monitorando costantemente la situazione e non escludo particolari azioni. A scuola i rischi non sono maggiori – ha concluso Di Sarno – rispetto alla piazza e al contagio che potrebbe benissimo verificarsi anche in altri ambienti chiusi. Invece questa situazione deve indurre adulti e ragazzi ad una riflessione sui comportamenti magari avuti al di fuori della scuola. Indossiamo tutti la mascherina e manteniamo il distanziamento, sanifichiamo gli ambienti chiusi, sanifichiamo gli ambienti comuni. Il mancato rispetto delle norme potrebbe costringere proprio i ragazzi nuovamente al sacrificio, invece il ritorno in presenza a scuola rappresenta per i giovani un pezzo di normalità! Siamo sicuramente dinanzi ad una situazione ancora complessa e dunque rinnoviamo la disponibilità pronti a fornire alla stampa tutte le notizie utili mediante i canali ufficiali”.

Napoli, 19 positivi in una scuola di Fuorigrotta

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La riapertura delle scuole ha portato con sé il possibile rischio di aumento di casi positivi ed è quanto avvenuto in una scuola di Fuorigrotta con un bilancio particolarmente pesante: 15 alunni e 4 docenti positivi al Coronavirus, un vero e proprio focolaio secondo quanto scritto dalla ASL Napoli 1. La scuola, ha appreso l’agenzia ANSA, è l’Istituto Comprensivo Statale 91° Minniti, dove erano già stati segnalati 3 studenti contagiati.

Veneto, circa 200 classi in quarantena

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Vista la positività di uno o più studenti sono già circa 200 le classi del Veneto tra elementari e medie sottoposte a quarantena. Questo è l’effetto, a seguito della ripresa delle operazioni scolastiche, dell’ordinanza della regione che ha cambiato la gestione dei positivi a scuola, obbligando la quarantena della classe anche in presenza di un solo contagio. Secondo quanto si legge sul Corriere del Veneto sono circa 4000 gli scolari bloccati a casa. 

Scuola: 14 Regioni dicono ‘no’ a ripresa di lunedì 11

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Arriva a 14 il numero delle Regioni che ha deciso di rinviare ulteriormente il ritorno dei ragazzi delle superiori a scuola, prima fissato al 7 gennaio e poi slittato, per volontà del governo, a lunedì 11 gennaio.
In alcuni casi i governatori hanno deciso di lasciare a casa per le prossime settimane anche gli alunni delle medie e delle elementari.

In altre, come Calabria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Sicilia, i ragazzi delle superiori torneranno in aula il primo febbraio. Oggi Lazio, Emilia Romagna, Umbria e Sicilia si sono aggiunte al fronte delle Regioni che già nei giorni scorsi avevano deciso di lasciare in didattica a distanza i propri alunni ma ognuno ha scelto modalità e date diverse.
Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha stabilito che le superiori rimarranno al 100% in dad fino al 17 gennaio (data già decisa da giorni anche in Molise e in Piemonte); lezioni online fino al 24 in Emilia Romagna e in Lombardia, mentre in Sicilia il governatore Musumeci ha deciso per la sospensione delle attività didattiche in presenza fino al 16 gennaio per le scuole elementari e medie inferiori e fino al 30 gennaio per gli istituti superiori. In Umbria la Regione ha deciso didattica “esclusivamente a distanza” fino al 23 gennaio nelle scuole superiori. Dal canto suo il governo “lavora per fare tornare i ragazzi in classe nel più breve tempo possibile”, ha commentato il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia. “Il 7 sono tornati in aula i bambini delle elementari e medie, dobbiamo fare di tutto per far tornare nella normalità le superiori“.

Scuole chiuse sino al 23. La nota ufficiale

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“L’attività in presenza dei servizi dell’infanzia e delle prime classi della scuola primaria riprenderanno dal 24 novembre, previa effettuazione di screening su base volontaria sul personale docente e non docente e sugli alunni . Per gli ordini e gradi scolastici diversi, l’Unità di crisi regionale all’unanimità ha ritenuto di dover confermare la didattica a distanza”. Lo afferma in una nota l’Unità di Crisi della Regione CampaniaCampania.

De Luca pronto a confermare la chiusura totale delle scuole

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Nonostante l’inserimento della Campania nella fascia gialla a seguito del più recente Dpcm emanato dal Governo, il Presidente della Regione Vincenzo De Luca, che ha commentato pubblicamente in modo non positivo il provvedimento dell’esecutivo, è pronto comunque a continuare sulla propria linea. A tal proposito, nonostante nella fascia gialla sia consentita la didattica in presenza fino alla seconda media il Governatore è pronto ad emanare un’apposita ordinanza con la quale prorogherà la chiusura di tutti gli istituti scolastici nella Regione.

Scuola. Il 22 Ottobre parte il concorso straordinario

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Bisognerà avere almeno tre anni di servizio dal 2008 ad oggi per partecipare al concorso straordinario per docenti delle medie e superiori, in programma dal 22 Ottobre con la prova scritta. Il bando, che ha raggiunto quota 64mila domande, darà posto a 32mila docenti che diventeranno ufficialmente di ruolo nel prossimo anno, dal Primo Settembre prossimo.

Si parte il 22 Ottobre, si continuerà con le prove poi in modo scaglionato fino a metà novembre. Oggi il ministero si incontrerà con i sindacati per decidere le modalità e trovare un punto d’incontro e soprattutto per trovare luoghi, nelle scuole, dove sarà possibile effettuare le prove con il giusto distanziamento.

I posti, messi al bando per le regioni, sono 6929 in Lombardia, 3142 in Piemonte, 3111 in Veneto, 2803 in Emilia Romagna, 2695 in Campania, 2572 in Toscana, poi tutte le altre.

I posti per materie invece si dividono in 5669 per il sostegno, che da sempre soffre di una difficoltà nel trovare specializzati da assumere. Poi, tra gli altri, 3798 per italiano, storia e geografia alle medie, 3145 per Matematica e  Scienze, 1753 per italiano alle superiori; 1081 per scienze motorie alle superiori.

Davide Paolino

“Io vuole imparare italiano bene”, frase su libro di testo scatena la polemica razzista

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Polemica per una frase su un libro di testo di seconda elementare, messa in bocca ad un bambino visibilmente di colore, una frase che riporta a ottant’anni fa, come spiega la pagina Facebook “Educare alle Differenze”, un portale che raggruppa una rete di associazioni che punta ad una scuola più inclusiva, più aperta, più libera.
Un libro“, spiegano in un post, “che entra in classi interculturali in cui bambine e bambini nati e cresciuti in Italia hanno colori diversi, famiglie miste, adottive, genitori che provengono da altri paesi ma vivono qui da anni o che sono a loro volta nati e cresciuti qui. Ma anche bambini arrivati da poco che portano con sé le loro culture d’origine e che costruiscono in quelle classi nuove identità meticce fatte di incontri e reciproche contaminazioni“.

Bambini“, continuano, “che continuiamo attraverso rappresentazioni come questa ad additare come stranier*, come altro rispetto a una presunta normalità italica e a scimmiottare con un linguaggio imbarazzante che sembra preso da un pessimo film degli anni Trenta“.

In rete sono tantissime le persone che hanno richiesto di eliminare quel libro di testo dalle scuole di tutta italiana, compresi molti professori. Poco fa è arrivata la nota della casa editrice: “Abbiamo già provveduto a modificare la pagina, subito disponibile per chi utilizza il testo in questo anno scolastico. Ovviamente il libro, in fase di ristampa, sarà modificato“.

Davide Paolino

 

Chi “ben” comincia: già 75 scuole chiuse per Coronavirus

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Un’indagine del Sole24Ore pone già una domanda di fondo sul mondo della scuola nel nostro Paese: per quanto durerà questa calma apparente? Da 14 Settembre, data in cui hanno aperto molti plessi scolastici in Italia, ci sono stati già 400 casi di positivi da Coronavirus: 76% di questi tra i docenti, il 13% tra gli studenti e l’11% tra il personale scolastico.

E inoltre già 75 istituti hanno chiuso preventivamente per permettere operazioni di pulizia e/0 quarantena. Insomma un dato che potrebbe ancora aumentare, considerando che la curva dei contagi sta lievitando, e che potrebbe portare in futuro a nuovi lockdown o chiusure per tutto il comparto scolastico.

Rimaniamo in attesa di nuovi sviluppi auspicando un’annata non troppo dispersiva e distruttiva per i nostri ragazzi.

Davide Paolino

Agropoli. I banchi monoposto non arrivano, salta l’apertura della scuola

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Agropoli (Salerno) – “Attendevamo 850 banchi monoposto per metà settembre, esattamente tra il 14 e 18, avevamo anche provveduto a liberare tutte le aule da quelli biposto, ma una referente della Protezione Civile, giorno 17, ci ha informato che non sarebbe stata effettuata nessuna consegna, perché la nota del Ministero dell’Istruzione risultava errata”, sono queste le parole di Anna Vassallo, dirigente scolastica dell’istituto “Alfonso Gatto” di Agropoli, in provincia di Salerno.

Il plesso scolastico, che conta 1300 alunni, aveva anche smaltito i banchi biposto per prepararsi a ricevere quelli del Ministero, ma la consegna non è mai partita. “Oggi”, spiega, “mi è stato riferito che non si ha nessuna data certa sulla consegna dei banchi”, e quindi l’apertura della scuola per il 28 Settembre potrebbe slittare a data da destinarsi.

Un’altra tegola sul mondo della scuola che, in questo anno atipico, sta sopportando enormi difficoltà.

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