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Roma, Rota (FAI-CISL): “Europa sia interlocutrice di pace”

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“A un anno dall’inizio del conflitto, l’aggressione russa al popolo ucraino si afferma sempre più come una tragedia nel cuore dell’Europa, sulla quale abbiamo preso da subito una posizione chiara che chiediamo al Governo di continuare a sostenere: nessuna equidistanza, perché da un lato abbiamo un autocrate che contava in un’azione lampo per spostare i confini con l’azione militare e, dall’altro, un popolo aggredito che lotta per la democrazia e l’autodeterminazione.

Ecco perché siamo per una tregua immediata che parta necessariamente dal cessate il fuoco delle forze russe”. Lo ha detto il Segretario generale della Fai-Cisl Onofrio Rota aprendo a Roma il seminario “Il cibo cambia il mondo?” sui nuovi scenari globali, con la partecipazione di Vittorio Emanuele Parsi, Alessandro Maran e Nathalie Tocci.“Va invocata non una pace qualunque, ma una pace giusta – ha detto Rota – che preveda negoziati reali con il protagonismo delle diplomazie, dell’Onu e dell’Europa: il vecchio continente deve imporsi come interlocutore primario con Usa e Cina per proporre l’avvio di una pace immediata e duratura. Da parte nostra – ha aggiunto il leader della Federazione agroalimentare cislina – chiederemo all’Effat, sindacato europeo di categoria, di contribuire con la confederazione continentale e mondiale a promuovere questa posizione, chiedendo un confronto triangolare per risolvere il conflitto”.Sull’impatto della guerra il sindacalista ha sottolineato che “l’agroalimentare italiano sta dimostrando una propria resilienza, soprattutto attraverso l’export, che nel 2022 ha fatto registrare il nuovo record oltrepassando il valore dei 60 miliardi di euro, ma la crescita sarebbe ancora più alta se il mercato mondiale fosse concorrenziale in modo meno sleale, per questo dobbiamo tutti contribuire a tutelare la dieta mediterranea dall’italian sounding, dal nutriscore, dalla carne sintetica, dalle etichette allarmistiche sul vino”. “Siamo preoccupati – ha aggiunto Rota – anche dal pacchetto anti-inflazione degli Usa che potrà creare effetti distorsivi senza una risposta adeguata di natura comunitaria che vada ben oltre i singoli aiuti di Stato: sarà fondamentale tutelare veramente tutti i lavoratori europei senza svantaggiare l’area latina e mediterranea”.In conclusione Rota ha richiamato l’attenzione anche ai fondi del Pnrr: “Forse non è sufficiente, anche per la nostra impreparazione ad attuarlo sul territorio, ma senz’altro è un’opportunità irripetibile. Per noi il Pnrr deve servire a creare nuova e buona occupazione nel primario. Questo vuol dire saper prendere posizione in termini di politica internazionale, sapere da che parte stare, anche per rendere le imprese e il lavoro più resilienti davanti alle grandi criticità attuali: inflazione, crisi climatica, autosufficienza energetica. Questo si lega al grande tema delle ‘tute verdi’ che rappresentiamo: l’agroalimentare non tiene se non investiamo sul lavoro di qualità, sulle competenze, sulla buona occupazione anche nei settori connessi, come forestazione e consorzi di bonifica, che sono strategici per l’energia verde e per mettere in sicurezza il territorio davanti ai cambiamenti climatici”.

Fonte e Foto: Comunicato Stampa Ufficio Stampa FAI-CISL

Sanità, Giuliano (UGL): “Valorizzare OSS, è una figura fondamentale”

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“L’ Operatore Socio Sanitario è centrale nella nostra idea di rilancio del SSN. Il riconoscimento del ruolo di questi operatori, avvenuto nel luglio 2021, non è sufficiente.

Da allora poco è stato fatto per dare dignità e adeguata importanza per chi, come loro, ricopre un ruolo fondamentale nella sanità italiana” dichiara Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della UGL Salute. “Chiediamo di fornire loro strumenti di qualificazione professionale con la creazione di percorsi formativi di qualità e ad indirizzo nazionale. Le maggiori conoscenze acquisite andranno a fissarne i compiti che, naturalmente, non potranno mai essere sostitutivi di quelli svolti dagli infermieri. Siamo favorevoli quindi alla introduzione della figura del Oss specializzato che però non dovrà rappresentare uno strumento per le Regioni che giustifichi la mancata programmazione verso le carenze strutturali degli organici infermieristici. Il percorso di riqualificazione professionale dovrà essere accompagnato da adeguati riconoscimenti economici, da tutele giuridiche e contrattuali al passo con i tempi così da portare la figura dell’Oss italiano al pari di quelle di altre nazioni europee. Al Ministro della salute Schillaci, sempre attento alle problematiche del mondo della sanità, chiediamo di porre tra le priorità della sua agenda gli interventi che servano a dare forza a questi operatori, che rimangono una figura fondamentale in un nuovo SSN” conclude il sindacalista.

Fonte: Comunicato Stampa Responsabile Comunicazione UGL Salute

Somma Vesuviana, organizzata fiaccolata per la Pace nel Mondo

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“A Somma Vesuviana vivono più di 450 ucraini. E’ presente anche un’importante comunità di religione.

La notte in cui scoppiò la guerra, attivammo a Somma Vesuviana un immediato punto di raccolta cibo, medicinali presso la chiesa di San Pietro. La risposta dei sommesi è stata eccellente, anzi davvero straordinaria. Poi iniziarono ad arrivare molte persone dall’Ucraina che sono state accolte dalle famiglie di Somma Vesuviana e anche il Polo Vaccinale Anti – Covid riuscì ad organizzare un piano di vaccinazione e di controllo per loro. Almeno 40 sono stati i bambini ed i ragazzi accolti in tutte le scuole del nostro paese. Proprio dalle scuole giunse una grande reazione. Pochi giorni dopo lo scoppio della Guerra fummo tra i primi paesi ad ospitare la marcia dei bambini per la Pace. Ed in poche ore organizzammo un’immediata veglia in Piazza Vittorio Emanuele III. E’ trascorso un anno ma la Guerra c’è ancora. Non possiamo e non vogliamo restare a guardare”. Lo ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano. 

Venerdì 24 Febbraio, alle ore 19 e 30, tutti in Piazza Vittorio Emanuele III al fianco degli ucraini per dire no alla Guerra con i canti, con musica, fiaccole, testimonianze e preghiera. 

“Venerdì 24 Febbraio, alle ore 19 e 30, in Piazza Vittorio Emanuele III, testimonianze, fiaccolata alla quale invitiamo tutte le comunità ed i cittadini: “Insieme per la Pace – Ad un anno dalla guerra – Uniti per invocare la pace nel Mondo”. Un’iniziativa – ha affermato Padre Nicola De Sena –  che vedrà insieme: Comunità Parrocchiale San Michele Arcangelo – San Giorgio – Comune di Somma Vesuviana – ARCI – Associazione Nazionale Partigiani con la sede locale “Ferdinando Aliperta. Sarà un momento di profondo raccoglimento per la Pace!”.

Fonte: Comunicato Stampa

Cambiamenti Climatici, le parole della Società Italiana di Geologia Ambientale

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Maltempo: un concetto tutto da rivedere.  Gli effetti della crisi climatica in atto che si manifesta, con differenti passi temporali nell’estremizzazione meteo climatologica oramai sono palpabili da ciascuno di noi ma mentre “in passato” valeva l’identità bel tempo= Sole, maltempo=pioggia o nebbia, oggi tutto sta velocemente cambiando.

Basta considerare la situazione idrologica degli ultimi due anni in Italia per farsi una semplice domanda: se c’è il Sole e non piove a lungo, è bel tempo oppure maltempo?

Già da alcuni anni, alcuni ricercatori hanno puntualizzato che in determinate condizioni meteorologiche – ad esempio la persistenza dell’anticiclone “Africano” in estate che ha di fatto sostituito il famigerato anticiclone delle “Azzorre” – si verificano temperature così elevate da fare elevare in maniera esponenziale il rischio bioclimatologico, specialmente in un Paese come il nostro che vede la sua popolazione invecchiare sempre di più.

E se da un punto di vista meramente scientifico, si potrebbe iniziare a quantificare i giorni di maltempo attraverso lo studio degli indicatori climatici esistenti, mediante l’utilizzo del concetto di rarità o eccezionalità statistica di un evento meteoclimatico, dal punto di vista culturale ed educativo ciò è più complesso e richiede tempistiche adeguate”. Lo ha affermato Massimiliano Fazzini, climatologo, Coordinatore del Team sul Rischio Climatico della Società Italiana di Geologia Ambientale e docente universitario. 

In un periodo nel quale non passa settimana in cui i diversi fenomeni meteorologici sono centrali nei dibattiti comuni e nei notiziari, riteniamo che sia necessario rivedere il concetto di “maltempo” – ha affermato Antonello Fiore, geologo, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale –  non solo dal punto di vista scientifico ma anche e soprattutto in relazione alla conoscenza e all’educazione ambientale del cittadino. Occorre offrire a tutti l’opportuni di conoscere argomenti che possono profondamente condizionare le scelte imprenditoriali, sociali e individuali incandendo in maniera rilevante su benessere e salute.

Occorre approntare cicli di educazione ambientale sin dalla scuola primaria nei quali, per mezzo di adeguati metodi, un bambino possa comprendere che se non piove e fa troppo caldo ci possono essere rischi con effetti sulla produzioni agricole, gli allevamenti, le produzioni industriali e sulla salute.

Riteniamo come SIGEA-APS il consolidamento di una società consapevole e resilienti attraverso un percorso informativo ed educativo – istituzionale e non – della società tutta che individua nell’educazione dei più giovani l’efficacia delle azioni politiche volte a un miglioramento delle condizioni socio economiche, alla tutela dell’ambiente e del territorio, al benessere diffuso. I bambini che oggi siedono ai banchi di scuola stanno ereditando nuovi e complessi assetti ambientali che necessitano di comportamenti e decisioni supportate da una nuova etica ambientale che potrà crescere con loro solo se avviata da subito”.

Fonte: Comunicato Stampa Società Italiana di Geologia Ambientale

Ufficializzata cerimonia presso il Parco Archeologico Sommerso di Gaiola

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Ritorna la Gaiola nella vita di Marevivo! Lunedì 27 febbraio alle ore 12:00 il Direttore Maurizio Simeone ci consentirà di apporre una targa di riconoscimento della nostra azione, che in passato ha portato all’istituzione del Parco Archeologico Sommerso.
In questi anni tante le battaglie, tanta l’opera e tanta la passione per la salvaguardia di un luogo prezioso che ci affascina per la sua bellezza e incredibile storia e che ancora oggi ha bisogno di tante azioni di restauro e riqualificazione.
La nostra Associazione sarà sempre di sostegno al grande impegno profuso dal Direttore del Parco, che ha portato avanti con tenacia e coraggio il testimone in tutti questi anni.

Fonte e Foto: Comunicato Stampa Comunicazione ed Ufficio Stampa Marevivo

Legambiente, diffuso il rapporto Pendolaria 2023

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Corse che vengono soppresse, treni con frequenze a dir poco irrispettose dei cittadini, risorse economiche inadeguate a rendere più competitivo il mezzo pubblico su ferrovia rispetto a quello privato su strada; ritardi che diventano normalità. Un giorno di ordinaria follia è il titolo per descrivere la quotidianità dei pendolari campani. 

La fotografia è scattata da Legambiente nel nuovo rapporto Pendolaria 2023, in cui fa il punto sul trasporto su ferro nel nostro paese. In Campania sono 245 i treni in circolazione in nel 2021 con un ‘età media di 21,4 anni lontana dalla media nazionale pari 15,3 anni  con il 72% dei treni con più di 15 anni di età che dimostrano che esistono treni che sono davvero troppo “anziani” per circolare e garantire un servizio all’altezza. In Campania pesa ancora l’anzianità del parco rotabile di EAV(ex Circumvesuviane, Sepsa e MetroCampania NordEst) con 25 anni di media, contro meno di 18 anni per Trenitalia. Diminuisce il numero di persone che prende il treno e il trasporto pubblico locale, lasciando a casa l’auto:  in Campania (-43,9%), passando dal picco di 467.000 viaggi nel 2011  a circa 262.000 nel 2019. Inefficienza del trasporto pubblico campano ha inevitabilmente contribuito a spostare molte persone verso l’uso dell’auto privata, in un contesto, quello napoletano, che già mostrava dati elevatissimi di tassi di motorizzazione. Sono, infatti, 613 le auto ogni 1.000 abitanti a Napoli  in aumento negli ultimi anni. Lontano da Madrid dove il tasso di motorizzazione è di 480 veicoli ogni 1.000 abitanti, a Londra 360, a Berlino di 350 ed a Parigi 250.

“È davvero ancora troppo lenta- commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania- come emerge dai numeri del Rapporto la transizione ecologica del settore dei trasporti nella nostra Regione. La ricetta per rendere migliori e più semplici gli spostamenti delle nostre città è collaudata dalle migliori esperienze europee e nazionali: ferrovie suburbane, tranvie moderne e metropolitane efficienti ed efficaci, integrate con il servizio di adduzione locale su gomma e la shared mobility, con una rete di percorsi ciclabili e di aree urbane pedonali e di “zone 30”. E’ necessario cambiare la mobilità in Italia e in Campania. Lo dimostrano le tante esperienze di successo raccontate nel nostro Rapporto, dove si conferma la disponibilità delle persone a lasciare a casa l’auto quando treni, metro, tram ed autobus sono competitivi e funzionano. Bisogna fissare obiettivi di aumento dell’offerta e della qualità di trasporto pubblico nei PUMS per puntare a raddoppiare il numero di persone che viaggiano su treni regionali, metro, tram e autobus e nelle altre aree metropolitane (potenziando ed integrando le diverse forme di mobilità sostenibili). Occorre investire in infrastrutture, in alcuni casi davvero fondamentali e in ritardo da decenni, ma anche in servizi, treni moderni, interconnessioni tra i vari mezzi di trasporto e con la mobilità dolce, e garanzie di accessibilità e inclusività. Serve investire nelle linee ferroviarie urbane, suburbane ed extraurbane, potenziando il servizio dei treni regionali e Intercity.”

Spostando il confronto sui km di metro a disposizione dei cittadini di alcune città europee selezionate si evidenzia come, ad eccezione di Milano, le realtà italiane siano decisamente indietro. I km di metro ogni 100mila abitanti di Napoli, ad esempio, si fermano ad 1,5, rimanendo lontanissimi da altre Capitali quali Londra (4,93), Madrid (4,48), Berlino (4,28). La ragione di questi numeri sta nel fatto che si continuano ad ignorare gli investimenti nelle città, ed in particolare sul ferro, privilegiando le infrastrutture ed il trasporto su gomma.

Quest’anno torna, dopo il periodo più intenso della pandemia, la classifica delle peggiori linee ferroviarie, ossia quelle situazioni, in diverso modo emblematiche, che evidenziano da dove si dovrebbe partire per rilanciare l’offerta di trasporto pubblico su ferro, con beneficio in termini di meno inquinamento e meno congestione nelle nostre città, ma anche di qualità della vita e ridotta spesa per le persone. E ancora una volta tra le linee peggiori a livello nazionale troviamo la Circumvesuviana. Nonostante lo denunciamo da anni continuano ad essere ignorati i disagi e l’incredibile situazione in cui si trovano decine di migliaia di pendolari in Campania, a causa delle condizioni in cui versano le ex linee Circumvesuviane. Si tratta di circa 142 km, ripartiti su 6 linee e 96 stazioni, che si sviluppano intorno al Vesuvio, sia lungo la direttrice costiera verso Sorrento, sia sul versante interno alle pendici del Monte Somma, fino a raggiungere Nola, Baiano e l’Agro nocerino sarnese. Negli ultimi mesi del 2022 moltissimi episodi hanno creato disagio alla circolazione ed ai pendolari. Situazioni già vissute negli anni scorsi, con incidenti, ritardi e soppressioni che costringono i pendolari a giornate infinite e a rinunciare all’utilizzo del treno come mezzo quotidiano di trasporto perché inaffidabile. Su queste linee la situazione più drammatica riguarda il taglio al servizio che ha superato il 10% rispetto al 2010. Qualcosa in positivo si sta muovendo, con investimenti consistenti da parte della Regione Campania per il rinnovo del parco rotabile; 40 treni in costruzione e una gara in previsione per altri 40/50 treni nuovi. Purtroppo la consegna del primo treno è prevista non prima di settembre 2024.
Risorse stanziate: Un punto dolente per il trasporto ferroviario è l’inadeguata attenzione da parte delle Regioni. Nel 2021 gli stanziamenti sono stati, in media, pari allo 0,57% dei bilanci regionali, in miglioramento rispetto allo 0,34% registrato nel 2020, ma in diminuzione rispetto allo 0,65% del 2019. Il problema è che in molte Regioni dopo i tagli statali non sono state recuperate risorse da altre voci di bilancio.Sicuramente non all’altezza della quantità di pendolari presenti sono i finanziamenti della Regione Campania pari allo 0,23 % del bilancio regionale

E nel rapporto Legambiente cita le opere opere utili al sud e tra queste menziona tra quelle approvate il nuovo collegamento Afragola-metro, con una gara del valore di oltre due miliardi di euro, che prevede anche l’acquisto di 30 treni necessari per il servizio. Questa metro, di circa 15,5 km, consentirà di collegare la stazione ad alta velocità di Afragola a quella di Piazza Garibaldi a Napoli, l’aeroporto di Capodichino, Piazza Carlo III. Si stimano circa 200mila viaggiatori al giorno e oltre 400 milioni l’anno. E tra le buone notizie del 2022 vanno sottolineati i nuovi finanziamenti per l’acquisto di treni regionali e l’ammodernamento delle linee locali.

Fonte: Comunicato Stampa Ufficio Stampa Legambiente

Napoli, controlli della Polizia Municipale per il periodo di Carnevale

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Controlli della Polizia Municipale sul territorio napoletano, secondo quanto riportato dal Comune di Napoli sul proprio sito ufficiale:

“Con l’approssimarsi della festività del Carnevale la Polizia Municipale ha effettuato una serie di controlli sul territorio cittadino presso le attività che commercializzano vestiti ed accessori per il Carnevale destinati prevalentemente ai bambini ed ai ragazzi Sono stati controllati 12 esercizi commerciali nel centro della città e sottoposti a sequestro 75 maschere, 73 confezioni di coriandoli, 110 fischietti, 32 bombolette spay ed altro materiale fabbricato e posto in vendita in violazione della normativa vigente. Tutti gli oggetti risultavano sprovvisti del marchio CE e di quanto previsto dalla normativa comunitaria. Tre titolari di esercizi commerciali siti nelle strade adiacenti a Porta Capuana sono stati, inoltre, sanzionati ai sensi del d. lgs. 542011”.

Firenze, il Questore della provincia firma 4 DASPO

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A seguito di una rissa concernente il campionato “eccellenza Toscana” sono stati provvedimenti dal Questore della provincia di Firenze, come comunicato in una nota della Questura: “A distanza di pochi giorni dagli ultimi provvedimenti presi dalla Polizia di Stato contro tutti quei comportamenti ritenuti antisportivi, ieri mattina il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma ha firmato altri quattro DASPO, elaborati dalla Divisione Polizia Anticrimine, nei confronti di altrettanti tifosi identificati dai Carabinieri di Montespertoli a seguito di un episodio, avvenuto il 6 novembre scorso al campo sportivo del comune cittadino.

Durante la partita per il campionato “eccellenza Toscana”, tra la squadra di casa e l’A.C. Fucecchio, quattro supporter tra i 47 e i 51 anni, avrebbero iniziato una violenta rissa sugli spalti. Gli uomini sono stati subito identificati dai militari sul posto, tre di loro sono stati colpiti da un provvedimento della durata di un anno. Di due anni invece, il provvedimento preso nei confronti del quarto tifoso”.

Ritrovati tracciati della Consolare Romana Via Popilia: pronta presentazione di ambizioso progetto

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“Ritrovati antichi tracciati della Via Romana costruita ben 2200 anni fa. E’ possibile ammirarli lungo un’altra strada antica che trasformeremo in itinerario turistico con un progetto che ad oggi vede insieme ben 44 Comuni: Via Regia delle Calabrie. Abbiamo in alcuni casi, insieme l’antica Milano Reggio – Calabria di 2200 anni fa e l’antica Napoli – Reggio Calabria risalente all’800. Nasce così l’ ArcheoCammino : “Strada Regia delle Calabrie”. Archeoclub d’Italia, con il patrocinio morale delle Regioni Campania, Basilicata e Calabria, presenterà il primo ambizioso progetto di promozione di un Cammino di “turismo culturale lento” nel Sud Italia”. Lo ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia. 

Otto anni di ricerca, rielaborazione delle cartografie storiche: un grande lavoro-studio, realizzato dall’architetto Luca Esposito. 

“Per ben otto anni abbiamo lavorato sul campo alla ricerca per “riportare alla luce” la Via Regia delle Calabrie. Tutto quello che abbiamo ricostruito – ha affermato Luca Esposito, Referente Archeoclub D’Italia per la riqualificazione della Via Regia delle Calabrie –  scoperto, lo mostreremo nella Conferenza Stampa che terremo il 16 Marzo alla Stampa Estera, a Roma alla presenza delle autorità competenti. Nasce di sicuro un progetto di promozione turistica del territorio, forse unico in Italia e raro in Europa. Abbiamo ad esempio ritrovato numerosi punti in cui la Via Regia delle Calabrie incrocia la Consolare Romana Via Popilia costruita ben 2200 anni fa. 

La Strada Regia delle Calabrie era la più lunga e importante via di comunicazione terrestre dell’Italia meridionale. Sorge sui resti della più antica “Capua-Regium” o “Via Popilia” di origine romana, con cui condivide la storia di una costruzione complessa e dispendiosa.

Su questa strada si sono susseguiti episodi di importanza storica legati alla Seconda Guerra mondiale, a Garibaldi, a Pisacane, alle battaglie del Risorgimento ed al brigantaggio. Ci hanno camminato Carlo V d’Asburgo, poi Giuseppe Bonaparte, Gioacchino Murat, il Cardinale Ruffo a capo dell’esercito della Santa Fede e tanti altri. Ora ben 44 comuni hanno firmato il protocollo d’intesa per la riqualificazione e la promozione del patrimonio culturale situato lungo la Via Regia delle Calabrie: centinaia di chilometri, 5 Siti Unesco, decine di palazzi nobiliari, molteplici testimonianze storiche anche del Gran Tour, monumenti un tempo dimenticati risalenti al ‘700, all’800 ma anche siti archeologici e complessi di alto valore. Tutto farà parte di questo ambizioso progetto, anche turistico, che presenteremo alla Stampa Estera in Conferenza Stampa.  

Con questo progetto ritornano a diventare centrali borghi, chiese, siti archeologici, palazzi nobiliari lungo l’ARCHEOCAMMINO dell’Appennino Meridionale. 

“In Italia ci sono borghi come Auletta, o ancora Casalbuono, Sicignano, piccoli ma grandi per cuore e storia e l’elenco potrebbe essere infinito: Serre, Nemoli, Rotonda, Castelluccio Superiore ma c’è anche Castelluccio Inferiore, ed ancora Petina, Montesano, Rivello, Castrovillari, Morano Calabro. Borghi per tutti gusti, di tutte le epoche, per tutte le tradizioni in grado di inoltrarci nel tempo. E’ l’Italia che è così! E questi borghi sono sulla Via Regia delle Calabrie. Un territorio il cui contesto storico è arricchito dal contesto ambientale dell’Appennino. Borghi arroccati su rocce, ma anche lungo versanti e pronti a guardare dall’alto e dal basso fiumi e laghi. E ci sono i Parchi  – ha proseguito Luca Esposito – come il Cilento ed il Pollino, Geoparchi Patrimonio dell’Umanità. Ci sono vette: il Cervati (1898 metri), il Gelbison (1705 metri), gli Alburni (1742 metri), il Monte Stella (1131 metri) e il Monte Bulgheria (1225 metri), o ancora il Serra Dolcedorme (2.267 m), Monte Pollino (2.248 m), Serra del Prete (2.181 m), Serra delle Ciavole (2.130 m), Serra di Crispo (2.054 m), il Cozzo del Pellegrino (1.987m), la Manfriana (1.981 m) e ci sono epoche, storie, culture, ambiente, archeologia, arte. Tutto è in sintesi racchiuso lungo la Via Regia delle Calabrie: dal basolato romano al Castello Normanno – Svevo di Castrovillari, dai ponti borbonici, ai Musei archeologici, dai Geo – Siti di Pertosa, del Pollino, del Cilento ai cammini, alle piste fluviali percorribili in piccoli ma spettacolari borghi. Dai presepi la cui bellezza è figlia della creatività umana, antropologicamente pieni, come Morano Calabro, il Presepe del Pollino, ai presepi opere d’arte i cui pastori vestono costumi tradizionali del posto come ad esempio a Castrovillari”. 

La grande storia: la fontana della Regina Margherita in aperta campagna ma anche le Sorgenti di Cicerone dove si dissetò il grande oratore. 

“Questa strada, insieme ai borghi che sorgono lungo il suo cammino, è stata letteralmente attraversata dalla storia, fino a quando, nel 1962, non venne completamente tagliata fuori a seguito della realizzazione della prima autostrada meridionale: la A3 Salerno-Reggio Calabria. (oggi “Autostrada del Mediterraneo”). Di colpo vennero isolati tutti i borghi sedi delle antiche stazioni di posta – ha proseguito Esposito –  restando incastonati in un paesaggio straordinario, aspro e incontaminato.

Oggi Archeoclub d’Italia vuole riscoprire queste meraviglie e la loro storia, per farle conoscere in Italia ed all’estero. 

Soprattutto vuole coinvolgere i giovani nel recupero della memoria e dell’identità storica, formando nuove figure che sappiano valorizzare e promuovere il proprio territorio, con l’importante obiettivo di contrastare il fenomeno dello spopolamento dei piccoli borghi del Sud.

Ma la Strada Regia delle Calabrie non attraversa soltanto territori da riscoprire e valorizzare. L’Archeocammino incontra sul suo percorso ben 5 siti patrimonio mondiale dell’UNESCO (archeologici e paesaggistici), completando così un’offerta di alto profilo culturale, sia per il viaggiatore lento che per il turista più attento ai grandi attrattori internazionali”.

Lo studio: 

“Ben 8 anni di studio che mi hanno portato a verificare il territorio, passo, passo. La Via Regia delle Calabrie è lunga circa 400 Km. Ho trovato almeno 14 Stazioni Postali dell’800  – ha concluso Esposito – e approfondendo le cartografie del ‘700 ho potuto geo – referenziarla e mapparla sui sistemi satellitari. Ci sono tutte le condizioni per trasformarla definitivamente in cammino turistico ed anche religioso”. 

Dunque Taverne, Osterie, Stazioni Postali dell’ ‘800 ma in aperta campagna è possibile trovare la Fontana della Regina Margherita, le sorgenti di Cicerone, ponti meravigliosi del ‘700 con cappelle antiche. Veri capolavori dell’arte italiana ma sconosciuti. 

Ora la Via Regia delle Calabrie diventerà Itinerario Turistico rilanciando, forse per sempre, i borghi dell’Appennino Meridionale.

Fonte e Foto: Comunicato Ufficio Stampa Archeoclub D’ Italia

Napoli, convegno-confronto sul fenomeno del “Revenge Porn”

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Si è tenuto ieri sera a Napoli, presso l’Hotel Oriente, un convegno-confronto sul triste fenomeno del “Revenge Porn”, organizzato da Confesercenti Napoli e Campania insieme allo studio penalistico di Maria Grazia Santosuosso.

All’incontro hanno partecipato anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e la signora Maria Grazia Giglio, madre di Tiziana Cantone, tra le vittime tristemente più celebri del “Revenge Porn”. Confesercenti ha voluto sostenere questa iniziativa, consapevole dell’importanza dell’argomento per imprese, famiglie e giovani. «Confesercenti  – ha spiegato Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente Nazionale con delega al Mezzogiorno – vuole essere al fianco delle imprese, in ogni circostanza possibile. In Campania ci sono oltre 560mila imprese, di cui quasi 60mila sono artigiane, fatte da persone che la mattina scendono di casa e lasciano i loro figli da soli. Il “Revenge Porn” è un problema che può coinvolgere improvvisamente chiunque, comprese le migliaia di imprenditori campani che rappresentiamo. Riteniamo che dibattiti come questo, che aiutano a capire e conoscere il problema, siano necessari per gestirlo. Saremmo orgogliosi di quanto fatto se riuscissimo ad evitare anche soltanto un caso di “Revenge Porn”». Non c’è solo l’intenzione di sostenere iniziative del genere, Confesercenti con il presidente Schiavo prova ad andare oltre. «Riteniamo che un contributo all’economia della nostra terra si possa offrire anche attraverso la giusta informazione su temi che riguardano tutti come questo. Con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che ringrazio infinitamente per la sua partecipazione al convegno organizzato in collaborazione con l’avvocato Maria Grazia Santosuosso, Confesercenti sta studiando un progetto di formazione sul tema del “Revenge Porn” che riguarderà gli studenti delle scuole superiori di Napoli e provincia. L’obiettivo – ha concluso il presidente Vincenzo Schiavo – è quello di dire ai nostri ragazzi di stare più attenti, ricordando loro che un video o una foto soltanto inviata a un amico, o un’amica, può trasformarli in una vittima, distruggendo con un semplice clic la loro vita e quella delle persone che hanno intorno». 
Importante la presenza e l’apporto del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi«Siamo molto impegnati su questo tema dell’educazione dei giovani e dell’infanzia che significa prendersi carico di questi ragazzi e seguirli per cercare di rispondere alle loro fragilità. Chiaramente il primo aspetto che ci sta a cuore è quello dell’evasione scolastica ma anche difendere questi giovani, bambini in alcuni casi, da quelle che sono le insidie della Rete. E’ sicuramente un altro percorso da portare avanti per quelli che sono i temi legati alla protezione dal “Revenge Porn” e dall’accesso a siti che spingono all’autolesionismo. Come Comune di Napoli, affiancheremo queste iniziative di Confesercenti che saranno portate anche nelle scuole perché rappresentano un tassello della nostra politica per l’infanzia e per i ragazzi».

Molto atteso anche l’intervento di Maria Grazia Giglio, madre di Tiziana Cantone, vittima proprio del Revenge Porn. «Quello che bisogna pure far capire ai ragazzi  – ha riferito – è che il virtuale non è la realtà, la vita reale è un’altra. C’è bisogno dell’insegnamento dei valori, ma quelli veri. Purtroppo i ragazzi si stanno allontanando da valori autentici e recuperarli non è facile. Ci devono pensare i genitori in primis, in sinergia con gli insegnanti. A volte siamo noi adulti che non sappiamo dare il buon esempio. I ragazzi dovrebbero utilizzare meno il telefonino e il computer. Si dovrebbe limitare il tempo da dedicare alla rete. Vedo spesso ragazzini e ragazzine allo sbando, totalmente insoddisfatti, che inevitabilmente poi si danno all’alcol e alle droghe». Non è mancato il riferimento specifico alla vicenda di sua figlia. «La riapertura del caso di mia figlia Tiziana, come madre, è una magra consolazione. Certo è una boccata d’ossigeno. Oramai non mi aspetto più niente. Sento solo parlare di richieste di archiviazione. Tiziana è esistita e tutti sanno quello che ha subito: una gogna mediatica feroce come mai era accaduto al mondo. Io sono una mamma che lotta da sola da sei anni e mezzo e ancora aspetto che venga detta la verità sulla morte di mia figlia. Il grido di aiuto di Tiziana, quando era ancora in vita, è caduto nel vuoto come sta cadendo anche il mio. Ma non lo permetterò perché io vivo solo per questo: per avere quella verità che già conosco».
All’incontro, fortemente voluto dall’avvocato Maria Grazia Santosuosso, penalista molto attiva anche su questo argomento, hanno partecipato anche  e gli avvocati Antonio Tafuri (Presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Napoli),  Hilarry Sedu (Consigliere dell’ordine degli avvocati di Napoli), Manuela Palombi (Penalista e segretaria Movimento Forense Napoli) e Marco Campora (Presidente Camera Penale di Napoli). Apprezzato anche l’intervento di Francesca Florio, scrittrice e divulgatrice di diritto, molto attiva sui social network. Con il suo contributi lo studio MGS si pone l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento con un evento giurisprudenziale a tema. Si parlerà di Revenge Porn e di tutte le sfaccettature penali, psicologiche, sociali e culturali che questo fenomeno in crescita comporta.

Fonte e Foto: Comunicato Stampa UfficioStampaDGS

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