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Il rischio di una nuova ondata a gennaio, che ricalcherebbe di molto quanto avvenuto già in estate dopo Ferragosto, è alto per il Governo in preda a molteplici ragionamenti su come poter conciliare l’ambito sanitario con quello economico, fortemente danneggiato dall’inizio della pandemia: l’ipotesi dell’Esecutivo è di avere tutta l’Italia in zona gialla entro Natale, ma ciò non vorrà significare un “via libera” degli spostamenti. La linea di rigore sarà presente, dunque non saranno possibili spostamenti tranne varie eccezioni come nel caso del ritorno alla residenza e la possibilità di trascorre le feste con i propri familiari in altre città, ma solamente se si tratta di parenti malati o genitori anziani soli. Possibile un’eccezione anche per gli studenti fuori sede. Per qualsiasi spostamento, comunque, servirà l’autocertificazione. Saranno consentiti gli spostamenti nelle seconde case solo se nella stessa Regione. Il coprifuoco, come già presente sul territorio, dovrebbe essere confermato alle 22 arrivando fino alle 6 del mattino. Possibile l’anticipazione delle messe. Capitolo cenone: il limite sarà di 6 persone, ma si tratterà di una raccomandazione e non di un obbligo. Ristoranti e bar chiuderanno alle 18 e non apriranno nei giorni di Natale e Santo Stefano, i negozi abbasseranno le serrande alle 21 per poter gestire meglio eventuali affollamenti.