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Primo Piano - page 15

Matrimoni combinati per permessi soggiorno, 56 indagati: operazione della GdF di Livorno

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L’obiettivo era ottenere il permesso di soggiorno. Da qui i matrimoni combinati tra italiani e cittadini extracomunitari, sudamericani e nordafricani. Sono 24 le nozze, celebrate da ignari pubblici ufficiali al Comune di Livorno e una a Rosignano Marittimo, al centro di un’indagine della Guardia di Finanza e della Procura livornese: indagate 56 persone. Tra queste un dominicano 55enne è stato arrestato mentre ad altre 4 persone notificato l’obbligo di dimora e di presentazione alla pg. Ogni matrimonio sarebbe stato pagato tra i 6.000 e gli 8.000 euro. La somma versata dagli extracomunitari per il sì, spiega la Gdf di Livorno, sarebbe stata ripartita tra il ‘coniuge’ o la sposa italiani – 15 gli uomini e 9 le donne livornesi che avrebbero consentito a prestarsi per le nozze combinate -, il 55enne dominicano ‘agente matrimoniale’ e le altre persone che, in più occasioni, avrebbero collaborato all’organizzazione delle cerimonie nuziali. Tra gli stranieri che con le nozze hanno ottenuto il permesso di soggiorno, 16 sono originari della Repubblica Dominicana, 2 del Perù e altrettanti della Nigeria, 1 rispettivamente di Cuba, Marocco, Tunisia e Senegal. Le misure che hanno portato all’arresto del dominicano e agli obblighi di dimora e di presentazione alla pg, notificate a 4 livornesi tra cui una donna, sono state eseguite nelle scorse 48 ore dalla guardia di finanza: l’operazione ha impegnato 100 i militari che hanno effettuate anche 55 perquisizioni tra le province di Livorno, Siena, La Spezia, Torino e Padova.

Consiglio dei Ministri, via libera allo scostamento di bilancio di 25 miliardi

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Via libera, a quanto si apprende, del Consiglio dei ministri al nuovo scostamento di bilancio pari a 25 miliardi. L’extra deficit sarà votato in parlamento il prossimo 29 luglio. Una lunga riunione di maggioranza, di oltre due ore, ha anticipato il Cdm. Proprio la cifra del nuovo deficit è stata al centro dell’incontro al quale, oltre al premier Giuseppe Conte e ai capi delegazione di maggioranza, hanno preso parte i ministri Roberto Gualtieri, Stefano Patuanelli e Nunzia Catalfo e i responsabili economici dei partiti alleati di governo. E il Mes? Il grande nodo dell’estate, secondo alcune fonti di maggioranza, ha appena sfiorato il tavolo della riunione. Ma, probabilmente anche per il pressing del M5S, alla fine si è deciso di rinviare la discussione.

Voto di scambio e corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso, arrestato il sindaco di Marigliano

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Un’ordinanza cautelare di custodia in carcere è stata eseguita dai carabinieri nei confronti di Antonio Carpino, avvocato penalista e sindaco in carica del Comune di Marigliano (Napoli), e di Luigi Esposito, detenuto in regime di 41bis. Secondo quanto si apprende da una nota del Comando provinciale sono ritenuti gravemente indiziati, in concorso tra loro e con i collaboratori di giustizia Cristiano Piezzo, Massimo Pelliccia e Tommaso Schisa, del reato di “scambio elettorale politico-mafioso” ed anche di “corruzione elettorale aggravata dal cd. metodo mafioso”, commessi a Marigliano, dall’ottobre 2014 al giugno 2015. I militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

Reati sessuali, smantellata “psicosetta”: perquisizioni in diverse regioni

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Una potentissima ‘psicosetta’, con base operativa a Novara, è stata scoperta al termine di una complessa indagine dalla Questura di Novara, che nella notte ha eseguito in collaborazione con il Servizio Centrale Operativo numerose perquisizioni oltre che a Novara anche a Milano, Genova e Pavia. A capo della setta, i cui adepti erano in prevalenza di sesso femminile, c’era un uomo di 77 anni. Associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù ed alla commissione di numerosi e gravi reati in ambito sessuale, anche in danno di minore, sono le ipotesi d’accusa. L’operazione Dioniso è l’ultimo atto di una indagine iniziata due anni fa e coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino – Direzione Distrettuale Antimafia.

Mafie, allarme della Dia: “Rischio boom di affari per il dopo Covid”

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La “paralisi economica” provocata dalla pandemia di coronavirus può aprire alle mafie “prospettive di arricchimento ed espansione paragonabili a ritmi di crescita che può offrire solo un contesto post-bellico”. E’ l’allarme contenuto nella Relazione semestrale della Dia inviata al Parlamento nella quale un intero capitolo è dedicato proprio all’emergenza Covid. Il rischio, aggiungono gli analisti, è che le mafie allarghino il loro ruolo di “player affidabili ed efficaci” a livello globale, mettendo le mani anche su aziende di medie e grandi dimensioni in crisi di liquidità. Ad oggi ci sono 51 Enti locali sciolti per infiltrazioni mafiose, un numero che non è mai stato così alto dal 1991, anno di introduzione della normativa sullo scioglimento per mafia degli enti locali. Il dato è contenuto nella Relazione semestrale della Dia al Parlamento. Nel 2019, dice la Direzione investigativa antimafia, sono stati sciolti 20 consigli comunali e 2 Aziende sanitarie provinciali, che si sono aggiungi alle 29 amministrazioni ancora in fase di commissariamento. Dei 51 Enti, 25 sono in Calabria, 12 in Sicilia, 8 in Puglia, 5 in Campania e uno in Basilicata. “Nel ‘paniere’ degli investimenti criminali, il gioco rappresenta uno strumento formidabile, prestandosi agevolmente al riciclaggio e garantendo alta redditività: dopo i traffici di stupefacenti è probabilmente il settore che assicura il più elevato ritorno dell’investimento iniziale, a fronte di una minore esposizione al rischio”. Camorra, ‘ndrangheta, mafia, criminalità pugliese: la ‘torta’ dei giochi (106 miliardi di euro nel 2018 le sole giocate legali) fa gola a tutte le organizzazioni e le inchieste registrano rapporti di “alleanza funzionale” tra differenti clan.

Coronavirus, campo nomadi di Scampia: negativi 29 tamponi

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Hanno dato esito negativo al coronavirus i 29 tamponi eseguiti nella giornata di ieri, nel campo nomadi di Scampia, periferia nord di Napoli. E’ quanto fa sapere la Asl Napoli 1 centro, rendendo noti i risultati dei tamponi effettuati ieri dalla equipe inviata nel campo. Erano risultati positivi, nei giorni scorsi, una ragazza di 17 anni incinta, trasferita nel Policlinico Federico II di Napoli, con due componenti della stessa famiglia e, nella serata di ieri, erano stati registrati altri 3 nuovi casi di persone contagiate dal coronavirus. In totale, stando ai dati forniti nella serata di ieri, sono 6 i positivi del campo di Scampia.

Coronavirus, stop mascherina all’aperto in Lombardia: a patto che venga rispettata la distanza di sicurezza

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Cade l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto in Lombardia, purché sia mantenuta la distanza di sicurezza di almeno un metro tra le persone. È quanto prevede la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Attilio Fontana, valida da oggi al 31 luglio. Resta l’obbligo di usare le mascherine o, in subordine, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca, nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto.

‘Ndrangheta, 8 arresti della GdF: cosca puntava ai fondi per il Covid

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Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano in un’inchiesta della Dda contro la ‘ndrangheta ha arrestato 8 persone per associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale aggravata dal metodo mafioso e dalla disponibilità di armi, autoriciclaggio, intestazione fittizia di beni e bancarotta. Dalle indagini è emerso che una persona inserita in una cosca ha ottenuto contributi a fondo perduto e voleva beneficiare anche dei finanziamenti per le imprese previsti per l’emergenza Covid. Le indagini, condotte dal Gico della Gdf, sulle infiltrazioni della mafia calabrese nell’economia, come spiega il procuratore Francesco Greco in una nota, hanno accertato che “il principale indagato, indicato dai collaboratori come inserito” nel “clan di San Mauro Marchesato che fa capo a Lino Greco” nella provincia di Crotone “ha presentato richiesta ed ottenuto” per tre delle società inserite nello “schema di frode” i “contributi a fondo perduto”, attestando un volume di affari “non veritiero” e “fondato sulle false fatture”. Contributi previsti dal decreto 34 del 19 maggio scorso. Inoltre, si legge ancora, “ha tentato di beneficiare” anche dei finanziamenti del decreto legge 23 dell’8 aprile che servono a “sostenere il sistema imprenditoriale nella particolare congiuntura economica determinata dall’emergenza sanitaria”. Quattro persone sono finite in carcere e quattro ai domiciliari e sono stati sequestrati beni, tra cui aziende e disponibilità finanziarie, per 7,5 milioni di euro. Perquisizioni in corso in varie regioni e in più la notifica di un avviso di conclusione indagini a carico di 27 persone. Il clan Greco è una ‘ndrina della ‘locale’ di Cutro (Crotone) e opera anche in Lombardia. L’inchiesta ha svelato “una complessa frode all’Iva nel settore del commercio di acciaio” con fatture false e attraverso società “cartiere” e “filtro”, anche all’estero, intestate a prestanome. Le imprese erano di fatto gestite da affiliati al clan che fa capo a Lino Greco, una “cosca federata” a quella di Cutro che fa capo a Grande Aracri. Contestato l’autoriciclaggio per mezzo milione di euro attraverso conti anche in Inghilterra e Bulgaria.

Coronavirus, possibile proroga dello stato di emergenza fino al 31 ottobre: delibera a breve in Consiglio dei Ministri

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Prorogare lo stato di emergenza al 31 ottobre anziché a fine anno. Il governo, come ha già anticipato il premier Giuseppe Conte, è intenzionato a ampliare le misure eccezionali per la lotta al Coronavirus e già in settimana potrebbe arrivare una delibera ad hoc in Consiglio dei ministri, accompagnata anche da un decreto legge utile per fare ordine fra le varie scadenze fissate nel corso di questi mesi. Nessuna decisione è stata ancora presa, sottolineano diverse fonti, ma è possibile che si decida di procedere in modo graduale. Scegliere una scadenza più ravvicinata avrebbe però lo svantaggio – è il ragionamento – di rendere più incerto il destino degli interventi a favore di famiglie e imprese. Intanto, domani il Governo approverà un nuovo dpcm per confermare il pacchetto di misure che scadono il 14 luglio (dalla stretta della movida ai voli) fino a fine mese e che ancora vengono ritenute necessarie per evitare che il Covid torni a diffondersi pericolosamente. A riferire in Parlamento quasi in contemporanea le decisioni adottate dall’Esecutivo sarà il ministro Roberto Speranza: il titolare della Salute si presenterà martedì sera in Aula a Montecitorio (la volta precedente era stato in Senato) e illustrerà il provvedimento.

Coronavirus, verso la proroga dello stato di emergenza a tutto il 2020

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Con i contagi ancora in salita, focolai “anche rilevanti” in diverse zone d’Italia e l’Rt sopra l’1 in cinque Regioni, il premier Giuseppe Conte conferma quello che tecnici di istituzioni e ministeri davano ormai per scontato: lo stato d’emergenza sarà prorogato fino al 31 dicembre, quindi per tutto il 2020, e si porterà dietro una serie di norme connesse, a partire da quella sullo smart working. “Non è ancora stato deciso tutto – prosegue il presidente del Consiglio -, ma ragionevolmente si andrà in questa direzione”. La proroga potrebbe arrivare già la settimana prossima: il 14 luglio scadrà il Dpcm attualmente in vigore, quello che contiene tra l’altro le modalità d’ingresso in Italia e la sospensione delle crociere. E’ molto probabile, dicono fonti di governo, che possa essere quella l’occasione per definire la proroga, riordinare le norme attualmente in vigore e per una “messa a sistema” delle modalità di ingresso nel nostro paese, anche alla luce dell’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che giovedì ha stabilito il divieto d’ingresso per chi proviene da 13 paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù e Repubblica Dominicana. Un elenco che potrebbe allungarsi se la situazione peggiorasse anche in altri paesi.

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