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News - page 1295

Notizie di politica, cronaca, attualità.

Coronavirus, Governo stanzia 25 miliardi. Gualtieri: “Il Pil scenderà”. Informativa del ministro dell’Economia sullo scostamento di bilancio

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Abbiamo stanziato una somma straordinaria, 25 miliardi, da non utilizzare subito ma sicuramente da poter utilizzare per far fronte a tutte le difficoltà di quest’emergenza”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa al termine del Cdm. Il decreto sulle misure economiche per l’emergenza coronavirus sarà varato domani e sarà da 12 miliardi. Lo ha annunciato in conferenza il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. “Tecnicamente è un’autorizzazione del Parlamento a stanziare fino a 20 miliardi in termini di indebitamento, 25 mld in termini di stanziamento. Il livello di deficit dipende da quanto effettivamente sarà impiegato. La prima misura – aggiunge Gualtieri – impiegherà la metà di queste risorse, l’utilizzo dell’altra metà dipenderà anche da eventuali risorse europee. E’ ancora presto dire il livello di deficit che verrà raggiunto”. “Gli indicatori finora disponibili dell’attività economica dopo la caduta di dicembre” segnano “un rimbalzo positivo a gennaio, per tornare a una moderata contrazione verso la fine mese di febbraio”. E’ ipotizzabile “una caduta del prodotto per almeno un paio di mesi a prescindere dagli interventi che saranno messi in campo” ha detto Gualtieri, poi, in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla richiesta di finanziare in deficit le misure anti-Coronavirus

Coronavirus, da oggi in vigore il nuovo Dpcm: chiusi negozi, bar e ristoranti. Garantiti i servizi essenziali. Conte: “Per avere un riscontro effettivo di queste misure, dovremo attendere un paio di settimane”

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Il nuovo Dpcm, in vigore da oggi e fino al 25 marzo, prevede la chiusura di ulteriori attività e servizi non essenziali. Stop anche a bar, pub e ristoranti; consentita la consegna a domicilio. Restano attivi tra gli altri idraulici, meccanici, benzinai, tabaccai ed edicole. “Rimaniamo distanti oggi, per abbracciarci con più calore domani”, ha detto il premier Conte annunciando il Dpcm. Per avere un riscontro effettivo di queste misure, dovremo attendere un paio di settimane” ha spiegato il premier, elencando le nuove disposizioni: “Chiudono parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa. Restano garantiti i servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti e i servizi di pubblica utilità. Per le attività produttive va incentivato il più possibile il lavoro agile, incentivate le ferie e i permessi”. Le fabbriche resteranno aperte ma “con misure di sicurezza” ha aggiunto il premier. Saranno garantite, nel rispetto della normativa igienico-sanitaria, le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare comprese le filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività. “Se i numeri dovessero continuare a crescere, cosa nient’affatto improbabile, non significa che dovremo affrettarci a varare nuove misure. Non dovremo fare una corsa cieca verso il baratro. Dovremo essere lucidi, responsabili” ha sottolineato Conte. Che ha poi tenuto a puntualizzare: “Non è necessario fare nessuna corsa per acquistare il cibo: i negozi di alimentari restano aperti”. Intanto, è Domenico Arcuri il nuovo commissario delegato per l’emergenza coronavirus: dovrà rafforzare la risposta delle strutture ospedaliere, avrà ampi poteri di deroga, lavorerà per rafforzare soprattutto la produzione, la distribuzione di attrezzature per terapia intensiva e sub intensiva. Avrà anche il potere di creare e impiantare nuovi stabilimenti per la produzione di queste attrezzature e sopperire alle carenze sin qui riscontrate. Arcuri si coordinerà con il dottor Borrelli “che sta facendo un incredibile lavoro” ha aggiunto Conte. Idraulici, meccanici e pompe di benzina resteranno aperti, per effetto del nuovo Dpcm, come anche gli artigiani resteranno aperti. Sono tutti infatti considerati servizi essenziali.

Dopo sei mesi di ricorsi, a causa della Lega che difendeva la PMG, arriva la sentenza: irrogata alla Volalto la sanzione della “deplorazione”

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Lo scontro tra Volalto e Lega Volley ebbe inizio il 20 ottobre 2019, giorno della famosa partita tra Volalto e Bisonte; partita, si ricorderà, che non venne trasmessa in diretta Tv. Fu da quella gara in poi che Fabris ed il cda della Lega scatenarono una guerra nei confronti di Turco; guerra che è proseguita fino ai giorni nostri, allorquando il trio Fabris-Garbellotto-Marzari, con comportamento di imposizione ad una esposizione gravosa a rischio esposizione contagio, hanno costretto alla quarantena squadra, staff tecnico e presidente della Volalto 2.0 Caserta. Oggi, a distanza di quasi sei mesi, arriva la sentenza della Fipav che azzera tutto e applica la sanzione della “deplorazione” a carico del presidente Turco. Oggi si mette un paletto fermo a fronte di una guerra scatenata da Fabris e dal cda della Lega nei confronti del presidente Turco. Il Club casertano – rappresentato dagli avvocati Vincenzo Iorio, Paolo Falco e Rocco Curcio – non esulta, dal momento che sapeva di avere pienamente ragione. La Fipav si è trovata coinvolta in uno scontro che è stato voluto ed alimentato dal trio Fabris-Garbellotto-Marzari; e la riprova è data dalla sentenza di oggi. Dallo scorso 20 ottobre ad oggi, a causa della Lega, i rapporti tra Fipav e Volalto sono diventati tesi e sono sfociati in una durissima contrapposizione a colpi di carta bollata e tanto di avvocati in campo. La Volalto, in questi mesi, ha dovuto subire di tutto: colpi bassi sugli ingaggi delle atlete; colpi bassi per i tesseramenti; colpi bassi attraverso quotidiani compiacenti; colpi bassi attraverso i procuratori. Oggi, dopo questa guerra scatenata contro la Volalto, tutti i nodi sono venuti al pettine. Ora si aspetta l’esito delle denunce presentate dalla Volalto nelle sedi giudiziarie competenti nei confronti del cda della Lega. La sentenza della Corte Federale di Appello, a questo punto, farà cadere tutti gli altri ricorsi frutto dello scontro tra Fipav e Volalto alimentato dalla Lega Volley. La Lega pagherà fino all’ultimo centesimo i danni economici patiti dalla Volalto senza alcuno sconto. Il Club Volalto, alla luce di questo pronunciamento, non esulta, ringrazia gli avvocati Iorio, Falco e Curcio per il loro lavoro, e resta fortemente deluso per il comportamento della Lega.

“Defender Europe 20”, un’esercitazione pianificata oramai da anni: al bando le teorie complottistiche

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Emergenza coronavirus a parte, la due giorni a Zagabria – alla quale hanno partecipato i ministri della Difesa di tutti i Paesi dell’Ue, Italia compresa – ha dato il via libera al più grande dispiegamento di truppe americane in Europa dalla fine della Guerra fredda. L’esercitazione “Defender Europe 20” ha già preso il via con i primi soldati Usa arrivati nel Vecchio continente. Altri soldati giungeranno ad aprile, con i vertici pronti comunque a rimodulazioni e modifiche proprio sulla scorta dell’emergenza coronavirus che si registra. Non hanno alcuna ragione di esistere, dunque, teorie del complotto oppure dell’invasione a stelle e strisce. L’esercitazione “Defender Europe 20”, pianificata oramai da anni, al contrario serve a consolidare l’Alleanza e ad aumentare la difesa europea, facendo pressione rispetto all’assertività della Russia e, al contempo, testando la capacità infrastrutturale dell’Unione europea. La maxi-esercitazione prevede il coinvolgimento di 37mila soldati, appartenenti a 18 Paesi; in particolare Germania, Polonia e Repubbliche baltiche. Obiettivo? Testare le capacità di deterrenza e dispiegamento massiccio. Previste diverse esercitazioni, tra cui spicca la simulazione della risposta rapida a un’aggressione armata subita da Lettonia e Lituania, in uno scenario che (al netto delle rassicurazioni pubbliche) rappresenta di per sé una risposta alla Russia. Pertanto, in Europa stanno per sbarcare 20mila soldati americani, da aggiungersi ai 10mila già presenti che saranno coinvolti nelle operazioni. Per gli Usa si tratta del più grande dispiegamento di forze nel Vecchio continente da almeno 25 anni, condito da oltre 13mila mezzi tra veicoli corazzati, aerei, navi e sottomarini.

Coronavirus, gli altri governatori prendessero insegnamento da De Luca! Sta bloccando tutto, così si fa!!!

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Il governatore Vincenzo De Luca non guarda in faccia a nessuno, pur di salvaguardare il popolo campano in questo momento di emergenza da coronavirus che attanaglia l’intero Paese. Con proprie ordinanze, De Luca ha chiuso tutti i possibili focolai di contagio. E ha chiesto di fermare anche le consegne a domicilio. Questo è il metodo da seguire per contenere e non far espandere il coronavirus. De Luca avanti così, gli altri governatori prendessero esempio da lui.

Coronavirus, i contagiati in Italia sforano quota 10mila e dalle regioni del Nord arriva un appello per misure ancora più drastiche di chiusura. A Codogno zero contagi, è la prima volta

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Dalla Cina sarà inviato in Italia un team di cinque medici esperti cinesi con un membro della Croce rossa di Pechino e uno specialista del Chinese Center for Disease Control and Prevention: porteranno “le loro competenze” e forniture per aiutare l’Italia contro l’epidemia del coronavirus, riferisce la Cgtn, la tv in lingua inglese della statale Cctv. Ieri, nella telefonata con il collega Luigi Di Maio, il ministro degli Esteri Wang Yi ha detto che “se la parte italiana lo chiede, la Cina è pronta a mandare personale medico per aiutare l’Italia”, secondo i media cinesi. Oggi, intanto, si svolgerà un nuovo Cdm sull’emergenza coronavirus. Sul tavolo lo scostamento dal pareggio di bilancio, che sarà poi votato in giornata dal Parlamento. Voto che avverrà scaglionato per rispettare le norme sanitarie. E ieri la positività di un primo parlamentare, il deputato Pedrazzini del misto: lui e io suoi vicini di scranno non parteciperanno alla seduta odierna. Ieri, al ventesimo giorno dell’era del coronavirus, l’Italia ormai in quarantena da Aosta a Palermo supera la quota simbolo di 10mila contagiati, 1.004 dei quali guariti, e fa registrare il più alto numero di vittime: 168 in un solo giorno, 135 dei quali in Lombardia. Ma non solo. L’aumento del numero complessivo dei malati – 590 in più rispetto a lunedì, per un totale di 8.514 – molto più contenuto rispetto ai giorni precedenti, è dovuto al ritardo dei risultati dei test effettuati dalla Lombardia: dunque non c’è ancora alcun rallentamento del virus. Ecco perché dalle Regioni del Nord, Lombardia e Veneto su tutte, è arrivato un nuovo appello per un’ennesima stretta: “chiudete tutto per 15 giorni”. I governatori vogliono che restino in funzione solo i servizi essenziali mentre negozi (ad eccezione di quelli di generi alimentari, farmacie e parafarmacie) e attività produttive vengano chiuse subito. “E’ il tempo della fermezza – sono le parole, chiarissime, di Fontana – Bisogna chiudere tutto adesso per ripartire il prima possibile. Le mezze misure non servono”. Intanto si registra, però, un dato positivo. Zero nuovi contagi: è il dato di ieri che riguarda il Comune di Codogno, ormai famoso in tutto il mondo dopo aver fatto registrare il primo ricoverato da coronavirus riconosciuto in Italia. E immediato è arrivato il commento di Francesco Passerini, sindaco della città oltre che presidente della Provincia di Lodi. “Siamo particolarmente felici di questo che ci sembra un grande risultato ma vogliamo dire che noi, che siamo stati zona rossa del lodigiano, la quarantena l’abbiamo fatta seriamente, e certamente è per questo che adesso assistiamo al calo che speravamo”.

Coronavirus, nuova ordinanza di De Luca: sospensione fino al 3 aprile delle attività relative agli esercizi di barbieri, parrucchieri e centri estetici

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Nuova ordinanza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. L’ordinanza, la numero 10 del 10/3/2020 riguarda la sospensione temporanea delle attività relative agli esercizi dei barbieri, parrucchieri e centri estetici. Con decorrenza immediata e fino al 3 aprile 2020 viene “disposta su tutto il territorio della regione Campania la sospensione delle seguenti attività: negozi di barbiere, parrucchiere e centri estetici. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il mancato rispetto degli obblighi di cui al presente provvedimento è punito ai sensi dell’articolo 650 del codice penale. I soggetti competenti assicurano l’esecuzione delle misure disposte con la seguente ordinanza”. La nuova ordinanza è notificata ai sindaci ed ai Prefetti ed è trasmessa al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro della Salute e viene pubblicata sul Burc.

Coronavirus, messaggio del governatore De Luca ai cittadini della Campania: “Uniti nella crisi, riscopriamo le cose importanti”

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Uniti nella crisi, riscopriamo le cose importanti”: è l’incipit del messaggio rivolto ai cittadini della Campania dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca. “In questa crisi i nostri concittadini stanno ridefinendo le gerarchie di vita, riscoprendo le cose importanti davvero: le nostre famiglie, i nostri padri, i nostri figli. Per anni ci siamo persi in stupidaggini e in un clima di aggressività e di tensione permanente. Ora stiamo capendo – termina il messaggio del governatore – che ci sono cose importanti e cose che sono insignificanti”.

Napoli, tensioni a funerale 15enne ucciso durante una rapina: cerimonie sospese per decreto

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Tensioni con le forze dell’ordine questa mattina a Napoli durante il corteo funebre organizzato per Ugo Russo, il ragazzo di 15 anni ucciso mentre tentava di rapinare un carabiniere libero dal servizio. La polizia ha fermato il corteo, in seguito alle disposizioni del decreto sul coronavirus e le decisioni del cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, con la sospensione di tutte le cerimonie. Una bara bianca portata a spalle per le strade di Napoli: era questo l’obiettivo di parenti ed amici del 15enne. Obiettivo riuscito in parte. Dopo il divieto di celebrare il funerale del ragazzo, amici e parenti dalle prime ore del mattino sono partiti dall’abitazione del giovane e hanno trasportato il feretro per alcune centinaia di metri. Dietro i genitori, poi uno striscione con la scritta ‘Verità e giustizia per Ugo’, palloncini bianchi e magliette con il suo volto. Quando il corteo stava per imboccare la centrale via Roma si è trovato davanti un cordone di polizia che ne ha bloccato l’accesso.

Coronavirus, terza vittima in Campania: è una 84enne con patologie pregresse. Morta all’Ospedale di Nola

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Una donna di 84 anni, risultata positiva al Covid19, è morta ieri sera nell’ospedale civile di Nola (Napoli), dove era stata portata dai figli in seguito a difficoltà respiratorie. Secondo quanto si è appreso, il pronto soccorso del nosocomio è stato chiuso per la sanificazione. E’ la terza vittima in Campania. La donna, residente ad Ottaviano (Napoli), pare non avesse avuto contatti con persone provenienti dalle zone del nord Italia. L’anziana aveva patologie pregresse legate al sistema respiratorio. I figli della donna, due residenti ad Ottaviano ed uno a Brusciano, sono in isolamento. Il sindaco di Ottaviano, Luca Capasso, non appena appresa la notizia ha provveduto ad emettere ordinanze per isolare alle persone con le quali l’anziana donna è venuta in contatto.

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