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“Andate via, avete il coronavirus”, offese a cinesi: due bulli romani fuggono via, mentre un terzo viene fermato dalla Polizia

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Gruppo di ragazzi cinesi, tra cui una giovane incinta, viene preso di mira da tre ragazzini: il fatto è avvenuto ieri a Roma. “Andate via dall’Italia perché siete infetti dal coronavirus” gli avrebbero urlato mentre attraversavano la strada in piazza dei Consoli, in zona Tuscolana. Uno, un quindicenne, li avrebbe minacciati con un coccio di bottiglia. Sul posto è intervenuta la polizia che ha bloccato e portato in commissariato il 15enne mentre gli altri due sono scappati. Nessuno è rimasto ferito. La ragazza incinta è stata invece portata in ospedale a scopo precauzionale per lo spavento e dimessa con tre giorni di prognosi. Al termine delle verifiche il gruppo di cittadini cinesi, raggiunti dagli avvocati del consolato, ha deciso di non sporgere denuncia nei confronti del 15enne.

Dopo quello che è accaduto ad Aversa, telefonate di fuoco di tutti gli apparati istituzionali al Presidente Turco. Lunedì mattina verrà ascoltato

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Le strategie per boicottare la Volalto serie C non hanno trovato impreparato il presidente e sono miseramente fallite. Disinnescato da Nicola Turco un piano per distruggere la C, con pesanti ripercussioni anche sulla squadra di A1, giacché l’obiettivo era quello di non far giocare la Cicolari. Parlamentari e forze dell’ordine adesso vogliono ancora di più vederci chiaro. Avvocati al lavoro anche in questo fine settimana: lunedì il presidente Turco sarà di nuovo ascoltato. Sarà di nuovo l’occasione per chiarire meglio i fatti e sarà tirato in ballo anche il Coni che dovrebbe controllare la Fipav. Le associazioni delinquenziali non sono solo quelle che si conoscono, ma bisogna prendere atto che le più pericolose sono quelle formate dai colletti bianchi.

Il magistrato anticamorra Catello Maresca sostituto procuratore generale a Napoli, disco verde del plenum del Csm

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Disco verde del plenum del Consiglio Superiore della Magistratura alla nomina di Catello Maresca a sostituto procuratore generale. Per dieci anni in forza alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nell’ottobre del 2017 è entrato a far parte del pool che si occupa dei reati contro la pubblica amministrazione, a stretto contatto con il procuratore capo di Napoli, Giovanni Melillo. A Maresca si devono importanti risultati nella lotta alla criminalità organizzata. Il suo nome è infatti legato alla cattura di uno dei capi storici del clan camorristico dei Casalesi, Michele Zagaria. La promozione a sostituto procuratore generale di Napoli potrà consentire al magistrato antimafia di continuare a rappresentare l’accusa nella fase dell’Appello dove pendono processi delicati anche contro il clan dei casalesi. Con la sua esperienza, quindi, Maresca potrà contribuire a sviluppare il processo di aggressione alla criminalità organizzata anche in grado di appello.

Esclusiva! Intervista al presidente Nicola Turco. Come stanno veramente le cose?

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Presidente, allora, come stanno le cose veramente?

Ci stiamo dedicando, 24 ore su 24, solo ed esclusivamente alla Volalto, trascurando le altre attività. Solo qualche giorno e ci rimetteremo in carreggiata”.
I rapporti con con la Fipav?

Ci stiamo difendendo, dal momento che si divertono a mandare carte tutti i giorni. Noi stiamo rispondendo – e risponderemo – colpo su colpo, ma percorrendo solo le sedi civili e penali. Siamo alle battute finali: i nostri legali notificheranno una richiesta di risarcimento danni per 30 milioni di euro alla Fipav nazionale e per 5 milioni di euro alla Fipav Campania. Senza tralasciare richieste di risarcimento danni nei confronti delle persone”

Quanti e quali gli avvocati coinvolti?

I migliori. Uno studio per ogni pratica, così si possono seguire meglio le cause e chiedere i sequestri, sulla scorta dei due già autorizzati ex articolo 700”.
Scusi, e per quanto concerne i rapporti con la Lega?

La Lega Femminile inizialmente avrebbero potuto evitare delle cose. Hanno fatto il loro dovere, sbagliando, ma sono comunque persone serie!”.

Allora la Fipav rappresenta il vero problema?

Esattamente, partendo anzitutto dalla Campania e dalle beghe interne al Comitato Regionale. Per non parlare del commissario Pasciari. Un giorno, e per combinazione in quell’occasione scattò la registrazione della conversazione, mi disse: ma tu con questa C dai fastidio a tutti, devi fare solo la A1. Io gli chiesi di fare la Coppa Campania al PalaVignola e lui mi rispose: io song a federazion e decid io addo s fa, poi non hai fatto richiesta e pertanto si fa a Vairano. Io lo ringraziai e lo salutai e lui continuò: …omissis… Ora è compito degli organi competenti fare chiarezza al riguardo anche su questa vicenda”.

Pazzesco, questo è uno scoop?

Le mie rimostranze presso le istituzioni sono tutte così. Tutte certificate da fatti e non chiacchiere. A differenza degli altri che hanno tentato di abbatterci con le chiacchiere. Ci hanno sottovalutato tanto, tanto in A1 quanto in C che teniamo problemi anche là dove abbiamo chiesto alcune squalifiche e adesso stiamo lavorando per prendere nuove atlete per finire il campionato anche di C. Ma ne vedrete e sentirete ancora delle belle”.
E la Fipav di Roma?

Non tutto si può dire pubblicamente, altrimenti togliamo il lavoro alle istituzioni competenti, giudiziarie in particolar modo”.

La Volato ora com’è messa?

Stiamo lavorando. Contratti chiusi, transfer pagati, biglietti aerei pagati, e, all’improvviso, le atlete ingaggiate si ritirano e non vengono a Caserta”.

Ma questo e’ gravissimo!

Non mi scompongo più di tanto. Sono abituato che quando si chiude una porta, dopo poco si apre un portone”.

Non è facile tutto questo, altri già avrebbero gettato la spugna.

Quando rompi gli equilibri, quando fai scoprire che società piccole esistono solo per sfruttare bambine e non assicurarle il futuro, quando fai scoprire un mondo nascosto, i nemici diventano tanti e poi si mettono tutti insieme per cercare di abbatterti con registri e… lasciamo stare”.

Presidente un ambiente chiuso da anni e pieno di chiacchiere?
“Bravissimo!”
Ultima domanda: la riunione di ieri sera con i Parlamentari?

Ahahahah… questa domanda e’ molto delicata però non mi sottraggo, credono che ci siano le condizioni per chiedere le dimissioni e difendere il Sud. Stanno scrivendo l’interrogazione”

Grazie Presidente

Buona lettura”

Aperta una delle inchieste mai viste fino ad oggi! Da un lato Fipav, con la sua Procura federale, dall’altro la Volalto con le Procure ordinarie

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Per far capire bene ai lettori e agli inquirenti che cos’è la Fipav. La Fipav è la Federazione Italiana della Pallavolo. La Fipav gestisce e decide l’andamento della Pallavolo in Italia, incassa e spende soldi. Ci sono poi i comitati regionali e provinciali della Fipav; anche loro incassano e spendono soldi. In Campania il presidente della Fipav era l’avvocato Boccia, poi sostituito da Pasciari che si è fatto nominare commissario. Un tempo, i due, erano “pappa e ciccia” e, allorquando si tennero le votazioni a livello nazionale, votarono entrambi per Cattaneo presidente. Poi i rapporti tra i due si sono, improvvisamente, incrinati. Pasciari, attualmente, è il “capo dei capi” di tutta la pallavolo in Campania, è consigliere nazionale della Federazione ed è consigliere nella federazione campana. Decide “arbitri”, partite, luoghi e, soprattutto, come spendere soldi; in poche parole, decide tutto lui. L’inchiesta, una di quelle mai viste in questi anni, è divisa in due filoni: uno campano ed uno nazionale. Chiarito il ruolo del dominus campano, specifichiamo chi è il dominus a livello nazionale; il presidente, colui che gestisce tutta la Fipav nazionale, è Bruno Cattaneo. Sul ruolo della Fipav nazionale, e di Cattaneo in particolare, parleremo in una prossima puntata, nella quale saremo più dettagliati. Ci sono delle Procure ordinarie che stanno lavorando in queste ore e, visto il momento delicato, preferiamo rimandare il discorso ad altra volta. Come richiamato nel titolo dell’articolo, parlavamo di inchieste: la Fipav viene anche accusata di star cercando, in tutti i modi, di ostacolare Caserta, impartendo ordini precisi contro la Volalto. Se dovessero venire fuori prove telefoniche o tracce di sms che la Fipav avrebbe fatto partire nei confronti di atlete che avevano firmato contratti con la Volalto, allora l’accusa di associazione verrebbe ulteriormente comprovata e le denunce della società verrebbero integrate da ulteriori elementi di accusa nei confronti della Federazione Pallavolo. Per adesso ci dobbiamo fermare, dal momento che i fatti sono tanti e per illustrarli bene ci vorranno diverse puntate. Però, siamo certi che, alla fine, giustizia sarà fatta e chi ha sbagliato, pagherà.

Voto di scambio alle Regionali 2015, via libera della Giunta per le Autorizzazioni all’utilizzo delle intercettazioni sul senatore Luigi Cesaro (FI)

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Disco verde della Giunta per le Autorizzazioni del Senato all’utilizzo di alcuni intercettazioni nell’ambito del processo che vede imputato, tra gli altri, il senatore di Forza Italia Luigi Cesaro; processo che si sta svolgendo dinanzi al Tribunale di Napoli Nord. La decisione della Giunta è arrivata a maggioranza e ha stabilito che vengano utilizzate solamente le intercettazioni del 16, 20, 22, 23 marzo 2015, 1 aprile 2015 e 5 maggio 2015; negato, inveve, l’utilizzo delle intercettazioni del 10 e 14 aprile 2015. La relazione è stata presentata dal senatore Giuseppe Cucca (Pd); a seguire gli interventi dei colleghi Modena, Grasso, Crucioli, Rossomando, Stefani e Balboni. Adesso toccherà all’aula stabilire se debba essere concessa l’autorizzazione definitiva. L’accusa principale per Luigi Cesaro è quella di voto di scambio e riguarda fatti compresi nell’arco temporale tra il maggio e il giugno 2015, ovvero il periodo in cui si sono tenute le elezioni regionali in Campania; elezioni che hanno visto candidato il figlio di Cesaro, Armando, oggi capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale. L’inchiesta conta complessivamente 29 indagati. Oltre a Luigi Cesaro ed al figlio Armando, ci sono tra gli altri la consigliera regionale Flora Beneduce (Forza Italia), l’ex assessore provinciale Antonio Di Guida, l’ex sindaco di Marano Angelo Liccardo e numerosi dipendenti del Comune di Marano, tra impiegati e agenti della Polizia Municipale.

Colpo da maestro! Turco, per aiutare Garzaro nel trasferimento, nomina un rom Presidente ed un operatore ecologico suo Vice. Saranno presenti anche alla Coppa Italia

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Fonti accreditate ci dicono che Nicola Turco si sia recato in un campo rom, per verificare se tra gli ospiti vi fosse uno seriamente interessato a ricoprire l’incarico di presidente della Volalto. Ore di trattative frenetiche per Turco che, dopo il presidente rom, potrebbe nominare vice presidente uno “spazzino” – operatore ecologico, che dir si voglia – di Napoli. La nuova dirigenza potrebbe contemplare anche un nuovo consigliere di origini srilankesi ed un direttore di colore. Una volta ultimate le nomine “multietniche”, il Club potrà procedere con gli adempimenti che si sono resi necessari: trasferimento della Garzaro al Sassuolo e, se i tempi lo prevedono ancora (il termine è per le 12 di domani. ndr), nuovi transfer in entrata. Se non si procede, infatti, con le nuove nomine, è impossibile andare avanti con trasferimenti – sia in entrata che in uscita – e altre procedure burocratico-amministrative. Pare che, in cambio della nomina, i papabili presidente e vice presidente abbiano chiesto al Club 30 presenze in Coppa Italia; richiesta che Turco è pronto a soddisfare con vitto e alloggio gratis a Busto Arsizio. Il nuovo presidente ed il suo vice siederanno accanto ai presidente della Lega (Fabris) e della Fipav (Cattaneo).

Pasciari si dimetta! Sia fatta luce sulla gestione Fipav Campania!

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Pasciari ha fatto trasferte a spese della Fipav Campania. Ha fatto spese senza chiedere niente a nessuno. Bilancio non approvato. Scelte prese solitariamente, senza il minimo confronto con gli associati. Nove mesi di gestione ad uso familiare. Un commissario, a tre mesi dal suo insediamento, avrebbe dovuto indire le elezioni. Perché non l’ha fatto? Pasciari si dimetta! Parola ora agli organi investigativi!

Napoli, sospetto caso di coronavirus al Cotugno. Borrelli: “Nessun panico ma massima allerta”

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All’ospedale dei Pellegrini è stato rilevato un caso sospetto di Coronavirus. Il Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli della Commissione Sanità sta seguendo da vicino la vicenda. Un paziente, proveniente dalla provincia di Hubei, presentava da otto giorni sintomi di febbre, diarrea e polmonite, che hanno allertato i medici. Ora, è stato trasferito al Cotugno. “Ho parlato con direttore sanitario dell’Asl Ciro Verdoliva ed è stato attivato immediatamente il protocollo di sicurezza. Ora il paziente si trova al Cotugno. Nessun allarmismo, non c’è bisogno di creare panico ma occorre stare allerta. Attendiamo aggiornamenti sulle condizioni del paziente” dichiara Borrelli.

Editoria & Sport, Turco: entro 48 ore voglio Volley Press sul mercato!

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Nicola Turco detta la linea editoriale, vuole anticipare l’uscita sul mercato nazionale di Volley Press!!! Richiamati al lavoro tutti: dai grafici ai giornalisti, passando per i direttori! Tutti al lavoro. Ordine di scuderia: anticipare l’uscita sul mercato di Volley Press. Entro 48 ore il nuovo quotidiano deve essere online!!!

Scandali Volley Femminile, perché non escono fuori? I procuratori i veri registi? Ah saperlo…

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Può essere che il mondo del Volley femminile sia pieno di scandali e tutto venga nascosto, coperto e messo sotto silenzio? Premesso che di atlete serie ce ne sono tantissime, è altrettanto vero che ci sono tante poco di buono in circolazione, che ne fanno di cotte e di crude? Noi ci abbiamo messo mano, in tutta Italia!
Iniziamo a porci delle domande, tanto poi le risposte arriveranno di conseguenza!
E’ normale che coach e atleta trascorrano weekend insieme?

E’ possibile che alcuni procuratori organizzino cene o aperitivi tra atlete e grandi capi?

E’ possibile che qualche presidente sia coinvolto con qualche atleta?

E’ possibile che alcune atlete, pur di restare in A1, siano disposte a tutto?

E’ normale che staff e atlete si frequentino al di fuori dell’ambiente sportivo? E’ possibile che atlete, anche bruttine per la verità, e fisioterapisti s’incontrino riservatamente?

E’ possibile che quello di piangere davanti alle telecamere sia un metodo per coprire quello che è stato scoperto e mantenuto sotto segreto?

Può essere che la pallavolo femminile sia una realtà che trova poco risonanza perché è piena di dubbi e scandali?
Le atlete trascorrono un anno lontane dalle loro case e dalle loro famiglie di appartenenza. Una volta terminati gli allenamenti, come e con chi passano il loro tempo libero?

Le domande da fare sono tantissime. Per il momento lanciamo degli interrogativi.
Però i nostri lettori ci conoscono, noi siamo per i nomi e cognomi. Altrimenti che scandali sono?
I procuratori sono i primi che lavorano sotto banco, guadagnano e fanno le pubbliche relazioni. Ma è vero che le collaboratrici di quest’ultimi procacciano le atlete compiacenti per chi conta? E’ vero che ci sono società che non pagano gli stipendi e tengono tutto sotto silenzio? E’ vero che alcune atlete non volevano scendere in campo e qualche Procuratore ha pagato di tasca propria per farle giocare, su ordine dei pezzi grossi? E’ vero che
è un mondo pieno di scandali pesanti e si tiene tutto sotto al tappeto? Da oggi ci abbiamo messo mano noi, siamo convinti che la rovina di questo mondo siano i procuratori. Verranno a galla tutti gli scandali che loro hanno fatto e creato? Ah saperlo…

La VolAlto 2.0 ringrazia le atlete e una parte dello staff da cui si sono divise le strade e augura loro un prosieguo migliore

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A malincuore si sono divise le strade tra il club Volalto 2.0, alcune atlete e una parte dello staff. Dispiace a tutti quando accadono queste cose, ma bisogna rimboccarsi le maniche e andare avanti, ciascuno per la propria strada. Il Club augura alle atlete e allo staff in uscita il miglior successo possibile sia in ambito sportivo che nella vita privata.

La rovina del Volley italiano sono le straniere. Scostumate, maleducate e non valgono una cicca. Le Italiane sono le migliori al mondo

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Va preso atto che le straniere in Italia rovinano tutto. Sono le più scostumate, delle “pippe” mai viste, costano cifre da capogiro ma non valgono neanche la Serie B2 italiana. Si presentano operate e lo nascondono, si presentano con ernie e lo nascondono, si presentano con schiene a pezzi e lo nascondono, si presentano che vanno avanti con infiltrazioni nella spalla e lo nascondono. Un Club nuovo, di fronte ad un simile scenario, che cosa può fare? Una cosa sola: mandarle a calci in culo a casa. Sono delle viziate, poi le fine carriera non ne parliamo, sono le più cattive mai viste in circolazione. Se le chiamano “mercenarie”, le trattano bene: sono di una specie così pericolosa che non è adatta per l’Italia sana, l’Italia dello sport, l’Italia campione del mondo.

Tribunale di Napoli, il Csm all’unanimità: “Elisabetta Garzo nuovo presidente”

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La Commissione per gli Incarichi Direttivi del Csm (Consiglio Superiore della Magistratura) ha proposto, all’unanimità di affidare ad una donna la presidenza di uno dei Tribunali più grandi del Paese, quello di Napoli.

Si tratta di Elisabetta Garzo, magistrato di lungo corso, attualmente presidente del Tribunale di Napoli Nord.

Una vera e propria svolta “rosa” per il Csm nella scelta dei capi degli uffici giudiziari.

Non più tardi di ieri, infatti, è stata nominata un’altra donna, Anna Maria Loreto, a capo della Procura di Torino.

Oggi, invece, l’annuncio, durante il plenum del Csm, da parte del presidente della Commissione Incarichi Direttivi, il togato di “Area” Mario Suriano: sul nome della Garzo c’è stata la convergenza di tutti i presenti.

La svolta “rosa” per il Tribunale di Napoli è arrivata prima del voto sul vertice di un altro ufficio giudiziario campano, il tribunale di Salerno: presidente è stato nominato Giuseppe Ciampa, attuale presidente di sezione del Tribunale di Napoli Nord, con 14 voti. Otto voti sono andati alla sua concorrente Giovanna Napoletano, presidente di sezione presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Editoria & Sport, il 7 Gennaio nasce il nuovo Quotidiano Nazionale online “Volley Press”

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Tutti al lavoro per il nuovo Quotidiano Nazionale online “www.volleypress.it” dedicato solo ed esclusivamente alla Pallavolo Italiana. Si lavora alla veste grafica di ultima generazione (di taglio decisamente americano), si programmano le pagine social, si cerca personale qualificato in tutta Italia. Il nuovo progetto rappresenterà una grande e valida alternativa rispetto alla concorrenza. Sarà un quotidiano di approfondimento ma, soprattutto, di conoscenza delle regole che esistono nei vari organismi interessati: Lega, Fipav, Fivb, Coni, Cev e così via. Grande attenzione sarà dedicata alle atlete ed alle loro esperienze nei diversi Club. Ci saranno approfondimenti sui Presidenti, sugli staff e sulle società in generale; spazio a come quest’ultime si muovono nei trasferimenti e su come sono organizzate, ad esempio, nel settore medico. Gli utenti-lettori conosceranno i vari Procuratori e le loro atlete. E ancora: focus per conoscere da vicino giovani promesse straniere del volley ma anche atlete – italiane e straniere – giunte a fine carriera, pronte a cimentarsi in nuove avventure professionali. Anche il lavoro dei custodi, e quindi la gestione dei Palazzetti, sarà oggetto di articoli giornalistici. Sarà un quotidiano innovativo e di futura generazione, consultabile anche attraverso un’apposita app. Il nuovo quotidiano online punta ad essere presente, con i propri giornalisti, in tutti i palazzetti italiani. Il gruppo editoriale Turco allarga ancora gli orizzonti e lancia il nuovo quotidiano nazionale; già registrati testata, nome, marchio e tutti i domini e nominato il nuovo direttore responsabile. Dal 7 Gennaio prossimo, invece, sarà sul mercato nazionale e internazionale. Si parte e restate vicino alla rete!

Campione di 5mila telefonate per il sondaggio di Notix in Campania: De Luca, centrosinistra e liste collegate 44%; centrodestra, Caldoro e liste collegate 31%; M5S 18%; altri 4%; indecisi 3%

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Il centrodestra in Campania è finito. I cittadini-elettori non vogliono più sentire sempre le stesse persone che non hanno fatto niente per la Campania e che si vedono soltanto in campagna elettorale. Il Movimento 5 Stelle, con Costa candidato, non tira: ad attrarre è unicamente il simbolo. De Luca, supportato da 12 liste, è presente dappertutto: tirano il nome del governatore uscente e tirano le liste a lui collegate. I democrat votano il loro candidato presidente ed i “renziani”, parte integrante del centrosinistra, sono presenti con un alto numero di consensi. Rispetto al candidato del centrodestra, Caldoro (31%), De Luca è avanti (44%), con uno scarto di 13 punti percentuali.
Questo, in sintesi, il quadro che viene fuori dal sondaggio realizzato da Notix in Campania, su un campione di 5mila persone raggiunte telefonicamente.
Adesso qualcuno dirà che i sondaggi sono taroccati. Si diranno tante cose. Noi invece vi diciamo: nel 2010 i nostri sondaggi hanno predetto esattamente quelli che poi sono stati i risultati elettorali, la stessa cosa dicasi nel 2015, con il famoso scarto di 35 mila voti che anticipammo solo noi!!!
Oggi
è così, a 7/8 mesi dalle urne: vedremo il prossimo sondaggio!

Caldoro candidato perfetto, così la Regione resta a De Luca. La partita Campania nello scacchiere anche per il nuovo governo?

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Ecco perché non si riusciva a capire un bel niente di quello che covava – e cova – sotto le ceneri.

Salvini vuole proteggere De Luca e farlo rimanere alla guida della Regione.

In realtà la partita Campania è molto, ma molto più grande di quanto si possa immaginare.

Anche perchè fa parte di un disegno politico molto più ampio: Salvini con Renzi ha già avviato un dialogo concreto, mentre De Luca è pronto a giocarsi le sue carte.

L’asse Salvini-Renzi-De Luca, trovando sponda in mezza Forza Italia e nella Meloni, chiuderà il cerchio del futuro governo, del futuro Presidente della Repubblica e comanderà per 20 anni? Ah saperlo…

Semplicemente grazie, Marek Hamsik

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Provate ad immaginare 12 anni. Dodici lunghi anni della vostra vita. Forse non ricorderete i giorni precisi, tutto ciò che è accaduto con lo scorrere del tempo ma ci sarà un momento, anche un unico momento che ha segnato inequivocabilmente il vostro futuro. Una data, ben impressa, che ne ha sancito e scandito gioie, soddisfazioni, sorrisi e tutto ciò che ne è derivato, che ha deciso le lunghe giornate di migliaia e migliaia di persone, persino di una città intera. Dodici lunghi anni fa, il flusso d’amore azzurro ha subìto una scossa: il 28 giugno 2007 un ragazzino con una curiosa cresta ha incontrato per la prima volta Napoli, la sua Napoli, dando vita ad un amore senza fine. Non era facile quella scelta, quella piazza: a Brescia era tutto diverso, tranquillo, rassicurante. Eppure, le sfide a quel ragazzino sono sempre piaciute e qualcosa gli suggeriva che il suo destino era proprio lì, tra una fetta di cielo ed uno scorcio di mare azzurro.

Un amore come pochi, raro, intenso, puro, senza tradimenti: anche se i corteggiamenti ci sono stati e di quelli importanti ma mai nessuna è stata bella come quella maglia, come quei tifosi, come quei cori o forte come quella voglia di rinascita, crescita e riscatto. Niente ancora oggi è bello come Napoli ed ancor più come Marek e la sua Napoli, che sin da subito ha sentito la sua seconda casa. Ma la casa quella vera: da vivere intensamente, senza paura, tra la folla e la gente, non negandosi mai ad una foto o ad un tifoso. Credendoci sempre, in ogni impresa, in ogni rimonta, in ogni folle gesta. Da Edy Reja a Carlo Ancelotti ci sono proprio gli stessi 12 anni di sofferenze, vittorie, soddisfazioni, momenti in salita, gol e tantissimo lavoro, sempre a cresta alta e mai con una parola fuori posto anche quando il minutaggio scarseggiava. Un leader calmo, silenzioso, che non ha avuto bisogno di alzare la voce per imporsi, per farsi notare. Ha sempre parlato la sua classe, la tecnica, l’attaccamento alla maglia, le reti. Le tante reti, 116, a partire da quella splendida, la prima in azzurro, contro la Sampdoria bruciando poi ogni record insieme alle illustri presenze in tutte le competizioni tra campionato, Coppa Italia, Supercoppa italiana e Champions League, ben 520. Strano il destino, proprio quel destino che prima ti ha spinto verso Napoli e poi ti allontana, ancora contro quella Sampdoria, forse a sussurrare serenamente all’orecchio: Marek, adesso è il momento giusto, il cerchio si è (quasi) chiuso.

E’ un addio silenzioso, quasi in sordina, proprio come lui. Tante, troppe voci di mercato ed un unico segnale prima della conferma: una mano contro il petto e gli occhi lucidi, insieme a quelli di un popolo intero. Qualcuno si chiederà perchè, qualcuno forse non capirà la tristezza di un’intera città. Via le polemiche, i perchè di troppo, anche i mugugni: il momento dei saluti non ha mai con sè le risposte a tutte le domande e come spesso accade nella vita, bisogna voltare pagina semplicemente nel momento giusto per tutti, anche se fa male. Ma una cosa bisogna capirla e tenerla sempre bene in mente: Marek Hamsik non è e non sarà mai solo il capitano del Napoli. Marek Hamsik è una delle ultime bandiere di un calcio romantico e senza sbavature, è un punto di riferimento per compagni, colleghi, bambini che per le strade di Napoli giocano con la sua maglia. Anche quel 17, da 12 anni è diventato un sorriso, scacciando via la scaramanzia che da sempre lo accompagna ai racconti partenopei. Quel numero, proprio quel numero ricco di contraddizioni, sta per volare verso la Cina insieme a tutti i ricordi di una storia, quella azzurra, scritta insieme, mano nella mano, fianco a fianco, proprio da quel 28 giugno. Gli stessi che mai sbiadiranno e che lasceranno in ogni generazione di tifosi, a prescindere dalla fede di appartenenza, costantemente impresse soltanto due semplici parole: grazie Marek. Grazie per essere stato come sei, grazie per aver scelto il Napoli ogni giorno, senza un solo rimpianto. Grazie per non averlo tradito mai. Grazie per averlo portato a testa alta in giro per il mondo, in ogni gara, in ogni stadio. Nel tuo cuore e sulla tua pelle. Oggi, domani e sempre.

Alessia Bartiromo
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L’Amica Geniale tra Napoli e Caserta, al via il tour guidato sui luoghi dei libri di Elena Ferrante

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In bus nei luoghi dell’Amica Geniale, con a disposizione i libri di Elena Ferrante ed una guida letteraria bilingue per un tour tra le due città, quella dei quartieri degradati e periferici e l’altra splendente abitata da sole e mare. Sull’onda del successo della quadrilogia e della fiction tv in onda da ieri sera su Rai1, il bus rosso del cityseeing napoletano si riconverte in bibliobus ospitando ogni sabato, a partire dall’8 dicembre, un tour dedicato al successo dell’Amica Geniale. E l’iniziativa, lanciata per la prima volta e organizzata insieme con una libreria della città, la Iocisto, promette di avere un seguito con sempre nuovi tour dedicati via via ad altri romanzi come quelli di Maurizio de Giovanni o di Raffaele La Capria.

Da Torino i nuovi studi sulla Sindone: c’è il sangue di un uomo torturato

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Un esperimento durato quattro anni che ha dato risultati incredibili. E’ di oggi la notizia, la conferma, che il sangue presente sulla Sindone di Torino è vero e di una persona torturata. Inoltre il sangue è rosso e non marrone, come dovrebbe essere un sangue antico, perché il telo sarebbe stato esposto alla luce ultravioletta, come quella del Sole, che ne ha alterato il colore. Lo indica la ricerca italiana pubblicata sulla rivista Applied Optics e coordinata da Paolo Di Lazzaro, dell’Enea e vicedirettore del Centro Internazionale di Sindonologia. Come riporta l’Ansa, la ricerca arriva a meno di un mese da un altro studio secondo il quale almeno la metà delle macchie di sangue della Sindone sarebbe falsa mentre Torino si prepara alla mini ostensione del lenzuolo prevista il 10 agosto e riservata a 2.000 giovani.

Grazie all’analisi della Sindone, fatta dai ricercatori durante l’Ostensione del 2015 con una tecnica ottica che individuare la composizione dei materiali, si è visto che nel sangue del telo è presente la metaemoglobina e grandi quantità di bilirubina. Il sangue è ricco di bilirubina in due casi: nel caso di una persona malata di ittero e in quello di una persona percossa duramente, perché nel sangue di quest’ultima si rompono i globuli rossi e il fegato rilascia bilirubina. Per questo i ricercatori hanno messo a punto un esperimento durato 4 anni che ha usato un sangue compatibile con quello presente sulla Sindone con grandi dosi di bilirubina. Dopo aver impregnato un telo di lino con questo sangue, i ricercatori hanno quindi irraggiato il telo con luce ultravioletta, compatibile con la luce del Sole, e hanno visto che l’interazione tra raggi ultravioletti e bilirubina altera il colore delle macchie.

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