Il sindaco di Quarto scrive a Conte e Mattarella: “Sospendere gli abbattimenti degli abusi di prima necessità”

in Campania/Campania News by

Antonio Sabino, il sindaco di Quarto, manda una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Premier Giuseppe Conte per chiedere un intervento legislativo nazionale che preveda la sospensione anche degli abbattimenti dei cosiddetti “abusi di prima necessità”, cioè prime case costruite e abitate da decenni che ora devono essere abbattute a seguito di sentente passate in giudicato.

“Premesso che non voglio assolutamente entrare nel merito della vicenda giudiziaria, anche perché da esponente delle Istituzioni e da uomo di legge sono convinto che le sentenze vadano rispettate e applicate sempre – scrive il sindaco Sabino rivolto a Mattarella e Conte – ritengo opportuno portare alla Vostra attenzione alcune considerazioni che ho già avuto la possibilità di rappresentare anche al Prefetto di Napoli, dott. Marco Valentini, nel corso di un incontro avuto nella giornata di ieri. Quotidianamente, da Sindaco di questa cittadina in provincia di Napoli, mi impegno a dare piena esecuzione al dettato dei DPCM per evitare assembramenti e tutelare al massimo la salute dei miei concittadini. Un impegno seguito anche da ordinanze emesse negli ultimi giorni, con le quali ho disposto – continua Sabino – la chiusura di piazze e mercati cittadini al fine di contenere un andamento epidemiologico che rischia di diventare drammatico, dal momento che a tutt’oggi abbiamo registrato 496 casi positivi al Covid su una popolazione complessiva di 41mila abitanti e anche il nostro Ente è stato colpito in prima persona con alcuni dipendenti attualmente risultati positivi”.

“Nel momento in cui si è chiesto e si chiedono sacrifici agli amministratori locali e ai cittadini tutti per fronteggiare il dilagare dell’andamento epidemiologico da Sars-Cov2, con una forte raccomandazione rivolta ai sindaci e ai cittadini ad evitare assembramenti e a rimanere nelle proprie abitazioni il più possibile, ritengo che vi sia un vulnus legislativo per vicende, come questa, che prevedono l’abbattimento dell’immobile nel quale risiedono i quattro nuclei. In questo contesto, credo che l’attività di abbattimento possa non rivestire carattere di urgenza e, per questo motivo, una decisione di sospensione con differimento ad altra data delle operazioni di abbattimento non costituirebbe un lasciapassare per chi ha commesso errori o violato la legge, bensì una dimostrazione che le Istituzioni, nel pieno rispetto della Legge e delle sentenze emesse dalla magistratura, sanno rispondere con serietà ma anche umana comprensione alle esigenze umane e sociali di un territorio”, conclude Sabino.