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Primo Piano - page 22

Coronavirus, Borrelli negativo al test: continuerà a lavorare da casa

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Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli è risultato negativo al tampone per il coronavirus. Lo rende noto il Dipartimento della Protezione Civile sottolineando che Borrelli “che attualmente continua ad accusare un lieve stato influenzale” continuerà a lavorare da casa rimanendo in costante contatto con il comitato operativo e l’unità di crisi.

Coronavirus, il Consiglio dei Ministri approva decreto con nuove sanzioni

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Multe salate, da 400 a 3000 euro, per chi viola le regole anti contagio. E la possibilità per singole Regioni di adottare misure più dure di quelle nazionali se il contagio si acuisce, ma in coordinamento con il governo. Non solo. Viene punito col carcere da uno a cinque anni chi è in quarantena perché positivo al Coronavirus ed esce intenzionalmente di casa violando il divieto assoluto di lasciare la propria abitazione. Lo prevede, a quanto comunica Palazzo Chigi all’esito del Cdm, il nuovo decreto che inasprisce le sanzioni per le misure anti Coronavirus. Si incorre in un reato contro la salute pubblica, provocando il diffondersi dell’epidemia. Il decreto elenca 28 restrizioni e regole, accorpando quelle adottate con i diversi dpcm: dallo stop agli spostamenti alla possibile chiusura di strade e parchi, cinema e ristoranti. L’orizzonte temporale è il 31 luglio, perché a fine luglio è ad ora fissata la fine dell’emergenza, dichiarata a gennaio. Ma Conte tranquillizza gli italiani: non staranno chiusi in casa fino a luglio. Sulle singole misure si deciderà di mese in mese, in base ai dati del contagio. Ma il premier, alla terza giornata di leggero calo dei contagi ma con un aumento dei morti, spera di “allentare prestissimo la morsa”.

Coronavirus, l’Istituto Superiore di Sanità: “Evitare che le curve di crescita viste al Nord si ripetano al Sud”

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Non è ancora un trend ed è troppo presto per dire che la curva si è arrestata, ma per il secondo giorno consecutivo i numeri fotografano un’Italia in cui calano sia l’incremento dei malati che quello delle vittime di coronavirus. Dati positivi che rischiano però di essere vanificati se al sud – dove il contagio non è ancora esploso – continueranno ad esserci troppe persone in strada. “Il nostro grande sforzo è evitare che le curve di crescita del virus, viste nelle regioni del nord, non si ripetano al sud”, ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. E anche il premier Giuseppe Conte, che ha incontrato le opposizioni a Palazzo Chigi, ha loro evidenziato che le ultime misure più restrittive prese nel Dpcm sono state frutto di “una decisione ritenuta necessaria per l’area più critica del Nord, ma sicuramente anche utile in funzione preventiva per il Centro ed il Sud”. Intanto bisognerà attendere il 4 aprile prima di riuscire a vedere gli effetti delle misure maggiormente restrittive adottate l’11 marzo, successivamente a quelle del 9 marzo: è la valutazione del fisico Giorgio Parisi, esperto di sistemi complessi dell’Università Sapienza di Roma e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. “Il numero dei decessi – ha rilevato – sta aumentando, ma a un ritmo più lento di prima e potrebbe continuare ad aumentare per un tempo molto lungo”.

Coronavirus, morti in diminuzione: 651. I malati sono oltre 46mila. Locatelli: “Speriamo nel calo”. E Borrelli avverte: “Non abbassiamo la guardia”

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Sono 7.024 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 952 in più di ieri. Ieri il dato giornaliero sui guariti era di 943. “Non bisogna abbassare la guardia, tenere le misure adottate e rispettare le indicazioni anche del provvedimento del governo”. Così il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli sul contagio da coronavirus. Ieri il numero complessivo dei decessi è stato di 5.476, con un aumento rispetto a venerdì di 651 unità; venerdì l’aumento era stato di 793 morti. Sono 7.024 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 952 in più di venerdì; venerdì, infatti, il dato giornaliero sui guariti era di 943.

Sono 3.009 i malati ricoverati in terapia intensiva, 142 in più rispetto a venerdì. Di questi, 1.142 sono in Lombardia. Dei 46.638 malati complessivi, 19.846 sono poi ricoverati con sintomi e 23.783 sono quelli in isolamento domiciliare. Quanto ai malati, sono complessivamente 46.638, con un incremento rispetto a venerdì di 3.957: venerdì l’incremento era stato di 4.821. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 59.138. “Le prime misure stringenti di contenimento sono state adottate l’11 marzo, quindi ci aspettavamo di vedere risultati a partire da 2-3 settimane. Il che vuol dire che questa settimana sarà cruciale: ci aspettiamo di vedere un segnale di inversione di tendenza” dice Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità.

Coronavirus, il premier Conte: “Stop a tutte le attività non essenziali. Non è una decisione facile”

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Il premier Giuseppe Conte parla nella tarda serata di ieri in diretta su Facebook: “È necessario compiere un altro passo – dice – dobbiamo chiudere in tutto il territorio nazionale ogni attività produttiva non necessaria, non indispensabile a garantirci beni e servizi essenziali”. Chiusura delle fabbriche, dunque, come avevano chiesto le Regioni del Nord. Il premier assicura che “continueranno a restare aperti tutti i supermercati, i negozi di generi alimentari e di prima necessità. Non c’è ragione di fare code e corse agli acquisti. Resteranno aperte farmacie, servizi bancari, postali assicurativi, assicureremo tutti i servizi pubblici essenziali come i trasporti”. Ma “al di fuori delle attività essenziali consentiremo solo il lavoro in modalità smart working e attività produttive rilevanti per il Paese. Riduciamo il motore produttivo dell’Italia, ma non lo arrestiamo”. Il presidente del Consiglio, che ha parlato della “crisi più grave dal secondo dopoguerra”, sottolinea che si tratta di una decisione “difficile ma necessaria. Lo Stato comunque c’è. Uniti ce la faremo”.

Coronavirus, superate le 4mila vittime. Nuova ordinanza del Governo: chiusi i parchi e vietati gli spostamenti verso le seconde case

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Superate le 4mila vittime in Italia per coronavirus. Per la precisione 4.032 i morti, con un incremento rispetto a mercoledì di 627. E’ il maggior incremento dall’inizio dell’emergenza. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile. Ieri l’aumento era stato di 427. Sono 5.129 le persone guarite, 689 in più di ieri. Sono complessivamente 37.860 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a mercoledì di 4.670. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 47.021. “Solo lo 0,8% delle vittime non aveva altre patologie – dice il professor Bernabei, geriatra – mentre il 25% ne aveva una, un altro 25% due e il 48% tre. E solo il 10% aveva meno di 60 anni. Sono i risultati di uno studio dell’Iss su 355 cartelle cliniche delle prime vittime del coronavirus. Il dato che fotografa bene la realtà – aggiunge il membro del comitato tecnico scientifico – è che il fattore di rischio vero è quello di avere un’età geriatrica e patologie concomitanti, ipertensione, cardiopatia ischemica, diabete soprattutto, che trovano terreno fertile. E’ questo che spiega l’eccesso di mortalità”. Intanto il Governo ha emesso una nuova ordinanza, con misure più restrittive per contenere il contagio da Coronavirus. Le nuove misure, che si sommano alle esistenti, sono valide dal 21 marzo al 25 marzo, quando scade il dpcm che aveva imposto la stretta a tutti gli spostamenti e la chiusura di bar e negozi. E’ vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici, resta consentito svolgere individualmente attività motoria nei pressi della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona, non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto. Chiusi gli esercizi alimentari nelle stazioni ferroviarie e stop agli spostamenti verso le seconde case nei giorni festivi.

Coronavirus, il Governo va verso una ulteriore stretta delle misure che consentono di uscire di casa: sono 33.190 i contagiati, l’Italia supera la Cina con 3.045 morti

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Il Governo va verso una ulteriore stretta delle misure che consentono di uscire di casa. In questo momento i runner sono spesso sotto accusa. “Sento ancora di persone che fanno jogging, si riuniscono ed escono da casa senza valide motivazioni. A tutti loro chiedo e chiediamo un ulteriore sacrificio e senso di rispetto. Questo è un momento critico se vogliamo abbattere la curva dei contagi”. Così il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Inca’. Il Papa all’inizio della messa di Santa Marta stamattina ha chiesto di pregare per medici e autorità. “Preghiamo per le autorità, che per loro non è facile gestire questo momento, e tante volte soffrono delle incomprensioni”, ha aggiunto. “Sia i medici, il personale ospedaliero, i volontari della salute, sia le autorità in questo momento sono colonne che ci aiutano ad andare avanti e ci difendono in questa crisi. Preghiamo per loro” ha concluso Papa Francesco. Ieri il numero di vittime in Italia per Coronavirus ha superato quelle complessive della Cina: sono 3.405 i morti, con un incremento rispetto a mercoledì di 427. In Cina le vittime registrate finora sono 3.245. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile. Ieri l’aumento era stato di 475. Sono 2.498 i malati ricoverati in terapia intensiva, 241 in più rispetto a ieri. Di questi 1.006 sono in Lombardia. Dei 33.190 malati complessivi, 15.757 sono poi ricoverati con sintomi e 14.935 sono quelli in isolamento domiciliare. Ad oggi in Italia ci sono trecento bambini malati di coronavirus ma, fortunatamente, non ci sono vittime o casi gravi.

Coronavirus, 475 vittime in sole 24 ore: Governo al lavoro per una nuova stretta. Conte: “Il blocco totale andrà avanti”

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Con l’Italia che ha superato anche la Cina per numero di morti in un solo giorno – 475 sono le vittime delle ultime 24 ore, 319 delle quali in Lombardia – il governo valuta la possibilità di prorogare oltre il 3 aprile le misure in atto e si prepara a varare una nuova stretta per tentare di arginare i comportamenti scorretti di chi ancora continua a spostarsi senza motivo, vanificando il sacrificio imposto a milioni di italiani e lo sforzo immane del sistema sanitario per contenere il coronavirus. Le misure restrittive – spiega il premier Giuseppe Conte – funzionano, e quando si raggiungerà il picco, e il contagio comincerà a decrescere, non si potrà tornare subito alla vita di prima. Pertanto, i provvedimenti del governo – dalla chiusura di molte attività a quello sulla scuola – non potranno che essere prorogati. Conte invita tutti al buon senso, poi fa sapere che si lavora ad un decreto per lo sblocco di investimenti pubblici per decine di miliardi e a un intervento a tutela delle aziende strategiche italiane”.

Coronavirus, in vigore il ‘Cura Italia’: decreto pubblicato su edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale

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Scattano da subito le norme del decreto “Cura Italia” con la pubblicazione su una edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale, che riporta la data di ieri pur essendo stato pubblicato in nottata. Il provvedimento su “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” è stato firmato questa notte dal presidente della Repubblica ed è composto da 127 articoli che confermano l’impianto anticipato nei giorni scorsi. Il provvedimento, per il quale sono state necessarie 67 pagine della Gazzetta Ufficiale, è suddiviso in cinque maxi capitoli: misure di potenziamento del servizio sanitario; misure a sostegno del lavoro; misure a sostegno della liquidità attraverso il sistema bancario; misure fiscali a sostegno delle famiglie e delle imprese; ulteriori disposizioni. In quest’ultimo ‘titolo’, che spazia dalla pulizia straordinaria delle scuole al potenziamento delle reti di telecomunicazioni, vi sono anche le norme per la costruzione delle newco di Alitalia, con un fondo da 500 milioni, e per il rinvio del referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari che si potrà indire entro duecentoquaranta giorni dall’ordinanza che lo ha ammesso e che risale a fine gennaio (ultima data utile il 22 novembre).

Coronavirus, Protezione civile: “Superati 2mila morti, ma la curva dei nuovi infetti non cresce. Si spera di consolidare il trend”

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Oltre duemilacento vittime finora in Italia per il Covid-19 (per la precisione 2.158), ma il trend di contagi è stabile, se non in calo. Le ultime cifre sui malati nel Paese accendono una prima fievole speranza: la curva dei nuovi infetti, ora al +11,9%, non cresce più al ritmo che si temeva. Sono complessivamente 23.073 le persone positive, con un incremento rispetto al giorno precedente di 2.470, quando l’aumento invece era stato di 2.853. Un dato che però non comprende i numeri di Puglia e provincia autonoma di Trento. Anche in Lombardia, la regione più colpita, la spinta percentuale non è in aumento. E sui dati generali, il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, sottolinea: “Ci sono 414 nuovi guariti, più di ieri”. Ma aumentano i malati in terapia intensiva: 179 in più, per un totale di 1.851 in tutta Italia e un aumento in Lombardia (complessivamente 823). A guardare i dati con “fiduciosa attenzione” è anche il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli: “Una decrescita degli aumenti… E’ un bell’ossimoro. E’ un segnale di quanto potrebbero darci tutte le misure finora intraprese. Va consolidato nel giro dei prossimi 1-2 giorni”. 

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