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Notix - page 891

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Pd: Campania, Boccia: “Commissariamento ultima opzione”

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‘Non perdero’ tempo con correntismo’
”Siamo arrivati al commissariamento dopo aver valutato tutte le opzioni. Ringrazio Stefano Graziano che si era messo a servizio per tentare
un’operazione di riappacificazione mantenendo gli organi
invariati. Non e’ andata cosi e alcuni componenti hanno deciso di
dimettersi, ci sono state opzioni ostruzionistiche che non hanno
consentito al partito un confronto adeguato”. Lo ha detto
Francesco BOCCIA, neo commissario del Pd campano in occasione
della conferenza stampa di insediamento. ”Abbiamo preso atto
che i gruppi dirigenti delle varie federazioni delle province
non erano in condizione di unire il partito come avremmo voluto ha aggiunto – ci e’ dispiaciuto, ma abbiamo apprezzato la
serieta’ di alcuni dirigenti che non si sono prestati ad alcun
conflitto sui giornali”. Rispetto al tema delle correnti
interne, BOCCIA ha affermato: ”A me interessa la capacita’ delle
persone di mettersi a disposizione del progetto collettivo. Ho
grande rispetto per lo stimolo culturale che le correnti di un
tempo davano ai partiti quando non sono luoghi di organizzazione
delle carriere dei singoli. In questo caso fanno soltanto danni
ai partiti”. E il neo commissario avverte: ”Se in Campania le
correnti solo quella roba li’, allora mi troveranno da un’altra
parte perche’ non ho alcuna intenzione di perdere tempo con i
bilancini del correntismo. Io sono a disposizione di tutti per
costruire un campo aperto a tutti e dunque consiglio a tutti i
nostri di non farsi guidare dal correntismo perche’ non serve a
nulla. Se si faranno guidare dall’idea della politica come
servizio civile, allora saremo tutti d’accordo perche’ forse
siamo in queste condizioni perche’ non ha prevalso l’attenzione
verso la responsabilita’ collettiva”.

Campania, Terra dei Fuochi: nuovi controlli in provincia, tre persone identificate

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Importanti risultati conseguiti dalle pattuglie dell’Esercito Italiano impiegate per l’Operazione “Terra dei Fuochi” nell’Action Day (operazione di controllo straordinario interforze contro lo smaltimento illecito e i roghi di rifiuti industriali, artigianali e commerciali). I militari dell’Esercito Italiano, unitamente alle Forze dell’Ordine, hanno effettuato nuovi controlli per il contrasto agli illeciti ambientali nelle province di Caserta e Napoli. Il 30 giugno, nei comuni di Gragnano, Sant’Antonio Abate, Santa Maria la Carità e Castellammare di Stabia (NA) sono state controllate 4 attività commerciali, di cui 3 poste sotto sequestro a cui sono state comminate complessivamente oltre 220 mila euro di sanzioni amministrative, 3 persone identificate tutte successivamente denunciate, ed è stata posta sotto sequestro un’area di 430 Mq in provincia di Napoli e 40 Mc di rifiuti.

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Roma, aggredisce anziano con un coccio di bottiglia: arrestato 29enne

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I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Piazza Dante e quelli del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato un 29enne nigeriano, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio di un 68enne romeno.

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Napoli, somministra bevande alcoliche a minorenni: chiuso minimarket per 10 giorni

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Il Questore di Napoli, su proposta della Polizia Municipale – Dipartimento Sicurezza – Servizio Polizia Locale – Tutela Emergenze Sociali e Minori di Napoli, ha disposto la sospensione per 10 giorni dell’attività di esercizio e somministrazione al pubblico di alimenti e bevande nei confronti di un’attività commerciale in via Sant’Anna dei Lombardi.

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Italia, censimento agricoltura Istat: “In 20 anni perse oltre 480mila aziende, attenti alle realtà medio piccole”

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“I primi dati sul 7° Censimento in agricoltura di ISTAT evidenziano la sparizione, in questi venti anni, di circa il 30% delle aziende agricole italiane. Il dato è ancora più pesante se paragonato al censimento del 1982, dal quale sono scomparse quasi due aziende su tre, con una flessione del 63,8%. A pagare il prezzo più alto sono soprattutto le realtà medio piccole, la dimensione delle singole aziende è infatti aumentata, passando da 7 a 11 ettari di superficie agricola utilizzata. Questa situazione fa preoccupare perché si disperde un patrimonio tipico dell’agricoltura italiana che, considerata la situazione economico politica odierna, rischia di diminuire ulteriormente, con molte imprese che usciranno definitivamente dal mercato”.

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