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Notix - page 39

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Coronavirus, Protezione Civile: 73.880 i contagiati, 10.779 le vittime. I guariti sono 13.030

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Secondo i dati della Protezione Civile, sono complessivamente 73.880 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 3.815. Sabato l’incremento era stato di 3.651. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 97.689. Dai dati della Protezione civile emerge che sono 25.392 i malati in Lombardia (883 più di ieri), 10.535 in Emilia-Romagna (+571) 7.251 in Veneto (+338), 7.268 in Piemonte (+417), 3.160 nelle Marche (+161), 3.786 in Toscana (+275), 2.279 in Liguria (+193), 2.362 nel Lazio (+181), 1.556 in Campania (+149), 1.141 in Friuli Venezia Giulia (+21), 1.293 in Trentino (+59), 1.034 in provincia di Bolzano (+105), 1.432 in Puglia (+74), 1.330 in Sicilia (+88), 1.169 in Abruzzo (+142), 897 in Umbria (-1), 539 in Valle d’Aosta (+71), 582 in Sardegna (+13), 577 in Calabria (+54), 100 in Molise (+2), 197 in Basilicata (+19). Quanto alle vittime, se ne registrano 6.360 in Lombardia (+416), 1.443 in Emilia-Romagna (+99), 392 in Veneto (+30), 684 in Piemonte (+67), 386 nelle Marche (+22), 215 in Toscana (+17), 377 in Liguria (+19), 117 in Campania (+8), 136 nel Lazio (+12), 98 in Friuli Venezia Giulia (+11), 86 in Puglia (+15), 64 in provincia di Bolzano (+0), 65 in Sicilia (+8), 88 in Abruzzo (+12), 31 in Umbria (+3), 43 in Valle d’Aosta (+2), 129 in Trentino (+9), 25 in Calabria (+4), 27 in Sardegna (+1), 9 in Molise (+0), 4 in Basilicata (+1). I tamponi complessivi sono 454.030, dei quali oltre 254mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Sono 10.779 i morti, con un aumento rispetto a ieri di 756. Sabato l’aumento era stato di 889. Sono 13.030 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 646 in più di ieri.

Alla Mostra l’hub raccolta per poveri, De Magistris: “Da domani massiccio potenziamento azioni”

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La Mostra d’Oltremare sarà il luogo in cui il Comune di Napoli convoglierà tutti i generi di necessità, dagli alimenti alle medicine, che donatori pubblici e privati, enti e persone fisiche, intendono mettere a disposizione dell’amministrazione per consegnarli a chi è in difficoltà. Lo annuncia in un post facebook il sindaco, Luigi de Magistris, che aggiunge: ”Da domani ci sarà un massiccio potenziamento dell’azione della macchina organizzativa nel contrasto alle povertà. La splendida catena di solidarietà che si è messa in cammino troverà la sua logistica lì dove poi sarà cura della nostra task force procedere alla distribuzione ai bisognosi, con la massima rapidità, attraverso i dipendenti comunali e delle partecipate, i volontari e la rete del terzo settore”.

Coronavirus, Speranza: “Sarebbe un grave errore abbassare la guardia proprio ora”. Boccia: “Misure oltre il 3 aprile”

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Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ribadisce che “le misure in scadenza il 3 aprile inevitabilmente saranno allungate. I tempi li deciderà, come è sempre accaduto, il Consiglio dei Ministri sulla base di un’istruttoria che fa la comunità scientifica. Penso che in questo momento parlare di riapertura sia inopportuno e irresponsabile. Tutti noi vogliamo tornare alla normalità, ma prima dobbiamo riaccendere un interruttore per volta”. Gli fa eco il ministro della Salute, Roberto Speranza: “Siamo ancora nel pieno dell’epidemia. Sarebbe un grave errore abbassare la guardia proprio ora. Si finirebbe – sottolinea – per vanificare quanto fatto fino ad oggi. I sacrifici di queste settimane sono seri”. “Gli epidemiologici affermano che si vedono i primi effetti del contenimento. Non siamo però ancora al cambio di fase. Servirà – conclude Speranza – tempo e gradualità”.

Coronavirus, nuova stretta sugli ingressi in Italia: obbligatorio misurare temperatura e dotare di mascherine

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Chiunque arrivi in Italia su aerei, navi, treni o veicoli “è tenuto a consegnare al vettore all’atto dell’imbarco una dichiarazione che, specifichi i motivi del viaggio, l’indirizzo completo dell’abitazione dove sarà svolto l’isolamento fiduciario”. E’ una delle disposizioni che entrano in vigore oggi per chiunque faccia ingresso nel nostro Paese per contrastare il diffondersi del coronavirus. Vettori e armatori dovranno anche misurare la temperatura dei passeggeri e dotarli di mascherine. A stabilirlo un’ordinanza del Mit e del Ministero della Salute.

Coronavirus, De Luca: “Subito misure per gli indigenti, entro martedì inviamo piattaforma a Governo”

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“Alle misure rigorose prese per combattere il contagio è indispensabile aggiungere da subito misure di sostegno alle famiglie, di aiuto a singoli cittadini in difficoltà, e a quei settori su cui il prolungarsi della crisi pesa in maniera drammatica. A tal fine la Regione intende definire una piattaforma, un programma di aiuti da sottoporre da subito, entro martedì, al Governo nazionale”: lo annuncia il governatore Vincenzo De Luca, secondo il quale “in alcuni casi si tratta davvero di garantire il pane alla povera gente”. “Sollecitiamo tutti i gruppi politici, le organizzazioni sociali, sindacali e imprenditoriali, le Camere di Commercio, le Fondazioni e le istituzioni bancarie, le istituzioni locali, il volontariato, le organizzazioni religiose, a far pervenire entro la mattinata di lunedì agli Assessorati o all’Ufficio di Gabinetto della Presidenza, o alla Unità di Crisi regionale, documenti brevi con proprie proposte, in modo da sottoporli agli uffici per una verifica di operatività”.

Milano, rogo al Palazzo di Giustizia: cancelleria centrale distrutta, inagibili il sesto ed il settimo piano

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I vigili del fuoco, con 18 squadre, sono intervenuti questa mattina al Palazzo di giustizia di Milano dove ha preso fuoco l’ultimo piano dell’edificio, il settimo. Sul posto anche carabinieri e Polizia locale. Le fiamme non hanno provocato feriti. L’incendio sembra sia divampato da un archivio al settimo piano quando l’edificio era chiuso. L’attività di Palazzo di Giustizia è peraltro ridotta ai servizi essenziali a causa dell’epidemia di coronavirus. Ha causato “un bel disastro” l’incendio, secondo il pm Alberto Nobili che ha fatto un sopralluogo insieme al Procuratore Francesco Greco. “La cancelleria centrale è distrutta” ha aggiunto il presidente dell’Ufficio gip di Milano Aurelio Barazzetta. Di “disastro” hanno parlato anche magistrati e personale, che lavorano al settimo piano del Palazzo di Giustizia di Milano dove hanno sede gli uffici della sezione Gip e del Tribunale di Sorveglianza. Allo stato è inagibile anche il sesto piano del Palazzo, dove si trovano gli uffici della Dda e di alcune sezioni civili, per l’intervento di spegnimento delle fiamme da parte dei vigili del fuoco al settimo piano, così come il quinto piano.

Coronavirus, De Luca: “Non saremo come Bergamo”. Picco in Campania alla fine della prima settimana di aprile, attesi 3mila contagi

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Qui in Campania non succederà quanto successo a Bergamo e Brescia”. Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. “Possiamo avere fiducia, credo che andrà bene a condizione che tutti facciano la propria parte fino in fondo – ha sottolineato – Nessuna angoscia, nessun crollo, dobbiamo reagire. Abbiate fiducia. Siamo impegnati in una maratona e dobbiamo gestire le energie fino in fondo, dobbiamo stringere i denti. Cittadini, aiutateci ad aiutarvi”. Secondo il governatore il picco dell’emergenza Coronavirus arriverà “alla fine della prima settimana di aprile con più di 3mila contagi”. “Ce la possiamo fare – ha ribadito – a condizione che ogni livello faccia la sua parte”. Quanto alle misure del Governo, per De Luca sono state efficaci ma tardive. Infine una battuta sui “portaseccia” che esistono in Campania: “Hanno detto che la Campania è al collasso, ma non c’è stato nessun collasso”.

Coronavirus, quasi mille morti in 24 ore: superata la Cina. Per l’Istituto Superiore di Sanità: “Ad oggi è inevitabile il prolungamento delle misure di contenimento”

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Il giorno più nero dell’Italia, 969 morti in 24 ore che che fanno salire il totale a 9.134, coincide con un record che solo un mese fa era impensabile e che dà la dimensione della catastrofe: il numero complessivo dei contagiati nel nostro paese ha superato quello della Cina. 86.498 sono gli italiani che hanno contratto il virus mentre i cinesi sono 81.897; ma il gigante asiatico ha un miliardo e mezzo d’abitanti e noi siamo solo 60 milioni. Ancora una volta è la Lombardia a far schizzare i numeri verso l’alto: dei 969 morti, 541 – dunque più del 50% – sono nella regione che sta pagando il prezzo più alto, con le province di Brescia e Bergamo travolte dai decessi. Nella tragedia, però, c’è un dato che lascia intravedere uno spiraglio di luce: anche ieri la curva di crescita dei nuovi malati – se ne sono registrati 4.401 che portano il totale a 66.414 – è rimasta ‘stabile’ e in linea con i giorni precedenti. “Ad oggi è inevitabile il prolungamento delle misure di contenimento”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css), Franco Locatelli, nella conferenza stampa dell’Iss. Ciò perchè, ha spiegato, “non siamo in una fase marcatamente declinante ma in una fase, sia pure incoraggiante, di contenimento”. Inoltre, anche dopo, “dovremo immaginare alcuni mesi in cui adottare misure attente – ha detto il presidente Iss Silvio Brusaferro – per evitare una ripresa della curva epidemica”. Continua, intanto, ad allungarsi la lista dei decessi tra i camici bianchi per l’epidemia di Covid-19, aggiornata dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo): le vittime sono 51 e i contagiati nel personale sanitario sono 6mila.

Coronavirus, il ministro dell’Istruzione Azzolina: “Sicura proroga del ritorno a scuola, ma niente didattica a luglio”

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Sicuramente ci sarà una proroga: si andrà oltre la data del 3 aprile, l’obiettivo è garantire che gli studenti ritornino a scuola quando stra-certo e stra-sicuro che possono tornare, la salute è prioritaria”. Così la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.Notizie sulla didattica a distanza a luglio non hanno alcun fondamento: significherebbe dire che il personale della scuola non sta lavorando e non è così. Se la didattica a distanza funziona come sta funzionando, non c’è alcun motivo per andare a luglio o agosto: le strutture scolastiche non sono idonee tra l’altro. Se ci sarà necessità lo si farà in un secondo momento. Scenari troppo oltre sono irresponsabili, bisogna guardare gli scenari attuali e poi assumere decisioni”. A chi doveva essere rimandato, “si permetterà di recuperare gli apprendimenti, laddove fosse necessario. Sono decisioni che stiamo vagliando sulla base di quando e se si tornerà a scuola. Esiste l’autonomia scolastica, i docenti conoscono molto i loro studenti. Il percorso di uno studente è lungo, se parliamo dei maturandi è iniziato 5 anni fa, gli apprendimenti degli studenti i docenti sanno valutarli”.

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