Coronavirus, quasi mille morti in 24 ore: superata la Cina. Per l’Istituto Superiore di Sanità: “Ad oggi è inevitabile il prolungamento delle misure di contenimento”

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Il giorno più nero dell’Italia, 969 morti in 24 ore che che fanno salire il totale a 9.134, coincide con un record che solo un mese fa era impensabile e che dà la dimensione della catastrofe: il numero complessivo dei contagiati nel nostro paese ha superato quello della Cina. 86.498 sono gli italiani che hanno contratto il virus mentre i cinesi sono 81.897; ma il gigante asiatico ha un miliardo e mezzo d’abitanti e noi siamo solo 60 milioni. Ancora una volta è la Lombardia a far schizzare i numeri verso l’alto: dei 969 morti, 541 – dunque più del 50% – sono nella regione che sta pagando il prezzo più alto, con le province di Brescia e Bergamo travolte dai decessi. Nella tragedia, però, c’è un dato che lascia intravedere uno spiraglio di luce: anche ieri la curva di crescita dei nuovi malati – se ne sono registrati 4.401 che portano il totale a 66.414 – è rimasta ‘stabile’ e in linea con i giorni precedenti. “Ad oggi è inevitabile il prolungamento delle misure di contenimento”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css), Franco Locatelli, nella conferenza stampa dell’Iss. Ciò perchè, ha spiegato, “non siamo in una fase marcatamente declinante ma in una fase, sia pure incoraggiante, di contenimento”. Inoltre, anche dopo, “dovremo immaginare alcuni mesi in cui adottare misure attente – ha detto il presidente Iss Silvio Brusaferro – per evitare una ripresa della curva epidemica”. Continua, intanto, ad allungarsi la lista dei decessi tra i camici bianchi per l’epidemia di Covid-19, aggiornata dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo): le vittime sono 51 e i contagiati nel personale sanitario sono 6mila.