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Vaccini e trombosi: interviene l’Aifa

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A seguito della segnalazione, in soggetti sottoposti a vaccinazione anti-Sars-CoV-2 con i vaccini a vettore virale Vaxzevria (AstraZeneca) e Janssen (Johnson & Johnson), di eventi trombotici, l’Aifa ha nominato un Gruppo di esperti in patologie della coagulazione a supporto della Commissione Tecnico Scientifica per approfondire la plausibilità biologica degli eventi, identificare le eventuali strategie di minimizzazione del rischio e indicare le modalità più corrette per la gestione clinica di questi eventi rarissimi. Proprio ieri l’Aifa ha pubblicato un documento (strutturato in domande e risposte) con le conclusioni del gruppo di esperti per fornire ai medici non specialisti e al personale sanitario le informazioni attualmente disponibili per identificare precocemente e gestire nel modo più appropriato questo evento avverso rarissimo.

Nel documento dell’Aifa, gli esperti provano a spiegare le cause di queste complicanze.

“I casi di trombosi dei seni venosi cerebrali (Tsvc) e/o del distretto splancnico che sono stati osservati dopo la somministrazione di Vazxevria e del vaccino Janssen – si legge nel rapporto – hanno mostrato come caratteristiche comuni un’insorgenza tra 5 e 21 giorni dopo la vaccinazione, la presenza concomitante di trombocitopenia di varia gravità e un andamento rapidamente progressivo, spesso con il riscontro nei giorni successivi al ricovero di trombosi in numerosi altri distretti vascolari, soprattutto venosi ma anche arteriosi”. L’associazione tra trombocitopenia e complicanze trombotiche spesso multiple si verifica in genere in alcune forme trombotiche con base autoimmunitaria, come la sindrome da anticorpi antifosfolipidi ‘catastrofica’, la porpora trombotica trombocitopenica, o la trombocitopenia indotta da eparina associata a trombosi.

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