E’ stata avviata la procedura di licenziamento collettivo per i lavoratori della Whirlpool dello stabilimento di via Argine a Napoli. L’annuncio, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, è stato fatto dai vertici della multinazionale nel corso dell’incontro on line convocato dal Mise e al quale stanno partecipando azienda e sindacati.
“La Whirlpool è realtà emblematica di una deriva che sta colpendo tutti i settori dell’economia,determinando la chiusura di non poche attività produttive con conseguente cancellazione di posti di lavoro, annullando un legittimo diritto costituzionale e minando la dignità di uomini e donne. Idealmente, pertanto, saranno presenti tutti i lavoratori di Napoli e non solo, per i quali l’arcivescovo rinnoverà il sacrificio eucaristico, nello spirito della Pasqua che è riscatto e nascita a nuova vita per tutti e particolarmente per chi vive nel disagio e nella sofferenza”.
L’Assessorato alle Politiche Sociali e al Lavoro di Napoli ha lanciato una campagna denominata “Luci Su Whirlpool” per far in modo che non cali l’attenzione sulla vicenda di Via Argine. Ha partecipato alla campagna anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris che ha dichiarato: “Dopo diciotto rischia di calare il buio sulla vicenda Whirlpool Napoli. Parrebbe che a nulla siano valsi gli appelli dei lavoratori, del Comune di Napoli, della Regione, dei Sindacati e degli altri attori istituzionali (e non) affinché venisse rispettato il patto dell’azienda con il territorio napoletano che, in periodo di pandemia, si prepara a vivere l’ora più buia. Non ci stiamo, non possiamo accettarlo: dopo aver spento Palazzo San Giacomo, per far comprendere l’importanza di questa vertenza, chiediamo a tutti di fare luce su questa vicenda, perché non possiamo abbandonare centinaia di famiglie ad un destino terribile”.
Nella mattinata di giovedì 5 novembre è iniziata a piazza Dante a Napoli la manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil in occasione dello sciopero di 4 ore dell’industria e del settore terziario, proclamato per protestare contro la chiusura dello stabilimento Whirlpool e per chiedere un apposito piano di sviluppo per tutto il Mazzogiorno. La manifestazione – scrive SkyTg24 – si è svolta nel pieno rispetto delle normative anti-covid, con 450 sedie ben distanziate tra di loro: le prime file sono occupate tutte da operai dello stabilimento di via Argine.