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Somma Vesuviana, Spider-Man al centro vaccinale per i bambini

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“Da pochi minuti si è concluso l’Open Day vaccinale a Somma Vesuviana per i bambini dai 5 agli 11 anni. Abbiamo scelto una scuola in quanto ambiente familiare. Ed ecco che i bambini hanno trovato Spider – Man ad esempio oppure la Fatina ad accoglierli e c’erano docenti e la dirigente scolastica della Scuola Media Statale “San Giovanni Bosco – Summa Villa”. Desideravamo portare altri ragazzi, altri bambini che con ogni probabilità non si erano ancora vaccinati e non si sarebbero ancora vaccinati. Spero nel completamento dei cicli vaccinali perché così potremmo avere meno problemi in vista della Primavera e dell’Estate”. Lo ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano.

E’ la scuola che si apre al territorio!

“La scuola che rappresento è sempre aperta al territorio e a tutte le opportunità che possono essere a favore dei ragazzi, delle famiglie, delle utenze in generale. E’ un’opportunità che il sindaco ha riservato alla nostra scuola – ha affermato Rosa Liguoro, Dirigente della Scuola Media Statale “San Giovanni Bosco – Summa Villa” – ed abbiamo cercato di organizzare l’accoglienza anche con un’animazione in modo tale che i bambini potessero affrontare questa esperienza vaccinale nel modo più gioioso possibile”.

Campania, Ecco i dati dell’Unità di crisi. De Luca commenta

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Campania, parte la terza dose

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Campania agli ultimi posti per copertura vaccinale

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In Campania ha completato il ciclo vaccinale il 71,5 per cento della popolazione a cui aggiungere un ulteriore 3,8 per cento di vaccinati solo con la prima dose. Stando alle stime, la regione è al quintultimo posto in Italia per il tasso di copertura vaccinale, prima solo a Bolzano, Calabria, Sicilia e Valle d’Aosta, mentre la media italiana di copertura vaccinale è del 75,1 per cento. A renderlo noto è il consueto monitoraggio settimanale della fondazione Gimbe.

Buone nuove solo sul fronte terze dosi, con una percentuale di copertura pari al 46,5 per cento a fronte di una media italiana del 30,8 per cento. Per la dose booster il tasso di copertura è del 48 per cento (media Italia 32,3 per cento), mentre per la dose aggiuntiva è del 40,3 per cento (Italia 25,6 per cento).

Napoli, l’arch. Battaglia insorge contro i preti no-vax

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L’arcivescovo metropolita di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, ha inviato una nota a “sacerdoti e diaconi, ministri straordinari della Comunione e operatori pastorali tutti” dell’Arcidiocesi napoletana. 

Nella lettera, don Battaglia ricorda che “lo stato di emergenza, prorogato dal Governo italiano fino al prossimo 31 dicembre 2021 a causa della nota pandemia in atto, richiede a tutti, specialmente a coloro che per varie ragioni si trovano a contatto con persone di diversa età e condizione di salute, l’adozione di comportamenti responsabili e generosi.

Terza dose in Italia: si fa strada l’ipotesi di estenderla a tutta la popolazione

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Ci si interroga ancora sull’opportunità di estendere la terza dose di vaccino anti-Covid al resto della popolazione, mentre i contagi sono in salita anche in Italia, seppur in minore quantità rispetto al resto dei Paesi Ue. Il governo monitora la situazione per capire se l’aumento è dovuto al maggior numero dei tamponi effettuati o a una più ampia diffusione del virus.

In particolare, in Italia, il via alla vaccinazione con terza dose è stato dato il 20 settembre 2021, con l’avvio della campagna riservata a persone immunocompromesse, trapiantati e malati oncologici con determinate specificità, ossia circa tre milioni di pazienti. Per questi pazienti, il Ministero della Salute ha specificato che si deve parlare di “dose addizionale”: si tratta di una dose aggiuntiva per raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria dopo il completamento del ciclo vaccinale di due dosi. Va somministrata almeno dopo 28 giorni dalla seconda. Dal 27 settembre è stata approvata anche la terza dose “booster” per gli over 80, per il personale e gli ospiti delle Rsa, e per i sanitari a partire dai 60 anni, con patologie o con elevato livello di esposizione a infezione. Per quanto concerne la somministrazione di un’eventuale terza dose al resto della popolazione, il governo ha chiarito che verrà decisa “sulla base dell’acquisizione di nuove evidenze scientifiche e dell’andamento epidemiologico

Covid, Rezza: “Per controllo virus serve copertura vaccinale 90%”

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 “Cosa succederà questo inverno con il Covid dipende da diversi fattori ma in particolar modo dalla copertura vaccinale: per tenere sotto controllo il virus, con un R0 che si assesta tra 5-6, dobbiamo raggiungere probabilmente la soglia del 90%”. Lo dichiara Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, nel corso di un convegno a Venezia.

Per Rezza in Italia la situazione è molto buona “ma non ottimale perché abbiamo ancora alcuni casi e tra 30-40 morti al giorno. Siamo tra i Paesi con l’incidenza più bassa in Europa e nel mondo, grazie alla campagna di vaccinazione e all’uso della mascherina al chiuso“.

Covid, per Costa “E’ ragionevole l’estensione terza dose entro 2021”

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Non spetta alla politica decidere a chi e quando somministrare la terza dose di vaccino anti-Covid, attendiamo le indicazioni scientifiche. Ad oggi abbiamo indicazioni che ci dicono di procedere con gli over-60 ma dopo credo che sia ragionevole pensare che già entro fine anno si procederà all’estensione della platea e si arriverà probabilmente a dare la terza a tutta la platea dei vaccinabili”. Lo dichiara il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.

“Quando raggiungeremo il 90% dei vaccinati – ha inoltre rilevato Costa – ci sarà la condizione per una gestione migliore e si potranno rivedere le misure restrittive, tra cui anche l’applicazione del green pass”.

“Credo – ha spiegato – che i dati che dobbiamo osservare con attenzione non sono tanto i contagi ma i ricoveri, e i numeri ci dicono che siamo in una fase di decrescita, poi è normale che con l’aumento dei tamponi per il green pass ci sia stato un aumento dei contagiati rilevati, si tratta di un rapporto puramente numerico”.

Covid, l’appello di Figliuolo: “Accelerare su terze dosi. Coinvolgere di più medici di base e farmacie”

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Il commissario per l’emergenza ha inviato una circolare alle Regioni in cui si chiede di “procedere con immediatezza sulla terza dose” per le categorie che devono riceverla, “fermo restando il vincolo del rispetto dell’intervallo di almeno 6 mesi” dalla seconda.

Inoltre, ha invitato a un maggiore coinvolgimento di medici di base e farmacie, sfruttando la capillarità in una fase di sovrapposizione con il vaccino antinfluenzale

Sapienza: “Risposta vaccino migliore in donne, giovani e non fumatori”

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La risposta anticorpale al vaccino anti-Covid-19 è migliore nelle donne, nei soggetti più giovani, non fumatori e in assenza di patologie ad alto rischio di eventi cardio-vascolari e si mantiene anche dopo sei mesi dalla prima dose. Questi, in estrema sintesi, i risultati di uno studio dell’Università Sapienza di Roma, presentati ieri presentato nel corso dell’assemblea della Facoltà di Medicina e odontoiatria. I risultati sono focalizzati sulla risposta anticorpale a distanza di 2 e 6 mesi dalla seconda dose di vaccino Pfizer-Biontech in 2065 operatori sanitari.

La ricerca, promossa e incentivata direttamente dalla rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni, e dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico Umberto I, Fabrizio d’Alba, ha messo in evidenza che a distanza di 2 mesi dalla seconda dose di vaccino, solo lo 0,14 per cento (3 soggetti) dei soggetti ha mostrato una insufficiente risposta anticorpale.

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