Ieri c’è stato un colloquio telefonico tra il Ministro della difesa statunitense Lloyd Austin e il suo omologo russo Sergej Shoigu, il rappresentante Usa ha sottolineato l’importanza di preservare canali di comunicazioni tra i due Stati e ha chiesto un rapido cessate il fuoco in Ucraina.
Per frenare l’avanzata delle truppe russe, l’esercito ucraino ha fatto esplodere due ponti presenti sul fiume Sivyersky Donets nel Lugansk. Nella notte è stato bombardato il distretto di Kryvyi Rih nella regione di Dnipropetrovsk da parte dell’esercito russo, che nel mentre, stringono l’acciaieria Azovstal di Mariupol con i carri armati.
Nell’ incontro di ieri, tenutosi nello studio Ovale, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi hanno manifestato il “loro impegno a perseguire la pace sostenendo l’Ucraina e imponendo costi alla Russia”, inoltre il Primo ministro italiano ha anche dichiarato che bisogna “utilizzare ogni canale per la pace, per un cessate il fuoco e l’avvio di negoziati credibili.
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Il Presidente ucraino Zelensky ha affermato che le truppe russe “si stanno ammassando nel Donbass e si stanno preparando per attacchi ancora più potenti”, aggiungendo che oltre 5mila persone sono state uccise a Mariupol e che si stimano 170mila persone con carenza di cibo, acqua e elettricità. Inoltre, sempre Zelensky, accusa Mosca di reclutare soldati anche in Crimea, violando il diritto umanitario internazionale.
Al vertice dell’Unione Europea, G7 e Nato di Bruxelles, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha avvertito il leader russo Vladimir Putin: “Risponderemo all’uso di armi chimiche da parte di Mosca, la Nato risponderà”. L’Onu all’assemblea generale ha chiesto l’immediata cessazione delle ostilità da parte della Russia.” Hanno votato contro solo Russia, Siria, Bielorussia, Eritrea e Nord Corea, la Cina si è astenuta.
Oggi riprendono i colloqui tra la delegazione di Mosca e di Kiev in videoconferenza per negoziare la conclusione della guerra. Nella notte hanno continuato a suonare le sirene d’allarme hanno risuonato dalle 19 alle 24 nelle regioni ucraini. Nella giornata di ieri è stata distrutta una base militare a 25 chilometri dal confine con la Polonia.
Dopo aver preso il controllo della più grande centrale nucleare d’Europa, quella di Zaporizhizhia, le truppe russe si stanno avvicinando ad un’altra. Per quanto riguarda la centrale di Zaporizhizhia, gli addetti fanno sapere che non ci sono stati danni a nessun reattore. Mentre in tutto il mondo continuano le manifestazioni pacifiste, dove si chiede il cessate il fuoco in terra Ucraina, questo weekend ci sarà il terzo incontro di negoziati in Bielorussia.
A quanto afferma il giornalista statunitense Nick Schifrin con un tweet: “Gli Stati Uniti sono convinti che il presidente russo Putin ha deciso di invadere l’Ucraina”.
I soldati americani hanno distrutto blindati e reso inutilizzabili velivoli militari prima di ritirarsi completamente dall’Afghanistan, ”demilitarizzando l’area” dell’aeroporto internazionale Hamid Karzai di Kabul. Lo ha spiegato il generale Kenneth McKenzie, spiegando che le truppe hanno “demilitarizzato” 73 aerei, 70 veicoli tattici corazzati e 27 Humvee in modo che non venissero utilizzati dai Talebani. “Quei velivoli non voleranno mai più. Non potranno mai essere gestiti da nessuno”, ha detto McKenzie.