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Airola, tris di progetti sulle Scuole

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L’Ente comunale di Airola prosegue nella attività di riqualificazione del patrimonio scolastico. 
Dopo l’intervento che riguardò pochi anni addietro la Primaria Padre Pio e dopo aver colto finanziamenti per l’abbattimento e la ricostruzione della Scuola Media Vanvitelli,  l’attenzione volge ora a tre diverse, possibili azioni. 

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Aggiornamento Arpac incendio Airola: in corso analisi controllo suolo

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Il personale dell’Arpac ha raggiunto Moiano per effettuare prelievi di terreno da sottoporre ad analisi in seguito all’incendio che si è verificato nella zona industriale di Airola ed alla emissione di una maxi-nube di fumo denso che ha interessato vari territori e province. Il sindaco di Moiano, Giacomo Buonanno, ha accolto il personale che si è recato nei punti previsti per gli accertamenti. Ora si dovranno attendere i risultati che saranno resi noti tra qualche giorno. 


“Ringraziamo l’Arpac e la sua dirigenza per avere repentinamente risposto alla nostra richiesta – ha dichiarato il sindaco BuonannoAttendiamo il risultato degli approfondimenti condotti che se, come speriamo, daranno esito rassicurante, ci consentirà di ritirare l’ordinanza comunale che abbiamo dovuto emanare su indicazione dell’Azienda sanitaria locale. Abbiamo chiesto che queste analisi potessero essere effettuate in tempi quanto mai celeri. Invito i miei concittadini, che ringrazio per il buonsenso che li sta animando – ha concluso Buonanno – a pazientare ancora per qualche giorno”.

Aggiornamenti incendio Airola: ultimi roghi da spegnere, poi si passa alla bonifica

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Da questa mattina i pompieri hanno studiato il percorso più sicuro per raggiungere alcuni dei focolai ancora attivi nella fabbrica. Non semplice il compito visto la precaria situazione statica della struttura che in più punti è collassata, a partire dalla copertura. Il rogo, circoscritto dall’alba di ieri, è ora ridotto a piccoli fuochi presenti nello stabilimento dove ancora bruciano dei materiali. Incessante il lavoro con le autoscale in modo da continuare a raffreddare e tentare di arrivare sulle poche fiamme rimaste attive.

Solo dopo, si pensa nel pomeriggio di domani, si procederà con un altro step, ovvero la messa in sicurezza di determinate aree interessate. Dopo i crolli, infatti, travi e pannelli di copert

ura sono rimasti attaccati con precari ancoraggi e per questo dovranno essere rimossi anche per permettere sopralluoghi sicuri da parte degli stessi vigili del fuoco e dei carabinieri che conducano le indagini coordinate dalla Procura di Benevento. In una nota, ieri pomeriggio, l’azienda Sapa aveva assicurato la massima collaborazione affinché emergano le cause che hanno scatenato il vastissimo incendio. Al vaglio degli investigatori finiranno anche le immagini del sistema di videosorveglianza presente nell’area.

L’Arpac nel pomeriggio di oggi dovrebbe fornire ulteriori risultati che potrebbero, si spera, confermare i soddisfacenti dati emersi nella serata di ieri, ovvero una bassa concentrazione di agenti inquinanti nell’aria grazie alle forti folate di vento che hanno disperso il fumo su un’area vasta tra le province di Benevento, Caserta e Napoli. Al centro dei rilievi Arpac anche le acque di scolo utilizzate per lo spegnimento del rogo e l’analisi degli inquinanti sul suolo. 

Incendio Airola, D’Anna (ONB): “Nube tossica nociva. Grave pericolo per la popolazione. Biologi pronti a dare una mano”

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“L’incendio che ha devastato il deposito di materiale plastico della Sapa ad Airola (Bn), oltre che un dramma per gli imprenditori e le maestranze di quell’azienda, rappresenta un grave pericolo per la popolazione”. Lo dice il senatore Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, in una lettera-appello indirizzata ai sindaci ed alla cittadinanza dei Comuni della Valle Caudina ricadenti in un territorio di 10 km dal luogo dell’incidente.

“La nube che si è sviluppata e successivamente estesa dal sito dell’incendio, è altamente tossica nell’immediato e particolarmente nociva nel tempo” spiega D’Anna. Da qui l’invito ai primi cittadini dell’area interessata affinché “si coordinino per coinvolgere le Prefetture di Caserta e Benevento, la Regione Campania, le due Province, l’Agenzia Regionale per l’Ambiente (Arpa), il Nucleo Operativo dei carabinieri (Noe), le Università di Caserta e Benevento (Rettori e Dipartimenti di Tossicologia Ambientale), l’Istituto Zooprofilattico e la facoltà di Agricoltura di Portici: chiudete le scuole, lavate con acqua e solventi le strade e le piazze. Monitorate, per i prossimi sei mesi, le derrate alimentari presso i mercati, chiedete l’intervento dei Ministeri della Salute e dell’Ambiente. Avvisate la popolazione. La nube, infatti, rilascerà verosimilmente materiale di ricaduta sui terreni e sulle colture agricole circostanti, contaminando gli allevamenti animali e quelli da pascolo.

Milioni di micro particelle di plastica, diossine, polveri sottili, prodotti di degradazione chimica e metalli pesanti. Sostanze che vanno assolutamente ricercate ed identificate da equipe di esperti e che, se assunte, per via alimentare (acqua, suolo e aerosol), possono risultare cancerogene nel medio e lungo termine, modificando epigeneticamente l’espressione dei geni e del metabolismo cellulare”. “Per quanto mi riguarda – conclude D’Anna – metterò a disposizione delle pubbliche amministrazioni ‘task-force’ di biologi esperti nel ramo per ogni utile consiglio e suggerimento, comunicando ufficialmente i recapiti dell’Ordine dei Biologi”.

Inferno di fuoco ad Airola, Falzarano: “Una tragedia economica e ambientale per tutto il Sannio”

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Qualche piccola colonna di fumo e intere coperture dei capannoni crollati: questo lo stato del complesso industriale, fiore all’occhiello dell’aria industriale di Airola e di tutta la Valle caudina. Sono sopraggiunti sul posto praticamente da ieri pomeriggio c’è il sindaco Vincenzo Falzarano e il suo vice Michele Napoletano. “Una tragedia economica e ambientale per tutto il Sannio” il loro commento unanime dinanzi al cancello dell’azienda dal quale entrano ed escono ancora i mezzi dei pompieri impegnati a spegnere gli ultimi focolai e a mettere in sicurezza la struttura praticamente compromessa. “Ora è il momento di fare squadra e cercare soluzioni unanimi e per il bene di tutti” hanno ancora aggiunto il sindaco Falzarano e il suo vice. 


In azione i tecnici dell’Arpac che ora dovranno monitorare e sancire i danni ambientali prodotti dalla combustione delle materie plastiche che per ore hanno sprigionato una colonna di fumo altissima che spinta dal vento ha raggiunto anche il casertano e il napoletano. Vento forte da nord che invece anche stamattina sta rendendo difficoltose le operazioni di bonifica degli ultimi focolai e sta staccando parti di copertura compromessa dal fuoco
Necessario l’intervento anche di un robot Dei vigili del fuoco grazie al quale si sono potuti spegnere i focolai nelle zone più compromesse così da impedire che le fiamme interessassero anche le aziende confinanti.

Terminate le operazioni di spegnimento sarà il tempo dei bilanci. Sul fronte dell’inchiesta nelle prossime ore e sicuramente per tutta la giornata si susseguiranno una serie di sopralluoghi che dovranno cercare elementi utili a determinare cosa abbia provocato il maxi-incendio devastante.

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