Oramai è tutto chiaro. In pochi mesi De Luca ha perso il 30% di voti. Tra 5 anni passerà il testimone perdente. Ora ha un solo obiettivo, il partito in mano non riesce a prenderlo allora vuole far aprire una crisi di Governo o un nuovo Governo così posizionerà (ah, saperlo?) e potrà creare la sua corrente.
Oramai, con tutto quello che si legge sotto i post sui social ufficiali del Governatore, le critiche sono più degli elogi e ciò significa che De Luca è in fase decrescente. Peccato, gli avevano creduto in tanti, come le candidature arrivate da tutti i ceti politici e non. Il 70% oramai è un sogno, come accadde alle ultime politiche dove in Campania perse ovunque e per far scattare Piero De Luca ci dovette pensare Caserta. Oggi anche Caserta, che non ha avuto niente di serio dalla Regione e con lo sblocco del Policlinico, se qualcuno crede che sia un segnale positivo, non ha capito niente in quanto, se non si inquadrano alcune cose per Marino, rischia di non essere rieletto.
Come Napoli, dove in questo momento sono cambiate le cose, De Luca chiede il nome in giro ma la verità è che il nome dove esce esce sarà perdente. Troppi delusi contro De Luca: giunta non di spessore, ruoli chiacchierati, Covid ad uso e consumo contro i cittadini, in TV ha iniziato a stancare, tra lui e il Governo solo beghe per interessi di poltrone e potere, troppe denunce in fase di arrivo, troppi scandali sulla Sanità. Meglio fermarci anche perchè, anche noi, non ci aspettavamo un simile comportamento di Enzo De Luca.
