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Allarme peste suina in Germania, scatta l’allerta anche in Italia

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Due mesi fa un caso registrato di peste suina africana aveva fatto scattare l’allarme in Germania, per il rischio degli allevamenti del Paese. Nonostante le misure di contrasto è stato confermato un caso anche in Sassonia: il pericolo è che ora la malattia, innocua per l’uomo, possa arrivare in tutti gli allevamenti causando danni catastrofici per l’economia, già seriamente colpita dalla pandemia di coronavirus. Analogo allarme – scrivono i colleghi di Fanpage – è scattato anche in Italia, facendo intervenire la Ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova: “Ho proposto un decreto legge per adottare misure per la gestione e controllo dei cinghiali da parte delle Regioni nell’interesse di bloccare la peste suina africana. Il problema non è ancora risolto in Sardegna dove il virus è presente dal 1978, ma la presenza di altri casi nei Paesi limitrofi ci spinge ad aumentare i livelli di allerta”.

In arrivo nuovo Dpcm, le possibili misure: chiusure tra le regioni e si valuta un coprifuoco nazionale

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L’Italia sta per accogliere un nuovo Dpcm a seguito della firma del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, pronto a varare insieme al Governo nuove misure per contenere la curva del contagio. Tra le varie ipotesi che si susseguono relativamente ad una bozza del Dpcm quasi sicuramente verrà previsto il blocco della mobilità tra le regioni, fatte salve le motivazioni di lavoro, salute od urgenza. Possibile inoltre la chiusura dei centri commerciali durante il weekend e si discute se estendere a tutto il Paese il coprifuoco già previsto in alcune regioni, per cercare di limitare il più possibile gli incontri nelle abitazioni private dopo lo stop di bar e ristoranti alle 18.

Speranza: “Dobbiamo contenere la curva epidemiologica, stretta ulteriore nelle prossime 48 ore”

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Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Corriere della Sera. Queste le sue parole:

CONTAGI E TERAPIE INTENSIVE – “La curva è ancora molto alta: o la pieghiamo seriamente o rischiamo di andare in difficoltà. Le terapie intensive non sono il problema principale, per qualche settimana possiamo gestirle. Nelle prossime 48 ore dovremo dare una stretta ulteriore. In Italia abbiamo processato di recente 215.000 tamponi, non sono pochi. Dal prossimo lunedì, inoltre, i medici di medicina generale ed i pediatri potranno effettuare i test antigenici”.

DIDATTICA – “L’idea del Governo è quella di non toccare le scuole, ma siamo consapevoli del rischio per la didattica in presenza; vogliamo difenderle il più possibile, ma il tutto va affrontato nel contesto di un’epidemia”.

CHIUSURE E TRASPORTI – “È pressoché scontata e servono interventi importanti anche in Lombardia. Trasporti? Nelle aree più difficili si decida di scendere sotto l’80% della capienza”.

Il premier Conte chiede un tavolo di confronto, ma il centrodestra replica: “È tardi”

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Il prossimo 2 novembre il premier Conte tornerà alla Camera per tenere specifiche comunicazioni sull’emergenza Covid, si prospetta una nuova stretta particolarmente significativa. Decisamente complesso – scrive l’agenzia ANSA – trovare pieno sostegno dell’opposizione, dal momento che il Presidente aveva chiesto un tavolo di confronto, ma la replica piccata del centrodestra è stata quella di un ritardo nella decisione e che l’unico luogo di confronto è il Parlamento.

Covid, decesso all’ospedale di Salerno. I parenti si scagliano contro un medico

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Un medico dell’ospedale di Salerno è stato verbalmente aggredito dai parenti di una paziente deceduta a causa del Coronavirus; il quadro clinico della donna si è aggravato in breve tempo dall’arrivo nel nosocomio, causandone in seguito il decesso. I sanitari hanno comunicato la notizia ai familiari, che avrebbero voluto restare accanto alla persona scomparsa; al diniego dei medici però, dovuto dal protocollo sanitario, la situazione è degenerata, rendendo necessario l’intervento dei Carabinieri locali.

Manifestazione dei Centri Sociali sul lungomare di Napoli, nessun incidente

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È stata sciolta senza particolari problemi la manifestazione indetta dai Centri Sociali sul lungomare di Napoli: circa 200 persone si sono riunite tra slogan, cori e qualche pirotecnico fuoco d’artificio. Presenti comunque le forze dell’ordine – scrive l’agenzia di stampa ANSA – per evitare il degenerarsi della situazione.

Covid-19, le indicazioni del Cts: “Niente lockdown generali, ma chiusure provinciali”

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Il superamento dei 31.000 casi di coronavirus in sole 24 ore sta spingendo il Governo ad assumere decisioni sempre più delicate e complesse per salvaguardare la salute del Paese. L’indicazione di base da cui parte l’Esecutivo deriva dal Comitato Tecnico Scientifico, che ha suggerito di non prevedere alcun lockdown nazionale o regionale, bensì delle chiusure provinciali laddove necessario: l’idea è di effettuare una stretta a livello locale nelle zone territoriali dove l’indice Rt è più alto. Il Governo – scrive l’agenzia ANSA – starebbe valutando di bloccare gli spostamenti regionali, di predisporre Hotel Covid per ospitare persone positive al virus e di implementare i trasporti pubblici.

Catanzaro Lido, barista chiude il bar a mezzanotte e riapre 15’ dopo: “Non è illegale, applico il Dpcm”

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L’ultimo provvedimento preso dall’Esecutivo viene prevista la chiusura dei locali a mezzanotte, ma non è stata previsto un orario per la riapertura; ecco che dunque il proprietario di un bar di Catanzaro Lido, aperto 24 ore, ha ben deciso di chiudere a mezzanotte secondo quanto stabilito, per poi riaprire solo 15 minuti dopo.

All’arrivo i vigili urbani non hanno potuto far altro se non dare ragione al commerciante, che ha voluto altresì commentare il recente provvedimento: “Il premier ed i suoi ministri laureati non hanno pensato che oltre alla chiusura c’è un orario di apertura. Io non sto facendo altro che rispettare il loro provvedimento, così come l’ho fatto notare alle forze dell’ordine. Io avendo una attività aperta tutto il giorno non ho orario di apertura e quindi manca il mio orario di. Mi adeguerò a quello che dice il Dpcm e dunque tutti i giorni riaprirò a 00.15”.

Controlli delle forze dell’ordine sul rispetto delle norme anti-contagio, multe nel napoletano

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Intervento delle forze dell’ordine per il corretto rispetto delle normative anti-contagio per limitare il Covid-19: secondo quanto riportato dai colleghi di SkyTg24 gli Agenti hanno sanzionato il titolare di un centro scommesse di Mugnano per non aver misurato la temperatura ai propri clienti e sono state sanzionate 7 persone per non aver indossato la mascherina. Stessa sanzione, ma per 6 persone, nella città di Casoria, beccate a passeggiare senza l’apposito dispositivo di protezione individuale.

Fermata senza mascherina dà un nome falso: denunciata dai Carabinieri a Marano

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Una donna è stata sorpresa dai Carabinieri a Marano (NA) mentre passeggiava senza mascherina: fermata ha tentato di eludere i controlli dando un nominativo falso, ma le forze dell’ordine l’hanno scoperta e la ventottenne – scrive SkyTg24 – è stata sottoposta a multa di 400 euro e denuncia per false attestazioni a pubblico ufficiale.

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