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Notix - page 56

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La pallavolo femminile non è il calcio, giocare a porte chiuse è una follia

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Mentre nel mondo intero ci si interroga sui rischi del coronavirus, in Italia c’è qualcuno che non ha ben compreso l’entità del problema. O fa finta, per ragioni più oscure, di non aver compreso. Cose da pazzi!!! Ma come si fa a dire: le atlete della pallavolo femminile possono scendere in campo, a porte chiuse, a condizione però che non si utilizzino le docce e che i rubinetti dell’acqua restino chiusi. Una concessione, comunque, viene fatta: l’uso dei water è consentito. Non siamo su “Scherzi a Parte”. E’ la triste realtà!!! Le atlete, per decisione dei padroni dello sport, possono entrare ed uscire liberamente dai palazzetti. L’importante è che si allenino e giochino a porte chiuse (sic). E con l’epidemia, che si sta diffondendo a macchia di leopardo in quasi tutte le regioni di Italia, come la mettiamo? Facciamo finta di ignorare il problema? Facciamo finta di non sapere che queste atlete viaggiano a bordo di aerei, treni, pullman, si spostano con taxi o altri mezzi di trasporto pubblico, fanno soste in autogrill ed in altri luoghi particolarmente affollati? Facciamo finta di non sapere che queste atlete hanno famiglia e che, una volta rientrate a casa, dopo allenamenti o partite in regioni della cosiddetta zona rossa, entreranno in contatto con i loro familiari esponendoli a possibili rischi? Facciamo finta che il problema non esista? A chi giova tutto questo? E perché? Ah, saperlo

Coronavirus, fermate i Presidenti Bonaccini, Zaia e Fontana: fanno speculazioni politiche!!! In piena emergenza, autorizzano allenamenti a porte chiuse

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Psicosi o non psicosi, la gente preferisce chiudersi in casa, dopo aver fatto rifornimenti di provviste alimentari e disinfettanti, non uscire e non avere contatti, dunque, con il mondo esterno. L’epidemia, intanto, dilaga e le notizie che arrivano sul fronte coronavirus, di sicuro, sono tutt’altro che incoraggianti. E per tutta risposta i presidenti delle Regioni Emilia Romagna (Bonaccini), del Veneto (Zaia) e della Lombardia (Fontana) che fanno? Autorizzano a far scendere le atlete nei palazzetti per allenamenti a porte chiuse. Se confermata questa notizia, siamo in presenza di un provvedimento discutibile, di fronte al quale il Governo Conte non potrà non prendere provvedimenti. Se confermata questa notizia, i governatori in questione vanno fermati ed i loro poteri limitati. Che stessero facendo queste forzature per un fine ben preciso (cortesie e speculazioni politiche)? Ah saperlo

Emergenza Coronavirus, annullata l’Assemblea Regionale di Anci Campania prevista per il 28-29 febbraio al Belvedere Reale di San Leucio

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L’Assemblea Regionale di Anci Campania, fissata per i giorni 28 e 29 febbraio 2020 al Belvedere di San Leucio a Caserta è annullata e rinviata a data da destinarsi. I motivi di questa sofferta decisione risiedono nella necessità, da parte della nostra Associazione, di adottare ogni forma precauzionale in questo delicato frangente, con le nostre comunità preoccupate per il diffondersi dell’emergenza sanitaria del Coronavirus e la presenza di nuovi eventuali focolai. In queste ore i sindaci, principale front-office delle nostre città, sono diventati i terminali a cui, in modo arrembante, si rivolgono cittadini e residenti per ottenere informazioni sui comportamenti da tenere. Non sarebbe stato un bel segnale ‘distrarli’ da questo dovere civico, proponendo loro di partecipare a una iniziativa associativa, seppur importante. “E’ il momento – ha scritto in una lettera il Presidente di Anci Campania, Carlo Marino – in cui la nostra comunità regionale di sindaci e amministratori locali si deve unire nel fronteggiare, con i nervi saldi e a tempo pieno, una crisi i cui sviluppi speriamo siano positivi ma le cui implicazioni sono ancora sconosciute. Perciò al momento dobbiamo essere tutti concentrati a svolgere con dedizione e cura l’impegno a cui siamo stati chiamati dai nostri concittadini. Infine permettetemi di ringraziare a uno ad uno quanti avevano dato la loro disponibilità a partecipare alla nostra iniziativa. Dal ministri Costa, Di Maio e Manfredi, al sottosegretario De Cristofaro, al presidente della Giunta Regionale De Luca ai parlamentari nazionali e regionali, ai vertici di Anci, Decaro e Bianco, ai tanti sindaci ed esperti che avevano assicurato la loro qualificata presenza ai nostri workshop. Un ringraziamento particolare al rettore dell’Università Vanvitelli, Paolisso, e ai tanti giornalisti impegnati a moderare i nostri panel. Vi do appuntamento a una prossima occasione, speriamo più fortunata”.

Coronavirus, porte chiuse per garantire le atlete? Proposta indecente!

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Allarme coronavirus in Italia. Se ne parla tanto anche nel mondo sportivo ma, in queste ore, l’orientamento è quello di portare avanti, a porte chiuse, il campionato di volley femminile, serie A1! Una proposta, questa, alquanto vergognosa solo a pensarla. Forse qualcuno dimentica che le atlete e lo staff delle squadre impegnate nel campionato, con cadenza settimanale, affrontano delle trasferte (a bordo di aerei, treni, pullman) e hanno contatti continui con il mondo esterno (leggasi, ad esempio, le soste in autogrill, oppure i pernottamenti in alberghi, solo per citare alcuni casi). Quella che è stata formulata dai vertici sportivi, al momento, non rappresenta una soluzione in grado di garantire l’incolumità di atlete e staff. Alla luce dei ruoli ricoperti in ambito sportivo, la proposta delle gare a porte chiuse non sta né in cielo, né in terra. Le atlete e gli staff vanno tutelati! Per quanto concerne il campionato, poi, nessuno può prendersi la responsabilità di parlare di cristallizzazione. Nel CDA ci sono rappresentanti di squadre che puntano a salvaguardare i propri interessi. Trasparenza e legalità! Se si applica la sospensione, se si applica la fine del campionato, la legge è uguale per tutti non solo per i primi, perché in questo caso sono come gli ultimi.

Coronavirus, quinta vittima in Italia: sale a 219 il numero dei contagiati. Nord in quarantena

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C’è un quinto morto in Italia per il coronavirus. Stamani la notizia della morte di un 84enne, ricoverato al Giovanni XXIII di Bergamo: era “una persona anziana con altre patologie”, ha spiegato il presidente della Lombardia. La quinta vittima è un adulto di 88 anni di Caselle Lanne, sempre in Lombardia. Sono 219 i contagiati dal Coronavirus in Italia: il dato aggiornato è stato fornito dal Commissario per l’emergenza Angelo Borrelli. Il Nord in quarantena. Attivi dalle 8 i varchi di accesso al comune di Vo’, come misura per contenere la diffusione del virus. La Commissione Ue, intanto, stanzia 230 mln di euro. Stop alle lezioni in Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Lombardia, dove sono sospese anche le messe come a Venezia. Le pattuglie delle forze di polizia presidieranno 24 ore al giorno 35 varchi di accesso alla zona rossa nel lodigiano, che comprende il territorio di 10 comuni

Coronavirus, svegliatevi: blindiamo tutto!!! Volete muovervi che già siamo a 2 morti in Italia!

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Coronavirus, è allarme pandemia. Alla luce di ciò che sta accadendo, servono meno chiacchiere e più fatti! Blindiamo tutto. Stop agli ingressi incontrollati in Italia!!! Fermare le attività dove c’é pubblico. Isolare immediatamente ogni minimo caso sospetto. In tanti, rappresentanti di Governo e politici, hanno sottovalutato il problema ed hanno dimostrato una certa ignoranza. Ma di fronte all’epidemia da coronavirus non si scherza!!! Un appello: datevi da fare immediatamente e bloccate tutto quello che può aumentare il contagio.

Anci Campania: assemblea regionale il 28 ed il 29 febbraio a Caserta con tre ministri, i vertici nazionali di Anci e di Ifel e 500 sindaci

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Tre ministri (Sergio Costa, Luigi Di Maio, Gaetano Manfredi) e un sottosegretario (Giuseppe De Cristofaro). I vertici della giunta regionale della Campania con il Governatore Vincenzo De Luca e il suo vice, Fulvio Bonavitacola, i leader di Anci Nazionale (il presidente e sindaco di Bari, Antonio Decaro, il presidente del Consiglio nazionale, Enzo Bianco, il presidente di Anci Campania, Carlo Marino), della Consulta nazionale dei piccoli Comuni (Massimo Castelli) e di Ifel (Guido Castelli). Infine, i presidenti delle Anci di tutt’Italia con il loro coordinatore, il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi. E insieme a loro, protagonisti indiscussi, 500 sindaci provenienti dall’intera regione, con centinaia di amministratori locali, soprattutto under 35, per quella che si annuncia come una “grande festa dell’autonomia locale in Campania”, una straordinaria kermesse che ha come scenario lo storico e luccicante Real Belvedere di San Leucio di Caserta. Qui, nelle splendide sale dell’Università degli Studi della Campania, Luigi Vanvitelli, messe a disposizione grazie alla collaborazione del Rettore Giuseppe Paolisso, si svolgerà il 28 e 29 febbraio 2020 l’Assemblea Regionale di Anci Campania. “Per la prima volta in Campania diamo il via a un’Assemblea Regionale non tecnica, ma politica. Due giorni di grande interesse e intensa spinta emotiva: parleremo di best practice, ci confronteremo con i ministri, la Regione Campania e con l’Anci Nazionale. Discuteremo di autonomia differenziata, politiche sociali, efficientamento energetico, formazione e ricerca ma anche di bellezza e arte che fanno parte del bagaglio di sviluppo di una regione moderna”, dice il presidente di Anci Campania e sindaco di Caserta, Carlo Marino. Un confronto serrato con esponenti delle istituzioni nazionali come Gelmini e Rosato, e regionali come i sindaci di Napoli e Benevento, De Magistris e Mastella, ma anche una riaffermazione del ruolo del sindaco in un contesto difficile come il Sud. “Vogliamo dirlo ad alta voce: i sindaci sono portatori di interessi positivi, il front-office rispetto alle esigenze dei cittadini. Sono quelli chiamati ad affrontare temi, a volte, non di loro specifica competenza, quelli chiamati ad agire comunque, col coraggio e la consapevolezza di dover creare la speranza di costruire un futuro. Noi siamo convinti che proprio attraverso gli amministratori locali si possa costruire un Paese migliore”, aggiunge Marino. Un programma intenso che si svolgerà nell’intera giornata di venerdì 28 per concludersi alle 14 di sabato 29 febbraio e che prevede per gli ospiti anche una visita guidata al Complesso Monumentale di San Leucio con annesso il Museo della Seta.  “Mi auguro – conclude il presidente Marino – che da questa ‘due giorni’ nasca tanta speranza, la speranza che può dare una rete territoriale di amministratori che hanno voglia di costruire, attraverso la conoscenza, e il miglioramento della qualità dei servizi, una Campania davvero migliore”.

Coronavirus, primo morto in Italia: nuovi contagi dalla Lombardia al Veneto. Stato di allerta massima

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Anche in Italia si registra il primo decesso per il coronavirus. Adriano Trevisan, di 78 anni, è venuto a mancare all’ospedale di Padova, dove era ricoverato insieme con un’altra persona positiva al virus. Ex titolare di una piccola impresa edile, Trevisan aveva tre figli, una delle quali, Vanessa, era stata sindaco di Vo’ Euganeo di dove sono originari. L’uomo, ricoverato già da una decina di giorni per precedenti patologie, è spirato all’ospedale di Schiavonia (Padova). “Non c’è stato neppure il tempo per poterlo trasferire” ha detto il governatore Zaia. Intanto c’è un altro caso di contagio da coronavirus in Veneto. E’ un uomo di 67 anni, di Dolo, ricoverato ora in rianimazione a Padova. Il paziente è transitato dapprima al pronto soccorso di Mirano (Venezia), poi nella rianimazione di Dolo (Venezia), e, in seguito al peggioramento delle condizioni, è stato trasferito a Padova. E si registra il sedicesimo caso in Lombardia, a Cremona, dove oggi sono state chiuse tutte le scuole. Il coronavirus ha provocato finora 2.360 vittime a livello mondiale, incluso l’italiano deceduto ieri sera in Veneto: è quanto emerge dal bilancio aggiornato della statunitense Johns Hopkins University. Il totale dei casi confermati di contagi è salito a quota 77.662, mentre i pazienti guariti finora sono 21.029.

Coronavirus, altri due contagiati a Lodi: hanno avuto contatti con 38enne ricoverato a Codogno

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Altre due persone avrebbero contratto il coronavirus in Lombardia: si tratta della moglie del 38enne ricoverato all’ospedale di Codogno e di una terza persona che si è presentata spontaneamente in un ospedale con sintomi di polmonite e che avrebbe avuto dei contatti con il 38enne. E’ quanto apprende l’Ansa.

Salvini si muove a Napoli alla stregua di quando, ai tempi di Alleanza Nazionale, arrivava Fini. Puntatina sempre da Marinella

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Quelli che curano il protocollo di Salvini avranno fatto il copia ed incolla di quello che, ai tempi di Alleanza Nazionale, era previsto per l’arrivo di Fini; all’epoca era Bocchino coordinatore del Partito che aveva sede in Piazza Dante. Salvini non porta niente di nuovo: solita puntatina da Marinella e poi tappa a Scampia. Sempre le stesse idee, oramai datate; cambia solo e unicamente il leader. Fini, si sa, politicamente è finito. Salvini, invece, di questo passo, qualora dovesse continuare ad affidarsi alla “mezza bionda” ed a “nespolino”, si ritroverà acerbo e non più di moda

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