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Al via alla terza dose di vaccino in Italia

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L’Italia dà il via alla somministrazione della terza dose di vaccino anti-Covid per i soggetti immunocompromessi. La decisione è stata presa nel corso di una riunione alla quale hanno partecipato il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il commissario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo.

La terza dose di vaccino anti Covid-19 è “necessaria per gli immunodepressi” ma “se in autunno-inverno ci sarà un colpo di coda del virus si potrebbe pensare ad un richiamo universale” – afferma il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario Irccs Galeazzi di Milano. “Si sta prendendo atto che c’è la necessità di fare una dose ulteriore, una schedula a tre dosi per le persone immunodepresse e la terza dose si potrà fare già a 28 giorni dalla seconda perché si tratta proprio di un ciclo di conferma e di rinforzo. Nel breve periodo però – ha aggiunto – è stato già deciso di dare un rinforzo, un richiamo forse periodico, quindi non terza dose in senso stretto, per le persone più anziane, in particolare chi è ricoverato nelle Rsa, per gli operatori sanitari, perché si è visto che questi vaccini dopo 6 mesi cominciano a perdere un po’ di efficacia nel prevenire l’infezione. La cosa non ci inquieta più di tanto perché per i coronavirus nemmeno i guariti sono sicuri di rimanere protetti”.

Il virologo ha poi sottolineato che “al momento la Fda ha detto di vaccinare con la terza dose le persone fragili, dopodiché vedremo in autunno-inverno, dove purtroppo credo che un colpo di coda del virus ci sarà e allora forse dovremo fare un richiamo universale. Io però immagino una prospettiva dove il vaccino anti-Covid si affiancherà a quello antinfluenzale, con la stessa modalità, quella di offrire il richiamo annuale soprattutto alle persone più a rischio”, ha concluso.

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