“Cominciamo con il dire che è più che comprensibile la preoccupazione delle atlete. Ciò premesso, la scienza ci dice che io ho un contatto stretto in due casi: o quando stringo la mano, oppure quando rimango per più di 15 minuti nel raggio di un metro dall’altra persona. E’ assai improbabile che, in campo, un’atleta rimanga distante 15 minuti da un’altra atleta”. Lo ha dichiarato il professor Nicola Coppola, Ordinario di Malattie Infettive all’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

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