Vicenza, inaugurato il nuovo campo di addestramento per unità cinofile dei Vigili del fuoco a Montecchio Maggiore

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È stato inaugurato sabato mattina il nuovo campo di addestramento della Protezione Civile per le unità cinofile da soccorso dei Vigili del fuoco certificato dal Ministero dell’Interno. La struttura sorge in uno spazio di proprietà comunale, di circa 5500 metri quadrati, dove fin dal 2001 si effettuano esercitazioni.
Grazie a un accordo tra la Protezione Civile di Montecchio Maggiore, il comune e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, i lavori di ristrutturazione sono iniziati nel 2019 e ora l’area è stata completamente ricostruita e rimodellata per simulare vari scenari d’intervento come l’emergenza sismica e ricerca di persone sepolte tra le macerie dopo un crollo.

Al termine dei lavori il Ministero dell’Interno ha assegnato alla struttura la certificazione necessaria per ospitare le esercitazioni delle unità cinofile dei Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco.
Il complesso macerie copre un’area di circa 1.700 metri quadri, attraversato da un tunnel centrale lungo 46 metri e collegato a 13 diramazioni per uno sviluppo di circa 140 metri. Sono state previste oltre 50 postazioni di nascondiglio per le vittime da individuare. La struttura è stata studiata per nascondere il più possibile la traccia olfattiva delle vittime, rendendo così molto più efficace l’esercizio d’individuazione. L’impianto ha già ospitato diverse unità cinofile dei vigili del fuoco provenienti da tutta Italia.
All’inaugurazione hanno partecipato il prefetto Salvatore Caccamo, il comandante dei vigili del fuoco Andrea Gattuso, il consigliere provinciale delegato alla protezione civile Davide Faccio, il sindaco Gianfranco Trapula e l’assessore alla protezione civile e presidente del distretto di protezione civile “Vi9”, Loris Crocco. Presenti anche molti amministratori dei comuni vicini, Carabinieri, Guardia di Finanza, polizia locale “Dei Castelli”, il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti e il consigliere regionale Milena Cecchetto.
«Ringrazio i Vigili del Fuoco per l’importante contributo all’esecuzione dell’opera. Un plauso va poi ai volontari: hanno dedicato migliaia di ore del proprio tempo, ottomila in tutto, a questo progetto, sostenuto anche da alcune aziende delle zona intervenute con ruspe ed escavatori o donando il materiale per creare i percorsi», ha dichiarato l’assessore comunale alla Protezione Civile Loris Crocco.
«Grazie all’impegno dei volontari la nostra città dispone ora di un riferimento nazionale in scenari di emergenza. Un’attività fondamentale che permette di salvare vite in caso di calamità» – le parole del sindaco.
«Eccellenza e volontariato» – ha aggiunto il prefetto Caccamo – «un binomio che difficilmente si trova come in questo caso. La protezione civile è stata lungimirante: le unità cinofile sono importanti nell’emergenza ed essenziali nella ricerca persone».
Il comandante Gattuso ha spiegato che il campo castellano ha già ospitato esercitazioni di gruppi provenienti dal Friuli, Basilicata e Toscana. «Quest’area, altamente specializzata, rappresenta la grande sinergia fra vigili del fuoco, comune e protezione civile».
Per Ciambetti «La protezione civile di Montecchio si è sempre contraddistinta per l’eccellenza nella qualità del lavoro, anche nei momenti più difficili delle emergenze».
«Le 8mila ore di volontariato per creare questo progetto» – ha aggiunto Faccio – «fanno capire cosa sia la protezione civile pronta a operare in qualunque situazione».
Una dimostrazione pratica con una simulazione di ricerca di un disperso sotto le macerie con l’impiego di personale USAR e nucleo cinofili dei vigili del fuoco, ha calamitato l’attenzione degli spettatori, che hanno così potuto avere un’idea della complessità del soccorso e dell’alta professionalità del personale impiegato.

COMUNICATO STAMPA