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dda - page 2

Napoli, tentati omicidi e agguati: l’operazione della Dda

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La Dda di Napoli ha emesso due provvedimenti di fermo nei confronti degli autori di due tentati omicidi consumati tra ottobre e novembre a Napoli Est.

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Catania, cala il “Sipario”: 34 indagati e sequestro 5 mln beni

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Eseguita un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 22 persone a seguito dell’inchiesta antimafia della Dda della Procura, contro il clan ‘Cappello-Carateddi’. Tra le “vittime” imprenditori ed artisti, mentre i reati contestati associazione mafiosa, corruzione, falso in atto pubblico, trasferimento fraudolento di valori, bancarotta fraudolenta, riciclaggio, autoriciclaggio, corruzione elettorale, estorsioni ed intralcio alla giustizia.

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Reggio Calabria, operazione di polizia contro la cosca De Stefano

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La Polizia di Stato e la Dda di Reggio Calabria hanno eseguito 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere per gli affiliati e soggetti contigui alle potente cosca di ‘ndrangheta De Stefano. Gli indagati rei a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione e tentata estorsione ai danni di affermati imprenditori, operavano a Reggio Calabria tramite metodo mafioso.

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Scarcerati i nipoti del Boss Zagaria. Decisione del Riesame

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Il Tribunale del Riesame di Napoli ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare per Filippo Capaldo, figlio di Beatrice Zagaria, sorella di Michele, e ritenuto soprattutto il successore designato dal capo, da cui ha ereditato la stessa capacità imprenditoriale, tanto da essere già stato arrestato più volte.


I tre nipoti del boss dei Casalesi Michele Zagaria erano stati arrestati dai carabinieri del Ros nelle scorse settimane. L’indagine della Dda di Napoli ha evidenziato come il clan si fosse infiltrato nel business della distribuzione alimentare, avendo il controllo su importanti catene di supermercati, attivi nelle province di Caserta e Napoli. Liberi anche i fratelli Nicola e Mario Francesco, che gestivano, coadiuvati da prestanomi, numerose società di produzione di beni alimentari che fornivano ai supermercati gestiti dal fratello Filippo, risultato un socio occulto dell’imprenditore Paolo Siciliano. titolare La posizione di Siciliano, anch’egli arrestato, verrà discussa al Riesame in questi giorni. Con i fratelli Capaldo sono tornati liberi, su decisione del Riesame, anche le contabili di Capaldo, ovvero Michela Di Nuzzo e la madre Viola Ianniello, e il marito della prima, Giovanni Merola, cui sarebbe stato intestato un conto-corrente su cui finivano i soldi di Capaldo provenienti dalla partecipazione al business dei supermercati.

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