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Assoturismo, mancanza lavoratori getta ombra su estate, a rischio 6,5 miliardi di consumi

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La mancanza di personale getta un’ombra sull’estate della ripresa del turismo. Se il sistema delle imprese ricettive e della ristorazione non riuscirà a rimpiazzare almeno parte delle 300mila figure lavorative attualmente non disponibili, non sarà in grado di soddisfare la domanda prevista per la stagione estiva, mettendo a rischio circa 6,5 miliardi di euro di consumi, a danno non solo di hotel, ristoranti e bar ma anche dei negozi. A stimarlo Assoturismo Confesercenti.

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Confcommercio su clima di fiducia: più difficile ripresa dei consumi

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Il deterioramento del clima di fiducia delle famiglie e delle imprese nel mese di marzo era prevedibile, ma non con l’intensità con cui si è manifestato. Per i consumatori, si tratta di un’erosione totale del miglioramento del sentiment faticosamente conquistato dopo la fase peggiore della pandemia.

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Inflazione: Confesercenti, confermata fase critica, a rischio 4 miliardi di consumi

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Il dato sull’inflazione al consumo di febbraio conferma, purtroppo, la fase molto critica sul fronte dei prezzi dell’energia. Si continuano a registrare aumenti a due cifre rispetto allo scorso anno, fino a sfiorare il 100%, per il secondo mese consecutivo, nel caso dei beni energetici regolamentati, con una erosione dei bilanci di famiglie e imprese in una misura probabilmente mai vista sinora. E con la prosecuzione della crisi ucraina, è difficile intravedere prospettive di miglioramento a breve termine.

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Ucraina: Confesercenti, impatto su economia italiana, possibile inflazione al 6% e 4 miliardi di euro di minori consumi nel 2022

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L’invasione dell’Ucraina potrebbe avere un impatto rilevante sull’economia italiana. In particolare, il maggior costo delle materie prime importate e dell’energia potrebbe portare il tasso di inflazione a toccare il 6% nel 2022, determinando minori consumi per 4 miliardi di euro. A stimarlo è Confesercenti.

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Consumi: Confesercenti, in due anni persi quasi 4mila euro di spesa a famiglia

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Forti le differenze territoriali: tra il 2020 ed il 2021 flessioni comprese tra i -9.200 euro a famiglia in Toscana e i -1.025 della Sicilia 

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In Francia i consumi di mozzarella campana superano il camembert

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È la conferma di una vera liaison tra la mozzarella e i francesi. Per la prima volta in Francia, i consumi di mozzarella (vaccina e bufala insieme) hanno superato quelli del formaggio simbolo della “grandeur”, il camembert. Lo scrive il quotidiano francese “Le Figaro”, secondo cui, a settembre, le vendite del comparto mozzarella sono state superiori per la prima volta a quelle del re dei formaggi francesi.

In questo successo un ruolo fondamentale lo gioca anche la mozzarella di bufala campana Dop, che ha proprio nella Francia il Paese leader per l’export della Bufala (+9,7% nel 2020 rispetto al 2019): oltre 1 mozzarella su 3 che va all’estero finisce sulle tavole francesi.

«Proprio da una recente indagine di Nomisma, commissionata dal Consorzio di Tutela, emerge che il 70% dei francesi tra i 18 e i 65 anni hanno consumato almeno una volta nell’ultimo anno la Bufala Campana Dop, un dato che ci rende orgogliosi di questo prodotto e ci sprona a farlo conoscere sempre di più Oltralpe», commenta il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani.

«Mai come oggi le specialità culinarie italiane sono state apprezzate nel mondo, in particolare, in Francia. Per la prima volta in Francia, la curva delle vendite di camembert, in calo regolare del 3% all’anno, è passata al di sotto delle vendite di mozzarelle che conosce, da parte sua, una crescita annuale del 5%», dichiara al quotidiano francese Fabrice Collier, presidente di Snfc, un sindacato che riunisce i produttori di Camembert della Normandia. Dall’inizio dell’anno e fino allo scorso settembre sono state vendute in Francia 29.230 tonnellate di camembert contro le 33.170 tonnellate di mozzarella.

“Le Figaro” sottolinea infine che «si mangia camembert nei ristoranti o durante i pasti casalinghi più tradizionali, mentre la mozzarella sta bene in molti piatti facili da fare e più trendy».

“- SPRECO + RICICLO”: al via alla campagna di Legambiente e Contital contro lo spreco alimentare

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Coinvolti ristoranti, mense, catering, sale per cerimonie distribuendo vaschette “salva cibo” in alluminio riciclabili al 100%. Lo spreco alimentare in Italia è di 27,5kg di cibo all’anno per persona   a livello domestico in Italia costa circa 6,5 miliardi, quello relativo alla produzione e distribuzione di filiera oltre i 3, per un costo nazionale di quasi 10 miliardi. Una campagna a favore dell’utilizzo di materiali virtuosi e contro lo spreco alimentare, che fa bene all’ambiente e alle tasche dei cittadini. Legambiente Campania e Contital, azienda leader del settore del food packaging (contenitori, piatti e rotoli in alluminio) promuovono la campagna “- SPRECO + RICICLO” con l’obiettivo di coinvolgere ristoranti, mense, banqueting e catering, sale per cerimonie per la conversione ecologica del settore della ristorazione, attuando azioni concrete per prevenire lo spreco alimentare.

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Confcommercio: “Crollo consumi in 2020, persi 126 mld euro”

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Con un calo complessivo dei consumi dell’11,7%, pari ad oltre 126 miliardi di euro, il 2020 ha registrato il peggior dato dal secondo dopoguerra, un dato su cui pesa la riduzione del 60,4% della spesa dei turisti stranieri, pari ad una perdita di circa 27 miliardi di cui 23 concentrati prevalentemente nelle regioni del Centro-Nord, con Lazio e Toscana in testa”.

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L’allarme di Confesercenti: “Consumi a picco: -5 mila euro famiglia”

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Tra pandemia e restrizioni, nel 2020 la spesa degli italiani “è scesa di 123 miliardi, per un calo di circa 5mila euro a famiglia: il peggiore di sempre”. A dare le dimensioni del ‘conto’ presentato dal Covid, è Confesercenti, elaborando dati Istat.

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Confcommercio, allarme consumi: “A Marzo pil -4,7% mensile”

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L’ultima analisi di Confcommercio ha evidenziato come a febbraio l’indice dei consumi generale sia sceso del 12,2%, prevedendo riduzioni molto più pesanti per alcuni settori come quello degli alberghi e dei pasti fuori casa (-42,6%) che per i soli alberghi registra un -70%. Per i trasporti aerei si segnala un -86%.

A Marzo, invece, con le nuove chiusure decise dal Governo, il Pil potrebbe avere un calo del 4,7% su febbraio e un +7,3% su marzo 2020 quando però il Paese era in lockdown.

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