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Potenza, aggressione e lesioni personali

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I Carabinieri della Stazione di Barile e dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Melfi (PZ) hanno arrestato, in flagranza di reato, un 31enne, domiciliato in Barile, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della convivente. 

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Fiom condannano l’aggressioni al sindacalista

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La Fiom di Napoli e la Fiom della Campania condannano in maniera ferma quanto accaduto questa mattina al componente della Segreteria Regionale della Fim-Cisl, Giuseppe De Francesco. Vili aggressioni ed atti intimidatori, non appartengono alla cultura ed al modo di agire democratico del sindacato.

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Napoli, aggrediti gli agenti della Polizia Municipale

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Gli agenti dell’unità operativa della Polizia Municipale di Napoli sono stati aggrediti durante un controllo nella zona ospedaliera. Gli agenti hanno proceduto a verbalizzare il passo carraio scaduto e non rinnovato in un’area di parcheggio orario.

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Napoli, branco aggredisce coppia di ragazzi: la denuncia di Arcigay

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Un gruppo di persone ha aggredito una coppia di ragazzi poco più che ventenni che si stava baciando sul lungomare. A denunciare l’accaduto, in una nota, l’associazione Antinoo Arcigay Napoli.

“I fatti sarebbero accaduti lo scorso fine settimana: i due giovani innamorati passeggiavano mano nella mano sul lungomare della città quando hanno deciso di sedersi su una delle panchine dove si sono scambiati qualche bacio. Pochi minuti e cinque ragazzi coetanei della coppia hanno iniziato a insultarli – spiegano gli attivisti. L’aggressione dapprima verbale si sarebbe aggravata con violenza fisica al tentativo di ribellione delle vittime.
L’intervento di due uomini e una donna che avevano assistito alla scena ha allontanato gli aggressori intimando l’intervento delle forze dell’ordine.
“I giovani aggrediti hanno rifiutato di farsi accompagnare in ospedale e hanno preferito non denunciare l’accaduto per paura e per timore di dover fare coming out in famiglia. Nel portare tutta la nostra vicinanza e solidarietà alle vittime, ricordiamo che le associazioni Pride Vesuvio Rainbow e Antinoo Arcigay Napoli sono a disposizioni di tutte le persone vittime di odio e discriminazione e per facilitare processi di aggregazione e integrazione – aggiungono.

Proprio in queste ore mentre si discute in Senato proprio del ddl Zan contro l’omotransfobia: “Non possiamo assolutamente tollerare oltre questo clima di silenzio istituzionale a nostro avviso in qualche modo colpevole. Occorre una risposta ferma e decisa da parte delle Istituzioni” – aggiungono.

“Le nostre associazioni si uniscono alle poche voci di denuncia sul territorio, come quella del consigliere Michele Starace e dell’associazione “Gli amici della Filangiari” e chiediamo un urgente incontro con il sindaco per discutere di quanto accaduto e la possibilità di poter installare una panchina rainbow proprio dove i ragazzi sono stati aggrediti lo scorso fine settimana”.

Violenze e risse tra giovanissimi: la denuncia di Borrelli

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È accaduto a Napoli in via Santa Maria di Costantinopoli la mattina del 21 ottobre all‘esterno di un bar. In un filmato inviato da un cittadino al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli si vede come un ragazzino riverso al suolo venga attaccato da due coetanei e una volta riuscito a rialzarsi viene tempestato di pugni al volto e alla testa.

“Abbiamo inviato il filmato le forze dell’ordine affinché si individuino i responsabili che dovranno essere puniti in maniera esemplare intervenendo anche sulle loro famiglie. Il fatto è che questo genere di episodi si verifica sempre più spesso in ogni quartiere, in ogni città, ciò evidenzia che non stratta di una questione ‘ambientale’ ma di un problema culturale e sociale. I giovani sono desensibilizzati alla violenza, questo anche a causa di un accesso no-limits a contenuti digitali di ogni tipo, anche estremamente violenti e degradanti, e anche alla possibilità di produrli e condividerli essi stessi grazie ai social. Quindi oggi sembra che il linguaggio della violenza sia l’unico modo, o uno dei pochi, attraverso il quale i giovani riescono ad esprimersi. Bisogna intervenire con una radicale rieducazione e non c’è ulteriore tempo da perdere.” –ha commentato così Borrelli.

Napoli, nuova aggressione ad una squadra del 118

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Intorno alla mezzanotte la squadra di medici di Ponticelli viene allertata per codice rosso in via Bruno Buozzi a Barra: si trattava di un frontale auto/moto, uno dei due in sella al motoveicolo (ragazzo di 16 anni) viene ritrovato riverso a terra senza vita, morto sul colpo.

Alcune persone (che sono in fase di identificazione) hanno minacciato il personale sanitario, costringendoli a caricare il ragazzo deceduto in ambulanza. Inoltre, hanno danneggiato con calci e pugni il mezzo di soccorso. Le scene di panico sono proseguite all’interno del pronto soccorso dell’Ospedale del Mare che è stato inagibile per circa 2 ore. L’equipaggio ha sporto regolare denuncia alla questura di via Medina.

Aggressione per posto auto a Marano: 34enne colpita da 4 fendenti

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Tentato omicidio commesso nel pomeriggio di ieri a Marano, in Via Campania: la vittima è una 34enne del posto, colpita da 4 fendenti che le sono costate il ricovero immediato in prognosi riservata presso l’ospedale di Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.

Gli indagati hanno rispettivamente 40, 38 e 17 anni e sono vicini di casa della vittima. Secondo quanto emerso dalle prime indagini, durante una lite già iniziata in mattinata, contendevano alla 34enne un posto auto. Non sono mancati insulti e minacce ma la violenza si è scatenata solo qualche ora dopo. La 34enne ha ripreso la discussione con la vicina 38enne. I familiari di quest’ultima sono intervenuti per sostenerla fino a quando il più piccolo, appena 17enne, ha estratto un coltello e piazzato quattro pugnalate. Una di queste dirette all’osso sacro.
I militari hanno facilmente ricostruito la vicenda e arrestato i 3 aggressori.
Padre e madre sono finiti nelle carceri di Poggioreale e Pozzuoli mentre il minore è stato tradotto al centro di prima accoglienza dei Colli Aminei. Tutti attendono giudizio.
Stabili le condizioni della vittima, sebbene i medici non abbiano ancora sciolto la prognosi.

32enne coinvolta in una lite a Milano: accertamenti in corso

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I carabinieri del Nucleo radio mobile sono intervenuti intorno alla 5, su segnalazione del 112, al Niguarda e hanno stabilito, stando ai primi accertamenti, che la donna era rimasta coinvolta in una lite, sulle cui cause i militari stanno indagando, in via Tocqueville con un gruppo di giovani probabilmente di origine africana.  A quanto pare nella lite è rimasto ferito anche un senegalese di 25 anni, portato all’ospedale Fatebenefratelli con una ferita da taglio superficiale alla gamba.


Sul posto sono intervenuti i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Milano Duomo e i rilievi sono stati effettuati dal Nucleo Investigativo.

Tentato femminicidio nel napoletano

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L’uomo è in auto, costringe la compagna a salire a bordo. Quando ingrana la prima marcia e si allontana, con una mano stringe il volante con l’altra picchia selvaggiamente la donna che le è seduta di fianco.

Le sicure sono bloccate, il veicolo in movimento. Non può fuggire. Percorrono pochi chilometri, fino a Piazza Nazionale. E’ lì che la donna, spinta fuori dall’abitacolo sanguinante e in lacrime, allerta i carabinieri. Chiede aiuto e fornisce loro una descrizione del veicolo e poi raggiunge il pronto soccorso di Villa Betania dove le vengono diagnosticate lesioni per 5 giorni.

Le ricerche partono immediatamente. I militari del nucleo radiomobile di Napoli scoprono che il 41enne ha raggiunto il comune di San Felice a Cancello. Grazie alla preziosa collaborazione dei carabinieri della compagnia di Maddaloni individuano l’aggressore e lo bloccano prima che possa fuggire. E’ ora in carcere, nel penitenziario di Santa Maria Capua Vetere. Dovrà rispondere di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni.

Omicidi e ferimenti: weekend rosso sangue nel napoletano

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Tre inquietanti fatti di cronaca hanno caratterizzato il weekend: l’omicidio Fiorillo a Secondigliano e due ferimenti, quello di una ragazza nella zona di Santa Lucia e di un ragazzo a Ponticelli.

Per l’agguato mortale a Giuseppe Fiorillo, il giovane di 19 anni assassinato con dieci colpi di pistola nel quartiere Secondigliano (in via dell’Arco davanti ad un circolo ricreativo), l’ipotesi è uno scontro per il controllo del traffico degli stupefacenti in zona oppure un regolamento di conti.

Non è da escludere che con lui ci fossero altre persone fino a pochissimi istanti prima del raid, ma al momento non risultano né testimoni né in zona erano installate telecamere di sicurezza. Fiorillo aveva alle spalle qualche precedente per droga, ma secondo gli inquirenti non era affiliato a nessun clan camorristico. A Santa Lucia una 26enne è stata ferita ad un polpaccio da un colpo di pistola. Ha raccontato di un tentativo di rapina del suo Rolex cui aveva reagito, ma al momento non si escludono altre ipotesi. Incensurata, pare fosse legata in passato ad un pregiudicato attualmente detenuto. Contemporaneamente avveniva un altro ferimento in città, un 20enne colpito ad un fianco a Ponticelli. Si sta indagando sulle sue parentele. Al momento non viene esclusa alcuna ipotesi, e l’intera Napoli Est si trova in un momento di particolare frizione fra le fazioni camorristiche in campo.

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