Sanità, scuola e lavoro: ecco tutte le misure del decreto legge ‘Cura Italia’

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Bonus a chi va al lavoro e cassa integrazione per chi altrimenti rischierebbe di perderlo. Indennità per gli autonomi, per gli stagionali, per i lavoratori dello spettacolo, tra i più colpiti dall’emergenza Coronavirus. Garanzie per evitare che si chiudano i rubinetti del credito, soprattutto per le piccole e piccolissime imprese.
E poi mano tesa alle famiglie, che devono districarsi tra smart working e figli a casa da scuola, con congedi speciali e pc gratis per chi altrimenti non si può permettere di seguire le lezioni online. Il governo vara una vera e propria manovra ‘Cura Italia’, non solo per la quantità di risorse, 25 miliardi, ma anche per il ventaglio delle misure messe in campo per frenare l’impatto economico del Coronavirus. Nel provvedimento, oltre 120 articoli, trovano spazio anche aiuti per l’agricoltura e per l’autotrasporto, e pure il trasporto aereo, non solo con 200 milioni aggiuntivi per il fondo di solidarietà, che alimenta gli ammortizzatori per piloti, assistenti di volo e tutti i lavoratori del comparto, ma anche altri 600 milioni e una soluzione alternativa per Alitalia – una newco pubblica – se alla scadenza di mercoledì non si dovesse presentare nessuno con una offerta.
BONUS PER I MEDICI, PIU’ STRUTTURE E MASCHERINE: Uno dei pilastri dell’intervento è quello per la sanità, che avrà più risorse per oltre un miliardo, cui si aggiunge il miliardo e mezzo destinato alla Protezione civile. I fondi serviranno per gli straordinari di medici e infermieri, in prima linea per l’emergenza, per aumentare i controlli in porti e aeroporti, per reparti temporanei, dentro e fuori dagli ospedali. Per aumentare i posti letto anche la sanità privata si dovrà mettere a disposizione delle Regioni e la Protezione civile, anche su input del nuovo supercommissario Domenico Arcuri, potrà requisire anche alberghi per ospitare le persone in quarantena.
CIG PER TUTTI, AUTONOMI, TUTELE PER LA P.A.: I periodi di sorveglianza attiva, per tutti i lavoratori, saranno equiparati alla malattia e non conteranno per il periodo di comporto (superato il quale altrimenti si può essere licenziati). Stop anche ai licenziamenti per due mesi. La cassa integrazione, ordinaria o in deroga, potrà essere richiesta per 2 mesi da tutte le imprese, anche con un solo dipendente. Partite Iva, professionisti, collaboratori, potranno invece ottenere una indennità una tantum di 600 euro per il mese di marzo, poi per aprile si valuterà se proseguire. Lo samrt working diventa la normalità per tutta al Pubblica amministrazione, ed è incoraggiato per tutti, mentre chi dovrà comunque andare in azienda o in ufficio avrà un premio di 100 euro in busta paga.
CONGEDI SPECIALI, 1000 EURO A SANITARI PER BABYSITTER: Chi non può lavorare da casa potrà chiedere fino a 15 giorni di congedo speciale, retribuito al 50%, se ha figli fino ai 12 anni. In alternativa si potrà richiedere un voucher per la babysitter di 600 euro, che sale a 1000 euro per medici, infermieri, operatori sanitari e ricercatori. Le tutele sono aumentate in caso di disabilità, con 24 giorni in più in 2 mesi di permessi da legge 104, niente limiti di età per il congedo speciale e corsia agevolata per lo smart working. Per consentire a tutti di fare lezione online arriva un fondo da 85 milioni: 70 serviranno a dare pc in comodato d’uso ai meno abbienti.
MUTUI PRIMA CASA, SOSPENSIONE ANCHE PER AUTONOMI: Per le famiglie più in difficoltà sarà più facile accedere al ‘Fondo Gasparrini’ per la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa fino a 18 mesi. Non servirà l’Isee per chi perde il lavoro da dipendente. Potranno fare domanda anche gli autonomi che autocertifichino un calo di fatturato di almeno il 33%.
STOP ALLE TASSE FINO AL 31 MAGGIO PER I PIU’ COLPITI: Le filiere che già ora stanno contando i danni, dal turismo alla ristorazione, dallo sport alla cultura ai trasporti, fino ai servizi educativi, potranno anche avvantaggiarsi della sospensione fino al 31 maggio dei versamenti di ritenute, contributi, premi assicurativi e Iva, da saldare poi anche in 5 rate. Chi ha fatturato oltre i 2 milioni di euro o non rientra tra i settori più colpiti dovrà pagare entro venerdì 20 marzo.
5 MLD PER LE IMPRESE, ATTIVANO 340 MLD LIQUIDITA’: Per aiutare le imprese il governo stanzia anche 5 miliardi tra fondi e garanzie che attiveranno “340 miliardi” di accesso al credito. Si va dal congelamento delle rate in scadenze fino al 30 settembre, al congelamento dei prestiti bullet (con restituzione in rata unica), al potenziamento del fondo di Garanzia per le PMI, all’effetto della maggiore patrimonializzazione derivante dalla conversione delle DTA in credito d’imposta e alle garanzie CdP specifiche per l’erogazione di nuovo credito.