Reggio Calabria, ritrovato l’Olivo dalle bianche drupe la Olea europaea var. leucocarpa

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“Tra le tante piante del nostro patrimonio di biodiversità che rischiano di scomparire c’è l’Olivo della Madonna. Mi sono messa sulle sue tracce e l’ho trovato in Calabria. Si tratta di una pianta secolare in estinzione e la prima volta che ho trovato questo albero in Calabria, dopo anni di ricerca, è stata una grande emozione. L’ olio derivante da questo olivo veniva anticamente usato per alimentare le lampade all’interno dei luoghi di culto. Oggi ovviamente c’è l’energia elettrica e dunque questa tipologia di albero che fa parte del nostro patrimonio di biodiversità, rischia di scomparire. Dopo accurate ricerche sono riuscita a trovarlo e grazie all’aiuto della Pastorale del Creato a livello calabrese e dunque del responsabile, Frate Stefano Caria, andremo a ripiantare l’Olivo della Madonna presso tutte le chiese della Calabria ed il farlo con l’aiuto dei detenuti delle carceri calabresi che cureranno la fase di innesto ci porterà a fare in modo che quest’albero sopravviva nel tempo. Così, con loro, salveremo questa parte del patrimonio di biodiversità. Nascerà anche il Cammino dell’Olivo della Madonna che includerà ben 80 comuni della Calabria. Si tratta di quei comuni dove ho ritrovato l’Olivo o di Comuni dove piantumeremo l’albero. Non sarà solo un cammino naturalistico ma anche un percorso che vedrà protagonista il patrimonio archeologico, architettonico, antropologico e paesaggistico dei vari borghi dove l’albero è presente. E Martedì 21 dicembre alle ore 10,00 il vescovo di Reggio Calabria, monsignor Fortunato Morrone presidente della Conferenza Episcopale Calabra, che ringrazio, parteciperà alla messa a dimora di un Olivo dalle bianche drupe, l’Olivo della Madonna, presso la Parrocchia Santa Maria del Divin Soccorso della sua diocesi”.

Lo ha annunciato l’archeologa Annamaria Rotella, Vice Presidente di Archeoclub D’Italia sede di Vibo Valentia. E adesioni sono arrivate anche da Comuni della Basilicata e del Lazio, grazie al lavoro di Archeoclub D’Italia e dunque l’Olivo della Madonna verrà piantumato anche in alcuni borghi lucani e laziali. Martedì 21 dicembre alle ore 10,00 il vescovo di Reggio Calabria, monsignor Fortunato Morrone presidente della Conferenza Episcopale Calabra, parteciperà alla messa a dimora di un Olivo dalle bianche drupe presso la Parrocchia Santa Maria del Divin Soccorso della sua diocesi. E le piantumazioni continueranno fino a quando ogni parrocchia, in Calabria, avrà il suo Olivo della Madonna.

“L’ Olivo della Madonna” ovvero la Olea europaea var. leucocarpa, è una cultivar molto speciale che si fa riconoscere in tutta la sua straordinaria bellezza solo a partire dal momento della maturazione del frutto e ad oggi infatti è attestato in ben 80 dei 404 comuni calabresi, ma è in estinzione.  La leucocarpa, come l’olivo in generale, appartiene al paesaggio calabrese e quindi alla cultura mediterranea ed è noto – ha concluso la  Rotella – che i popoli antichi di quell’area  hanno avuto con l’olivo e quindi con l’olio un rapporto privilegiato per motivi pratici prima e alimentari poi; proprio perché l’olio d’oliva assieme al grasso animale e, solo eccezionalmente alla cera d’api, sono stati per lungo tempo i combustibili privilegiati per illuminare degli ambienti. Se a questo si aggiunge che l’olio ottenuto dalle bianche drupe della Leucocarpa possiede il pregio particolare di bruciare generando pochissimo fumo ben si comprende perché questo olio trasparente e poco denso sia diventato il combustibile ideale per alimentare le lampade impiegate all’interno dei luoghi di culto”.

Dunque il valore centrale dell’azione di Archeoclub D’Italia è legato alla tutela del patrimonio culturale inteso anche come naturalistico. Archeoclub D’Italia cura i luoghi, li recupera, li tutela, è sentinella della bellezza, della storia, dell’amore per il territorio – ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – e dunque sosteniamo pienamente tutta l’operazione di recupero di questo Olivo a tutela della biodiversità”.