Qualità della vita, crollo di undici posizioni per Napoli

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La consueta indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita, regala una stangata alle grandi città. L’edizione 2020 analizza 90 indicatori, evidenziando ovviamente il differente impatto della pandemia da Coronavirus sui territori.

L’impostazione della ricerca conferma le sei aree tematiche di analisi che fotografano la complessità della vita nelle province italiane: 1. Ricchezza e consumi; 2. Demografia e salute; 3. Affari e lavoro; 4. Ambiente e servizi; 5. Giustizia e sicurezza; 6. Cultura e tempo libero insieme a 25 nuovi parametri. Primo posto per Bologna nella classifica generale che guadagna ben 13 posizioni e fa da apripista all’Emilia Romagna. In particolare, è prima in livello di Ricchezza e Consumi, quarta in Affari e Lavoro, seconda in Ambiente e Servizi, terza in Cultura e Tempo Libero.

La crisi penalizza le aree metropolitane più turistiche come Venezia (33ª, in calo di 24 posizioni), Roma (32ª, -14), Firenze (27ª, -12) e Napoli che perde ben undici posizioni (92ª, -11). E della mancanza di turisti risentono anche le località di mare: peggiorano le province di Puglia e Sardegna (fatta eccezione per Cagliari e Foggia), Rimini (36ª, perde 19 posizioni rispetto allo scorso anno), Salerno, Siracusa e Ragusa. In controtendenza solo la Liguria, tutta in miglioramento, dove addirittura Genova (19ª) celebra con una buona performance la riapertura del viadotto sul Polcevera dopo il crollo del ponte Morandi recuperando 26 posizioni.