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Coronavirus, ordinanza dei ministri dell’Interno e della Salute: per impedire alle persone di trasferirsi dal Nord al Sud

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Dopo la telefonata tra il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ed il premier, Giuseppe Conte, è arrivato il provvedimento atteso. “Divieto di spostamento delle persone dal Comune in cui si trovano”: è quanto stabilito in un’ordinanza dei ministri dell’Interno e della Salute per impedire alle persone di trasferirsi dal Nord al Sud. Per questo saranno presidiate le stazioni. Il divieto riguarda sia i mezzi pubblici sia quelli privati. Ci si potrà spostare solo “per comprovate esigenze di lavoro, di assoluta urgenza o per motivi di salute”. 

De Luca il Governatore più attivo e simpatico agli italiani

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Il Governatore Vincenzo De Luca, in queste settimane di emergenza, sta dimostrando di sapersi muovere e, soprattutto, di anticipare tutto e tutti pur di proteggere la Campania. Non molla su niente. Le opposizioni, dal canto loro, non sanno cosa inventarsi nel tentativo, vano, di ostacolarlo. Non comprendono, al contrario, che De Luca, tutto quello che sta facendo, lo sta facendo per il bene della popolazione. Quanto al capitolo delle prossime regionali, De Luca già era vincente; oggi, poi, è in cima (90%) al gradimento ed alle simpatie per le scelte adottate a tutela dei campani. Pertanto non è necessario che le opposizioni facciano finta di ostacolarlo, non serve a niente; anzi corrono il rischio di perdere anche quel po di consensi che gli sono rimasti. Parafrasando quanto detto da De Luca nel suo ultimo video per l’allerta coronavirus: “Se uscite di casa, vi mando i Carabinieri con i lanciafiamme”.

Dai tabaccai alle poste, passando per i trasporti: gli “esclusi” dalla stretta di Conte. Attivi anche market, farmacie e raccolta rifiuti

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Il provvedimento con le nuove misure restrittive annunciate dal premier Giuseppe Conte vedrà la luce solo fra qualche ora ma già circola, in ambienti governativi, una lista provvisoria delle attività che verranno sospese e di quelle che, invece, sono risparmiate dal Dpcm che sarà in vigore fino al 3 aprile. Nell’ambito delle aziende restano attive tutte le filiere ritenute essenziali, e quindi legate al settore alimentare, a quello farmaceutico e biomedicale e a quello dei trasporti. Netta, invece, la riduzione delle attività legate alla Pa: restano di fatto aperte gli esercizi legati a sanità, difesa e istruzione. Continuano a operare, inoltre, edicole e tabaccai, oltre ai servizi d’informazione. La lista, provvisoria, delle attività che resteranno aperte conta circa una settantina di voci. La ratio è quella indicata dallo stesso Conte: “rallentiamo il motore dell’Italia ma non lo fermiamo”. Restano attive l’industria delle bevande, le industrie alimentari, la filiera agro-alimentare e zootecnica, l’industria tessile solo legata strettamente agli indumenti di lavoro (escluso, quindi l’abbigliamento). Le produzioni gomma, materie plastiche e prodotti chimici non saranno interrotte, così come la fabbricazione della carta e raffinerie petrolifere. “Salve” anche le attività legate all’idraulica, all’installazione di impianti elettrici, di riscaldamento o di condizionatori e la fabbricazione di forniture mediche e dentistiche. E, come attività legate ai servizi essenziali, restano attive anche le riparazioni della strumentistica utilizzata nella filiera alimentare, farmaceutica o dei trasporti. Questi ultimi, infatti, saranno assicurati anche da lunedì. Il Dpcm che il governo sta limando non includerà il trasporto ferroviario di passeggeri (interurbano), il trasporto ferroviario di merci, il trasporto terrestre di passeggeri in aree urbane e suburbane, i taxi e gli Ncc, gli autotrasportatori, il trasporto marittimo e quello aereo. Attive anche la gestione fognaria e quella della raccolta dei rifiuti, oltre alle attività bancarie, postali, assicurative e finanziarie. Non dovrebbero essere intaccati dal provvedimento neanche i servizi veterinari, i call center e i servizi di vigilanza privata oltre alle attività di pulizia e lavaggio delle aree pubbliche. Nell’ambito della pubblica amministrazione restano “in vita” l’assicurazione sociale obbligatoria, i servizi legati alla difesa e, chiaramente, l’assistenza sanitaria. Esclusi, infine, i servizi di assistenza sociale residenziale e non residenziale.

Coronavirus, il premier Conte: “Stop a tutte le attività non essenziali. Non è una decisione facile”

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Il premier Giuseppe Conte parla nella tarda serata di ieri in diretta su Facebook: “È necessario compiere un altro passo – dice – dobbiamo chiudere in tutto il territorio nazionale ogni attività produttiva non necessaria, non indispensabile a garantirci beni e servizi essenziali”. Chiusura delle fabbriche, dunque, come avevano chiesto le Regioni del Nord. Il premier assicura che “continueranno a restare aperti tutti i supermercati, i negozi di generi alimentari e di prima necessità. Non c’è ragione di fare code e corse agli acquisti. Resteranno aperte farmacie, servizi bancari, postali assicurativi, assicureremo tutti i servizi pubblici essenziali come i trasporti”. Ma “al di fuori delle attività essenziali consentiremo solo il lavoro in modalità smart working e attività produttive rilevanti per il Paese. Riduciamo il motore produttivo dell’Italia, ma non lo arrestiamo”. Il presidente del Consiglio, che ha parlato della “crisi più grave dal secondo dopoguerra”, sottolinea che si tratta di una decisione “difficile ma necessaria. Lo Stato comunque c’è. Uniti ce la faremo”.

Coronavirus, appello dei sindaci bergamaschi al premier Conte ed al governatore Fontana: “Fermiamo tutto”

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È arrivato il momento di fermarci, ma per davvero. Confidiamo in voi”: è l’appello firmato dai 243 sindaci dei Comuni Bergamaschi, a partire dal primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori, inviato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al governatore lombardo Attilio Fontana. “Al momento – spiegano – riteniamo che l’adozione di coraggiosi nuovi provvedimenti restrittivi possa rappresentare l’unica ed auspicabile soluzione per una tragedia che sembra oggi, che i contagi aumentano inesorabili, non avere fine”.

Coronavirus, Conte: “Già 3.500 risposte a bando medici, questa è l’ennesima risposta generosa di cui tutti noi italiani possiamo andare fieri”

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Ieri abbiamo lanciato un appello straordinario per creare una task force di 300 medici. Sono già oltre 3.500 i medici che hanno risposto all’appello, un numero che sta crescendo di ora in ora. In un momento così difficile, questa è l’ennesima risposta generosa di cui tutti noi italiani possiamo andare fieri. Grazie a tutti, eroi in camice bianco”. Così su Fb il premier Giuseppe Conte. “Da soli non si va da nessuna parte, bisogna sempre lavorare in team, coesi, come una squadra. Così stiamo agendo insieme a tutti i viceministri e sottosegretari qui alla Farnesina. Emanuela del Re, Marina Sereni, Manlio Di Stefano, Ivan Scalfarotto e Ricardo Antonio Merlo. Stiamo affrontando questa tempesta mettendo insieme forze, competenze, idee, contatti e tutto quello che ci permette di dare un contributo concreto come ministero degli Affari Esteri al governo e al Paese”. Lo scrive il ministro Luigi Di Maio su Facebook.

Coronavirus, De Luca: “Fermare arrivo di cittadini da altre regioni”. Invito rivolto al Governo per adottare misure drastiche

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“Ho rivolto un invito al Governo affinché vengano assunte misure drastiche per evitare o controllare l’arrivo di cittadini da regioni e Paesi in cui il contagio è già elevato. Ho già sottolineato il pericolo eccezionale che può derivare da spostamenti incontrollati che si andrebbero a sommare a quelli delle settimane scorse”. E’ quanto sostiene il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. “Tali flussi renderebbero davvero ingovernabile la situazione in Campania – sottolinea -. Attendiamo un confronto di merito urgente con il Governo su questa nuova grave emergenza che si profila”.

Coronavirus, controlli: pattuglia della polizia municipale ferma il questore di Ascoli in bicicletta

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Nella provincia di Ascoli Piceno il dispositivo operativo predisposto dalla Questura sull’osservanza delle misure anticontagio da coronavirus è talmente stringente che ci incappano anche coloro che lo hanno progettato. Ieri pomeriggio, poco prima delle 15, una pattuglia della polizia municipale ha fermato in piazza Arringo un uomo in bicicletta, con cappellino e mascherina. Ha esibito i documenti dichiarando il motivo del suo spostamento: era appena uscito dall’ufficio per rientrare a casa e mangiare un panino. Era il questore Paolo Pomponio, insediatosi di recente. Prima di andare via si è complimentato con la pattuglia. La rete dei controlli, che impegna numerosi equipaggi della polizia di Stato, carabinieri, polizie municipali, quella provinciale e guardia di finanza, è stata estesa anche sulla costa, dove il pattugliamento è assicurato da un natante delle Fiamme Gialle.

Carceri, termoscanner a Poggioreale: predisposti dispositivi di protezione individuale

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A breve verrà installato un termoscanner nel carcere di Poggioreale con il quale sarà rilevata la temperatura di coloro che si recano nella casa circondariale napoletana. Lo rende noto l’Osapp. Nell’ambito delle misure emanate per contrastare la diffusione del coronavirus inoltre, sono stati già predisposti i dispenser di gel disinfettante, in tutti i posti di servizio per personale e detenuti, c’è stata una prima distribuzione dei dispositivi protezione individuale (un’altra è prevista a breve). Infine è stato soppresso il servizio bar ed è tenuto sotto controllo il rispetto delle distanze minime individuali. “Confidiamo anche nel buon senso dei familiari dei ristretti, nonché in tutti coloro che potrebbero essere vettori del virus”, dice il vice segretario regionale dell’Osapp Luigi Castaldo che auspica “maggiore celerità negli investimenti per la tutela della sicurezza e della salute e maggiore gratitudine per il delicato e rischioso compito etico-sociale della Polizia Penitenziaria”.

Cremona, aperto ospedale da campo: primo paziente ricoverato in terapia intensiva

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Con il primo paziente ricoverato in terapia intensiva da ieri pomeriggio è operativo il primo ospedale da campo in Italia. Si tratta di quello allestito in tempi da record, 36 ore, davanti al nosocomio di Cremona e donato da Samaritan’s Pursue, una organizzazione umanitaria cristiana evangelica statunitense, che con i suoi medici e le sue attrezzature si è messa a disposizione per dare una mano e salvare vite in una delle zone più colpite dal Coronavirus. La struttura, composta da 15 tende per ospitare 60 letti per pazienti positivi ma non gravi e altri 8 in rianimazione, un laboratorio analisi e una sala per le radiografie, una farmacia e tutti i servizi necessari, nel giro di pochi giorni funzionerà a pieno regime ed è una vera e propria ‘manna dal cielo’ per l’ospedale con cui condividerà i protocolli assistenziali e le cartelle cliniche.

Bergamo, altri mezzi militari per bare. Il sindaco Gori: “Speriamo si veda la lucina in fondo al tunnel”

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Altri mezzi militari hanno raggiunto questa mattina il cimitero monumentale di Bergamo per portare via le decine di feretri che giacciono nella camera mortuaria e nella chiesa, perché il forno crematorio non riesce a far fronte a questo periodo di emergenza da coronavirus. Soltanto ieri si sono registrati 88 morti nella Bergamasca. “La lucina in fondo al tunnel speriamo che cominci a vedersi, per ora non si vede – ha commentato il sindaco Giorgio Gori -. Speriamo che cominci a vedersi qualche effetto di questa cosa che io ancora non vedo francamente”.

Coronavirus, superate le 4mila vittime. Nuova ordinanza del Governo: chiusi i parchi e vietati gli spostamenti verso le seconde case

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Superate le 4mila vittime in Italia per coronavirus. Per la precisione 4.032 i morti, con un incremento rispetto a mercoledì di 627. E’ il maggior incremento dall’inizio dell’emergenza. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile. Ieri l’aumento era stato di 427. Sono 5.129 le persone guarite, 689 in più di ieri. Sono complessivamente 37.860 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a mercoledì di 4.670. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 47.021. “Solo lo 0,8% delle vittime non aveva altre patologie – dice il professor Bernabei, geriatra – mentre il 25% ne aveva una, un altro 25% due e il 48% tre. E solo il 10% aveva meno di 60 anni. Sono i risultati di uno studio dell’Iss su 355 cartelle cliniche delle prime vittime del coronavirus. Il dato che fotografa bene la realtà – aggiunge il membro del comitato tecnico scientifico – è che il fattore di rischio vero è quello di avere un’età geriatrica e patologie concomitanti, ipertensione, cardiopatia ischemica, diabete soprattutto, che trovano terreno fertile. E’ questo che spiega l’eccesso di mortalità”. Intanto il Governo ha emesso una nuova ordinanza, con misure più restrittive per contenere il contagio da Coronavirus. Le nuove misure, che si sommano alle esistenti, sono valide dal 21 marzo al 25 marzo, quando scade il dpcm che aveva imposto la stretta a tutti gli spostamenti e la chiusura di bar e negozi. E’ vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici, resta consentito svolgere individualmente attività motoria nei pressi della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona, non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto. Chiusi gli esercizi alimentari nelle stazioni ferroviarie e stop agli spostamenti verso le seconde case nei giorni festivi.

Coronavirus, De Luca: “Rischio è che conteremo morti”. Intanto è di 749 casi positivi, 17 vittime e 30 guariti il bilancio aggiornato in Campania

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C’è stato un aumento dei contagi in Campania per diverse ragioni: “per il ritorno dei cittadini dal nord ma anche per l’inciviltà, irresponsabilità e bestialità di componenti rilevanti della nostra società”. Lo ha detto in diretta Facebook il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Da qui l’appello ai cittadini: “Se continua questo andazzo, conteremo i morti e rischiamo di non avere posti per ospitare i vostri padri e le vostre madri”. Il governatore ha poi ribadito: “Io sono per chiudere tutto e militarizzare l’Italia”. Intanto è di 749 casi positivi (su 3.845 tamponi effettuati), 17 vittime e 30 guariti il bilancio dell’emergenza coronavirus in Campania, secondo i dati – aggiornati alle 15 di oggi – appena diffusi dall’Unità di crisi della Regione. Il maggior numero di casi si registra in provincia di Napoli (416), seguono Salerno con 115 e Avellino, che con 97 casi, in rapporto alla sua popolazione, risulta al momento la più colpita. Seguono le province di Caserta, 96 casi, e Benevento, otto casi. Tre pazienti risultano totalmente guariti e 27 sono divenuti asintomatici per risoluzione della sintomatologia clinica.

Napoli, Polizia scopre una sala giochi clandestina: dopo una denuncia in forma anonima

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In preda ad una crisi isterica ha chiamato in forma anonima la Polizia per segnalare che nella zona del Borgo di Sant’Antonio Abate di Napoli c’era una sala giochi illegale frequentata dal marito giocatore d’azzardo che stava mandando sul lastrico la sua famiglia. Ed proprio lì che gli agenti del commissariato Vicaria-Mercato, con uno stratagemma adottato durante un servizio “anti aggregazione” hanno scoperto il locale, una specie di garage, in cui si riunivano, verosimilmente ludopatici anche in violazione delle disposizioni emesse dal Governo per contenere l’epidemia di Covid-19. Un uomo, di 46 anni, con precedenti per reati connessi al gioco d’azzardo, che secondo la Polizia gestiva la sala giochi illegale, è stato denunciato per esercizio di gioco d’azzardo e possesso di una decina di videopoker. La Polizia ha anche contestato la violazione del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri emesso lo scorso 9 marzo per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Locale e slot sono state sequestrate.

Coronavirus, Governo decide oggi stretta: nuovi limiti a sport all’aperto, negozi e spostamenti

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Dovrebbe arrivare in giornata una nuova stretta alle misure per il contrasto del Coronavirus. La decisione del premier Giuseppe Conte è attesa ad ore: le norme preciserebbero l’ultimo Dpcm dunque, secondo fonti di governo, potrebbero essere inserite non in un nuovo Decreto del presidente ma in un provvedimento correttivo più snello. Tra le misure al vaglio ci sarebbe lo stop all’attività fisica all’aperto,lo stop ai supermercati nei centri commerciali nel weekend, lo stop agli spostamenti nelle seconde case.

Coronavirus, Fontana: “Ne ho parlato stamattina con Mattarella, la presenza dei soldati ha un grande effetto dissuasivo”

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“Io credo di si” che l’esercito in Lombardia sia necessario, “la presenza di militari ha un grande effetto dissuasivo uno magari prima di scendere in strada se vede passare una pattuglia dell’esercito ha qualche ripensamento”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, parlando del rispetto dei divieti per limitare il contagio da Coronavirus. “Ne parlavo stamattina con il presidente della Repubblica, ho chiesto proprio che anche lui si impegni a fare in modo che vengano applicati in maniera più rigorosa i protocolli”.

Coronavirus, l’Aifa lancia l’allarme: “Carenza di farmaci negli ospedali, via a misure straordinarie”. Attenzione, intanto, alle truffe sul web

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L’improvviso incremento della domanda per i farmaci utilizzati nelle terapie ospedaliere dei pazienti ricoverati a causa dell’epidemia ha generato delle carenze”. A dirlo, in una nota pubblicata sul portale, è l’agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) che sottolinea di essere a lavoro con le aziende, mediante il supporto costante di Farmindustria e Assogenerici, per mettere a punto “soluzioni eccezionali ed emergenziali”. L’agenzia, si legge sul sito dell’Aifa, “segue il problema raccordandosi costantemente con le Regioni e le Province autonome, cui tutte le strutture territoriali sono invitate a rapportarsi per la valutazione e l’inoltro ad Aifa di segnali, dando priorità ai casi urgenti di irreperibilità per i quali siano già stati espletati tutti i passaggi previsti con gli aggiudicatari delle gare regionali”. I messaggi che riguardano le carenze possono essere inviati alla mail unica di riferimento, farmacicarenti@aifa.gov.it. Intanto l’Aifa lancia anche l’allarme: “Attenzione ai farmaci sul web non autorizzati”. “In relazione alla presenza di offerte web per farmaci non autorizzati o falsificati, – si legge sul sito dell’agenzia – si segnala che l’acquisto di medicinali con prescrizione attraverso internet non è consentito dalla normativa italiana, ma è soprattutto estremamente pericoloso per la salute”.

Coronavirus, produceva mascherine in casa: denunciato dai carabinieri 48enne di Acerra

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Produceva mascherine in casa e per venderle aveva anche messo degli annunci pubblicitari on line. Denunciato dai carabinieri ad Acerra (Napoli) un uomo di 48 anni. I militari hanno perquisito la sua abitazione trovando 22 mascherine nonché materiale per la produzione di nuove protezioni come elastici, supporti in gomma e colla. E’ stato tutto sequestrato e sono in corso accertamenti per appurarne la provenienza.

Coronavirus, Fico: “La sanità è stata depredata negli anni, dobbiamo valorizzarla con una spesa pubblica adeguata”

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Io sono per la sanità pubblica. La sanità pubblica è stata depredata negli anni, dobbiamo ripartire dalla sanità pubblica, valorizzarla con una spesa pubblica adeguata. Abbiamo pochi posti in terapia intensiva a causa dei tagli e dobbiamo aumentarla”. Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico a Radio 24.

Coronavirus, il Governo va verso una ulteriore stretta delle misure che consentono di uscire di casa: sono 33.190 i contagiati, l’Italia supera la Cina con 3.045 morti

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Il Governo va verso una ulteriore stretta delle misure che consentono di uscire di casa. In questo momento i runner sono spesso sotto accusa. “Sento ancora di persone che fanno jogging, si riuniscono ed escono da casa senza valide motivazioni. A tutti loro chiedo e chiediamo un ulteriore sacrificio e senso di rispetto. Questo è un momento critico se vogliamo abbattere la curva dei contagi”. Così il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Inca’. Il Papa all’inizio della messa di Santa Marta stamattina ha chiesto di pregare per medici e autorità. “Preghiamo per le autorità, che per loro non è facile gestire questo momento, e tante volte soffrono delle incomprensioni”, ha aggiunto. “Sia i medici, il personale ospedaliero, i volontari della salute, sia le autorità in questo momento sono colonne che ci aiutano ad andare avanti e ci difendono in questa crisi. Preghiamo per loro” ha concluso Papa Francesco. Ieri il numero di vittime in Italia per Coronavirus ha superato quelle complessive della Cina: sono 3.405 i morti, con un incremento rispetto a mercoledì di 427. In Cina le vittime registrate finora sono 3.245. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile. Ieri l’aumento era stato di 475. Sono 2.498 i malati ricoverati in terapia intensiva, 241 in più rispetto a ieri. Di questi 1.006 sono in Lombardia. Dei 33.190 malati complessivi, 15.757 sono poi ricoverati con sintomi e 14.935 sono quelli in isolamento domiciliare. Ad oggi in Italia ci sono trecento bambini malati di coronavirus ma, fortunatamente, non ci sono vittime o casi gravi.

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