Negli anni 80 i Servizi Segreti scesero in campo contro la criminalità organizzata in Campania, Sicilia e Calabria

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Benché sia una competenza quasi esclusiva delle Forze di Polizia, la lotta al crimine organizzato, soprattutto di stampo mafioso, divenne dai primi anni ’80 anche uno dei principali focus dei Servizi Segreti.

Nello specifico, soprattutto Il SISDE, cominciò ad organizzare la sua presenza sul territorio, soprattutto in zone del Paese particolarmente calde, con Centri di Ricerca destinati a raccogliere informazioni utili a disarticolare le organizzazioni criminali. Soprattutto in Calabria, Campania e Sicilia ci fu una concentrazione di personale operativo che andava a coadiuvare il lavoro della DIA e delle FF.OO., ma anche nel nord e centro Italia furono attivati altri Centri di Ricerca con medesime finalità. Con la soppressione del SISDE e la nascita dell’AISI, a partire dal 2007, la competenza in materia intelligence sulla lotta alla criminalità organizzata, è passata in chiave interna alla nuova Agenzia, che ancor oggi conta su propri centri e sottocentri operativi su base regionale.