Napoli, prime linee sul progetto di riqualificazione del Centro Direzionale

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Cambiare la destinazione d’uso del Centro Direzionale di Napoli, creando un insediamento per usi misti e proponendo un modello nuovo di sviluppo urbanistico che attragga nuove opportunità imprenditoriali. È quanto emerso oggi nel primo appuntamento della commissione Urbanistica, presieduta da Massimo Pepe, sul tema del progetto di riqualificazione dell’area orientale della città, con la partecipazione dell’assessora Laura Lieto. Una serie di incontri, il prossimo con l’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza e l’ultimo con il Sindaco Gaetano Manfredi, precederanno il Consiglio comunale chiamato ad approvare la delibera di indirizzo che il delegato del Comune, il dirigente dell’area Pianificazione urbanistica generale, porterà in conferenza dei servizi.

Come riporta il portale del Comune di Napoli, per l’assessore all’Urbanistica Laura Lieto l’area orientale sarà un fondamentale banco di prova per giudicare la capacità dell’amministrazione di realizzare la trasformazione urbanistica della città, così come nell’area occidentale e a Bagnoli fu innescata la trasformazione urbanistica degli anni ’90. L’area orientale include ambiti con grandi potenzialità, in primis piazza Garibaldi, che si configura come la principale porta della città e il principale scalo di trasporti intermodali della città, e il Centro Direzionale, pensato negli anni ’80 e che nel tempo ha mostrato gravi problemi di sostenibilità. Oggi, con la crisi del parco uffici e della scarsa residenzialità, il Centro Direzionale è già dal primo pomeriggio un’area desertificata, dove però il Comune mantiene la proprietà di circa cinquanta ettari di suolo. In questo modo l’area orientale può diventare il punto di partenza di una trasformazione che punti sulla transizione ecologica e sulla promozione di funzioni che attraggano giovani e nuove opportunità di lavoro. In questo processo, ha concluso Lieto, saranno essenziali sia le risorse del PNRR che la mobilitazione di investimenti dal mercato, e il contributo della commissione e del consiglio comunale sarà determinante per definire le linee strategiche e gli obiettivi a cui gli urbanisti daranno poi in seguito sostanza e contenuto.