Non ce l’ha fatta la ricercatrice di 66 anni del Cnr che era a bordo dell’auto sperimentale esplosa venerdì scorso sulla tangenziale di Napoli. Come riporta l’Ansa, la donna aveva riportato ustioni di terzo grado sul 90 per cento del corpo e le sue condizioni erano apparse gravissime ai medici dell’ospedale Cardarelli, dove è avvenuto il decesso. Ferito gravemente e in pericolo di vita anche lo studente in auto con lei, un prototipo da studio di una ricerca che conducevano.
Sull’episodio la procura di Napoli ha aperto un’inchiesta nella quale è stato ascoltato un dirigente del Cnr. Inoltre è stato disposto anche il sequestro di una vettura gemella a quella andata distrutta prototipo utilizzato nell’ambito di un progetto denominato “Life-Save” finalizzato a testare la possibilità di abbinare un motore elettrico con batterie alimentate da pannelli solari a vetture dotate di un propulsore termico con l’obiettivo di ridurre le emissioni nell’ambiente.
