Napoli, Gustus si chiude con un +20% di espositori e visitatori. De Negri: “Anno della svolta”

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“Saluto tutti i presenti e li ringrazio per il loro grande contributo nel settore agroalimentare, uno dei comparti produttivi più importanti della nostra nazione, un baluardo dell’eccellenza italiana”. Con queste parole il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ha salutato con un video messaggio l’ottava edizione di Gustus, inaugurata domenica, che si è chiusa oggi alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Numeri importanti quelli del salone dell’agroalimentare organizzato da Progecta: tre padiglioni, uno in più dello scorso anno, circa 170 espositori e 12mila visitatori professionali (entrambi registrano un +20% rispetto al 2021), 45 buyers nazionali e internazionali (più che raddoppiati rispetto all’edizione precedente) selezionati dall’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE) che hanno animato la tre giorni nel polo fieristico di Fuorigrotta.

“Per Gustus – il commento dell’organizzatore della fiera Angioletto De Negri – questo è stato l’anno della svolta: aumento degli spazi, degli stand, dei visitatori e dei buyers. E sono tante le aziende, presenti e nuove, che già ci stanno facendo richieste per partecipare l’anno prossimo. La Regione ci ha invitato a prendere nuovi spazi da dedicare alla Dieta mediterranea. Così come Cna ha manifestato l’intenzione di partecipare l’anno prossimo con le aziende aderenti a livello nazionale”. Per Carlo Ferro, presidente di Agenzia ICE che in fiera ha organizzato anche un convegno sull’internazionalizzazione per le imprese food&wine, “il settore agroalimentare del Mezzogiorno ha le carte in regola per rafforzare il suo ruolo strategico e rappresentare un fattore di traino economico per quest’area, puntando a un alto posizionamento in termini di qualità e al forte legame col territorio. Al Sud l’export agroalimentare pesa il 16% sul totale, ed è al secondo posto per importanza. Il Sistema Paese è a fianco delle imprese, non solo del settore, e come ICE stiamo lavorando per supportarne la competitività attraverso un piano di 20 nuove azioni, 20 cose nuove che 4 anni fa non facevamo, nei campi del digitale, dell’e-commerce, della formazione e della tutela del Made in Italy”.

Una delle più importanti fiere italiane e non solo sull’enogastronomia. Sono particolarmente contenta che quest’anno si punti molto anche sull’internazionalizzazione – ribadisce l’assessora alle Attività produttive del Comune di Napoli, Teresa Armato – e la presenza a Gustus dell’Agenzia ICE è significativa perché è importante che i nostri prodotti, che sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, possano diventare anche un business per le imprese che li producono e quindi diventare occasione di crescita e di sviluppo”.

Soddisfazione da parte delle federazioni presenti a Gustus che durante i tre giorni hanno dato vita ad eventi di ogni tipo. La Fipgc, con il presidente Matteo Cutolo, ha tenuto in fiera la selezione dell’Italia centro meridionale, vinta dal giovane Antonio Manfredi, per le qualificazioni al campionato mondiale di tiramisù in programma a Milano nell’ottobre 2023. La Fic, guidata da Rocco Pozzulo, e la Urcc, guidata da Luigi Vitiello, hanno svolto la Conferenza programmatica delle Regioni e delle Province dell’area Sud. E ancora Federcarni Campania che, con il presidente Piero Pepe, ha aumentato ancora i propri spazi al salone e per due giorni si è dedicata alla formazione intensiva. Gustus è stato anche il palcoscenico della premiazione da parte di Luciano Pignataro e Il Mattino delle migliori pizzerie della Campania. Non sono mancati ospiti d’eccezione come lo chef due stelle Michelin Gennarino Esposito che, in un affollatissimo stand della Regione Campania, ha tenuto uno showcooking dedicato alla genovese e ha evidenziato: “È importante venire qui a Gustus, un luogo di scambi di idee, di commercio, ma anche di riflessione. È un luogo dove uno prende il polso di quella che è la situazione generale del mondo della ristorazione e della gastronomia. Ci sono diversi segnali di evoluzione del nostro mondo”.