Un giorno è candidato sindaco di Napoli per il Pd. Quello dopo è il nome giusto per Forza Italia. Quello dopo ancora lo vede come outsider, da cane sciolto. Un altro giorno ancora è già diventato Sindaco di Napoli. Catello Maresca, il magistrato, è sulla bocca di tutti e con le elezioni a breve (Maggio 2021), è questo il momento in cui si scelgono i nomi migliori per concorrere alla carica di primo cittadino di una città importante, cruciale, fondamentale per tutto il Paese.
Maresca è il nome giusto per tutti perché è qualcuno che, a Napoli, ha fatto cose per la città, non solo parlato a vanvera. E per questo motivo è benvisto da ogni parte politica. Nei suoi successi come magistrato ci sono gli arresti di Giuseppe Setola e Michele Zagaria, stiamo parlando di due dei mafiosi più sanguinari, più cattivi, mai conosciuti.
E poi è impegnato nel sociale, cerca di aiutare la città di Napoli ad uscire da un pantano amministrativo con i fatti, non con le chiacchiere. Ed è per questo motivo che tutti lo vorrebbero come candidato, anche considerando la disastrosa eredità che lascerà Luigi De Magistris.
Ma lui non risponde. O perlomeno nicchia, aspetta, scruta all’orizzonte. O forse semplicemente non è interessato, magari vuole proseguire col suo lavoro, calmo, senza intoppi e senza fastidi esterni. Resistendo all’idea di un salto in politica che, nel bene o nel male, gli cambierebbe una carriera fino ad ora eccellente.
