DAILY MAGAZINE

ESCLUSIVA – Grandi emozioni al Museo Campano di Capua con il Maestro Pupi Avati: “Il viaggio di Boccaccio alla scoperta di un Dante più umano ed inedito”

in Campania by

Un pomeriggio di grandissime emozioni ieri al Museo Campano di Capua che dalle 18 ha ospitato il Maestro Pupi Avati per la presentazione del suo ultimo libro “L’alta fantasia – Il viaggio di Boccaccio alla scoperta di Dante” (Solferino). In un percorso tra ricordi ed aneddoti, il Maestro Avati ha regalato ai presenti momenti di cinema, letteratura e vita, accompagnato da Paolo Di Paolo e dai saluti istituzionali della presidente del Museo Campano e vicepresidente Scabec Rosalia Santoro. In sala anche il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, per un appuntamento apripista della kermesse “Salerno Letteratura”.

Ravenna, 1321: esiliato e misconosciuto, Dante Alighieri esala l’ultimo respiro. Nel convento delle clarisse di Santo Stefano degli Ulivi, l’albero di mele selvatiche che le suore chiamano l’albero del Paradiso smette misteriosamente di dare frutti. Trent’anni dopo Giovanni Boccaccio, studioso appassionato dell’opera dantesca, riceve un incarico singolare: andare in quel convento, dove risiede la figlia di Dante, divenuta monaca con il nome di suor Beatrice, e consegnarle un risarcimento in denaro per l’esilio ingiustamente subito da suo padre. Sarà un viaggio di riparazione e di scoperta, ma anche di fatica e pericoli, non ultima l’accoglienza non sempre entusiastica ricevuta dai conventi dove l’opera del Sommo è ancora vietata, in odore di eresia. E per Boccaccio sarà l’occasione di riandare ai momenti più importanti della vita dell’Alighieri, le sensibilità di bambino e l’incontro con Beatrice, la politica e i tradimenti, l’amarezza della cacciata da Firenze, il tormento e l’estasi della scrittura. 

“Il libro parla di Dante ma è il viaggio di Boccaccio alla riscoperta di un Dante più umano ed inedito, di quelli che non si trovano nei libro di scuola, che vanno al di là delle celebrazioni del Dantedì, delle bandiere tricolori o delle opere già note – racconta il Maestro Avati in esclusiva a Notix– . E’ un percorso all’insegna delle emozioni, dell’arte, del percorso di vita, che si intreccia con le sensazioni ed i pensieri dello stesso Boccaccio. Sono molto felice che il libro si è tramutato nel film “Dante” ed ho fatto il massimo per donare ad entrambi una vita indipendente ed intrecciata. La scrittura ed il cinema, insieme alla musica sono i miei più grandi amori di una vita, sin da quando ero il miglior venditore di bastoncini surgelati dell’Emilia Romagna e delle Marche ed ho deciso di mollare tutto e seguire il fuoco sacro della cinematografia. Nella mia casa ci sono migliaia di libri e ne entrano ancora, nonostante il volto sbigottito di mia moglie all’ennesimo volume consultato e letto! Ma resta una grandissima passione e sono felice di aver potuto dare anche un contributo importante per le nuove generazioni nel regalare loro un Dante diverso, vero, autentico”.

Ultimi da...

Go to Top