Ettore Rosato, coordinatore nazionale di Italia Viva e Vicepresidente della Camera, ha parlato ieri, dagli studi di Teleprima, del primo anno di attività della lista e degli obiettivi per il futuro:
“L’esperienza più bella vissuta è quella da vivere. Guardiamo al futuro. Io penso che in questo Paese c’è un grande bisogno di moderazione e di riformismo nelle proposte, nella capacità politica di avere progetti che tengano conto della drammaticità della vita soprattutto in questo periodo di Covid, quindi di fronte a questo abbiamo bisogno di scelte forti e decisive per dare una spinta all’economia“.
Rosato ha poi parlato del primo vero risultato di Italia Viva: “Abbiamo contribuito al grande successo in Regione Campania di Vincenzo De Luca e questo ci fa molto piacere. C’è bisogno di un partito che vada contro ai populismi, a chi parla alla pancia, a chi pensa ad allargare il problema piuttosto che a risolverlo. Con la consapevolezza che la sfida è grande, stiamo attraversando la più grande crisi economica dalla fine della seconda guerra mondiale“.
Rosato ha poi avuto parole dure nei confronti del Premier Conte dopo la bocciatura effettuata in conferenza stampa da parte del Presidente del Consiglio sul Mes: “Questo problema forse non è troppo chiaro agli occhi della gente. Il Mes semplicemente è un’istituzione europea che consente di finanziare gli Stati per le cose che fanno in merito, in particolare, alle spese sulla Sanità. È un istituto che concede prestiti, qual è il dibattito? Il Mes è un nome che fa paura al Movimento Cinque Stelle, noi abbiamo bisogno di più risorse sulla sanità, abbiamo bisogno di un aiuto in ambito medico-scientifico: le paghe dei nostri ragazzi sono troppo basse, ed è per questo che poi decidono di andare all’estero perché prenderebbero sicuramente il doppio per lo stesso lavoro. E quindi noi abbiamo bisogno del Mes, che ci consente di avere un prestito a un interesse più basso rispetto che comprarli sul debito nazionale e internazionale. Utilizziamo il Mes perché conviene“.
“Le parole di Conte“, conclude Rosato, “sono state molto banali e molto populiste, per accontentare una parte politica che sta al governo, con noi, ha detto delle parole banali che da un Presidente del Consiglio si preferirebbe non ascoltare“.
