Una protesta contro l’ultimo Dpcm del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La chiusura anticipata di bar e ristoranti alle 18 ha provocato non pochi problemi agli addetti del settore e non solo (come si può notare nella protesta silenziosa dei tassisti di Napoli).
Ad Ercolano sono scesi in piazza più di duecento commercianti non solo del settore della ristorazione. Ci sono fiorai, salumieri, macellai, titolari di negozi di abbigliamento per solidarietà e anche per constatare che, con questa seconda ondata di coronavirus e di paura, le persone tendono a rimanere a casa piuttosto che ad entrare nei negozi.
“Meglio chiudere tutto per trenta giorni che rimanere così”, urla la folla. Come aveva suggerito il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
