Eolie, controlli Nas sul cappero DOP: 13 tonnellate con “Nessuna tracciabilità”

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Accade al «cappero delle isole Eolie DOP» che in qualche caso, come hanno scoperto i carabinieri del Nas di Catania, sulle isole dell’arcipelago non ci è nato ma ci è arrivato da chissà dove dentro grandi fusti. Durante alcuni controlli mirati in una industria di conserve alimentari e in un’azienda di commercializzazione all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli, entrambe a Lipari, la principale isola dell’arcipelago delle Eolie, i carabinieri hanno trovato contenitori pieni di capperi ma senza alcuna indicazione di provenienza. Sotto sequestro sono finite così più di 13 tonnellate di capperi mentre i titolari delle due aziende sono stati segnalati alla procura per l’ipotesi di frode in commercio.

Il sequestro più imponente è stato fatto in una delle industrie di conserve alimentari a Lipari che è autorizzata alla lavorazione e conservazione del cappero DOP, secondo il disciplinare approvato dall’Ue. Nei locali sono stati trovati «numerosi fusti privi delle prescritte indicazioni commerciali del prodotto alimentare contenuto», come spiegano i carabinieri del Nas di Catania. E siccome «l’esercente non è stato in grado di documentare la provenienza del prodotto», la merce è stata sequestrata: 13 tonnellate. Il titolare è stato denunciato.

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