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Degrado a Napoli: pregiudicata struttura Villa Ebe e Cimitero Colerosi

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Sono state poste sotto sequestro la Villa Ebe e il Cimitero Colerosi che, secondo gli inquirenti sarebbero solo la punta dell’iceberg di una mappatura del degrado del patrimonio storico-artistico-culturale di Napoli. La Magistratura e le forze dell’ordine stanno schedando i vari beni e non sono esclusi nuovi provvedimenti di sequestro nelle prossime settimane.

Per Villa Ebe, i carabinieri del nucleo Tutela del patrimonio culturale sono intervenuti per eseguire un’ordinanza di sequestro firmata dal gip del Tribunale di Napoli. Il Castello di Pizzofalcone, altro nome con cui è conosciuta la Villa, cade a pezzi e secondo la Procura di Napoli rappresenta un pericolo per la pubblica incolumità. La staticità della struttura sarebbe pregiudicata e, come se non bastasse, all’interno è stata trovata anche una coppia di cittadini stranieri, di origine polacca, che da tempo occupavano abusivamente gli spazi.

Discorso diverso per il Cimitero dei Colerosi. Sebbene anch’esso versi in una condizione di abbandono, il danno che ha portato al sequestro da parte dei militari è responsabilità di un privato, titolare di un vicino cantiere abusivo, ora indagato. Mentre si procedeva alla realizzazione di un piazzale di parcheggio, il muro perimetrale del Cimitero è crollato e i detriti hanno seppellito e danneggiato almeno 13 tombe. Non è chiaro, al momento, se sarà possibile restaurare i manufatti, o se i danni siano irreparabili. 

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