Coronavirus. In Svizzera non si accoglieranno gli over 75 se mancano i posti letto

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È qualcosa che ricorda tempi lontani e bui ma siamo nel 2020 e siamo in Svizzera, in Europa. Di nuovo in difficoltà, il sistema sanitario svizzero, è costretto a fare i conti con i posti letto insufficienti e la possibilità che il medico di turno debba

decidere tra un paziente ed un altro.

Le norme svizzere prevedono che, in caso di scarsità di posti in terapia intensiva, il medico possa scegliere di non accogliere persone oltre agli 85 anni o over 75 se con patologie gravi come cirrosi epatica, insufficienza renale cronaca, insufficienza cardiaca di classe NYHA superiore a 1 e sopravvivenza stimata a meno di due anni.

Sono misure fortissime che fanno capire il problema generale, che fanno capire cosa è effettivamente una pandemia globale. I medici svizzeri, oltre che cercare di fare il loro mestiere al meglio per curare tutti i pazienti che si presenteranno negli ospedali, saranno persino costretti a capire chi meriterà di poter essere salvato e chi no.