DAILY MAGAZINE

Corecom Campania e la lotta al cyberbullismo

in Campania by

“Possiamo dire che il 2020, complice l’emergenza pandemica Covid-19 che ha determinato lo stravolgimento delle regole di convivenza per ciascuno di noi, è stato l’annus horribilis per ciò che riguarda l’incremento dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo in tutta Italia. Abbiamo registrato l’aumento di tutte le fattispecie legate a questi fenomeni. Il 68% degli adolescenti è stato testimone diretto o indiretto di casi di cyberbullismo. Fenomeni come la pedopornografia, sextortion, i furti di identità digitale sono aumentati del 77%. Più di un campanello d’allarme nei confronti del quale il Corecom Campania ha scelto ancora una volta di intervenire con una campagna capillare di prevenzione. Incontrando i ragazzi negli oratori e nei centri estivi per offrire loro strumenti preziosi di conoscenza del fenomeno e di come comportarsi di fronte all’emergenza”. A dichiararlo Domenico Falco, presidente del Comitato regionale per le comunicazioni della Campania, nel rivolgersi ai ragazzi dell’oratorio Madri Canossiane di Avella (Avellino), coordinati da madre Ketty Marsico e madre Agnese Tulino.

L’impegno del Consiglio regionale della Campania è stato confermato, a margine dell’incontro, da parte di Gennaro Oliviero, presidente dell’assemblea che ha sede al Centro Direzionale di Napoli: “Siamo in prima linea per fronteggiare il fenomeno dilagante del bullismo e del cyberbullismo nella nostra regione. Abbiamo deciso di rilanciare la campagna @scuolasenzabulli per essere al fianco dei nostri giovani nell’affrontare questa difficile battaglia. Vogliamo essere un elemento di facilitazione – ha ribadito Oliviero – per la creazione di una rete sociale che coinvolga studenti, le loro famiglie, gli insegnanti, le istituzioni locali, i professionisti e le forze dell’ordine per dare il necessario supporto alle vittime ma anche ai violenti affinché riescano a svoltare in positivo le loro vite“.

Tanta la partecipazione da parte dei giovani dell’oratorio che hanno raccontato anche le loro esperienze dirette con questi fenomeni. “I ragazzi – hanno ammonito madre Ketty e madre Agnese, responsabili del campus dell’oratorio – devono imparare a rispettare tutti, soprattutto i più deboli. Quelli che hanno difficoltà maggiore a inserirsi nella società. Devono sapere che di fronte a questi fenomeni non bisogna chiudersi in se stessi. Nessuno, vittima o carnefice che sia, deve rimanere da solo. Piuttosto deve imparare ad affrontare la situazione parlandone in famiglia, con gli insegnanti e con tutti coloro che possono offrire la possibilità di uscire dal tunnel”.

Ultimi da...

Go to Top