“Le persone omosessuali hanno diritto di essere in una famiglia, sono figli di Dio e hanno diritto ad una famiglia”, sono parole profonde di apertura quelle di Papa Francesco, pronunciate in un
documentario in uscita oggi alla Festa di Roma a firma di Evgeny Afineevsky.
“Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo. Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili”, continua il Santo Padre, “In questo modo sono coperti legalmente. Mi sono battuto per questo”. Parole colme di affetto e di speranza verso un’apertura profonda da tutto il mondo ecclesiastico alla comunità omosessuale.
Le parole di Papa Francesco non si rivolgono ad un Paese specifico ma a tutto il mondo, per cercare di far smuovere le coscienze in quei Paesi in cui, ancora oggi nel 2020, la comunità omosessuale è spesso criticata, ostracizzata o, se non peggio, incriminata.
Un messaggio che arriva dopo un percorso, che dura dal primo giorno del suo pontificato, in cui Bergoglio ha cercato di modificare alcuni aspetti del mondo cattolico ed aprirli ad una visione ben più ampia della realtà e dei tempi in cui stiamo vivendo.
