Parole forti, quelle del Vescovo di Acerra, Monsignor Antonio Di Donna, contro chi ha ammazzato Simone Frascogna, 19 anni, durante una lite per futili motivi. Stamattina si sono svolti i funerali nel comune di Casalnuovo dove, per l’occasione, è stato proclamato il lutto cittadino. Centinaia di persone si sono riversate nelle strade e moltissimi amici hanno partecipato al lutto della comunità.
Le parole del Vescovo sono state dure e toccanti: “non mi piace definire quello che è successo un atto di bullismo. Non siete dei bulli, questo non è bullismo: è omicidio, è assassinio. Voi avete commesso non solo un reato secondo la legge, voi avete commesso un peccato gravissimo contro Dio che ci ha dato un comandamento chiaro: tu non uccidere, mai devi uccidere, perché la vita è sacra, appartiene a lui, solo a lui e a nessuno è lecito toglierla”.
“Un giorno Dio vi chiederà conto del sangue di Simone, del sangue innocente che da Abele fino alla fine del mondo sarà versato. Pentitevi – ha continuato il vescovo di Acerra – ma pentitevi seriamente, cambiate vita, riconoscete che siete stati dei vigliacchi. Simone da solo, voi in tre. Lui a mani nude, forte solo delle sue arti marziali, voi invece armati di coltello. Lui con la forza della ragione e delle mani, voi con la ragione della forza e della violenza. È uno scontro impari, è stato uno scontro sleale. Dov’è la forza, in questo, avete vinto voi? Chi è stato il più forte in questo scontro? Non voi, è stato Simone. Lui è il leone, lui ha vinto, non voi”.