Campania, la voce degli allevatori bufalini con cento trattori in corteo: “Basta illegalità, la pazienza è finita”

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Ancora una nota stampa congiunta degli allevatori bufalini che chiedono chiarezza e legalità alla Regione Campania. “Dopo un anno di denunce e proposte, ormai non è più tollerabile quanto sta accadendo. Chi si è reso e continua a rendersi responsabile del disastro sanitario, economico, sociale ed ambientale adottando e realizzando un Piano che sta producendo danni incalcolabili mentre sta espandendo e diffondendo la BRC e la TBC in Provincia di Caserta deve rispondere del proprio operato.

Diverse saranno le occasioni nei prossimi giorni per chiarire in più sedi chi porta la responsabilità di questo fallimento. Quelle cui siamo più interessati sono le sedi istituzionali in cui la politica deve assumere responsabilità. E’ di ieri la notizia che la Commissione Agricoltura del Senato ha deciso di istituire la Commissione di Indagine su quello che sta accadendo nel comparto Bufalino (non vediamo l’ora di depositare gli atti in nostro possesso), il 23 marzo discuteremo con la Commissione Europea la richiesta che l’Europa usi i suoi poteri (fino alla procedura di infrazione) per ottenere che la Regione Campania la finisca di eludere le direttive comunitarie e si obblighi a rispettare le convenzioni scientifiche internazionali.

Annuncia Fabbris a nome del Coordinamento: “Nel mentre aspettiamo che il Consiglio Regionale della Campania realizzi quanto si era impegnato a fare ormai 5 mesi fa e di cui si sono perse le tracce (la convocazione delle due commissioni competenti per valutare e proporre le modifiche al Piano) e insistiamo perchè il Governo Nazionale garantisca l’apertura di un confronto istituzionale) annunciamo che nei prossimi gioni produrremo ulteriori documenti alla Procura della Repubblica ed alla Magistratura penale per chiedere che si verifichino le responsabilità per quella che per noi oggi non è più solo l’evidenza del danno agli animali ed alle imprese ma arriva a coinvolgere direttamente i rischi sanitari per i cittadini. Se il Piano di eradicazione della BRC e della TBC ha fra i suoi obiettivi principali quello di scongiurare gli effetti e i rischi per la salute umana, allora non può più essere rimandata la verifica dei suoi risultati,. Se, come accadrebbe ad una verifica obiettiva dei numeri, l’accertamento dei risultati certificasse il fatto che sia la BRC che la TBC in provincia di Caserta (dove le norme nazionali e comunitarie vengono eluse in nome di una strategia dell’emergenza) allora è compito del Magistrato acertare se vi siano responsabilità nella catena istituzionale che sta gestendo il Piano fino a valutare il reato di diffusione di epidemia

Il Movimento Salviamo le Bufale, con la manifestazione in occasione del Giorno della Vergogna, continuerà il suo lavoro sottolineando che “la mobilitazione degli allevatori si fermerà solo con il raggiungimento degli obiettivi, che oggi sono 4 come abbiamo ampiamente chiariti nei giorni scorsi e che trovano una sintesi nella richiesta principale: sia ritirata la delega alla Task Force guidata dal Dott. Antonio Limone che ha proposto e gestito i piani fallimentari degli ultimi anni e venga restituita al Centro di Referenza Nazionale per la Brucellosi massima autorità nazionale che ha già diretto il Piano con esito positivo fra il 2007 e il 2011 portando la BRC dal 17% allo 0.8%. Gli oltre cento mezzi che si muoveranno alle 10 di domani 11 marzo e porteranno per 60 km e 8 comuni la voce degli allevatori in Difesa del territorio di Terra di Lavoro, degli animali e dei cittadini daranno anche un altro segnale: il tempo è scaduto. Oltre un anno di proposte inascoltate mentre la situazione si sta aggravando e le aziende stanno chiudendo non può più essere tollerato e non sarà sopportato senza reagire”, termina la nota stampa.