Sono state sequestrate 230mila calzature contraffatte che, se immesse sul mercato, avrebbero fruttato oltre un milione di euro. I finanzieri hanno eseguito un provvedimento restrittivo nei confronti di sei persone (tre in carcere, uno agli arresti domiciliari e due con divieto di dimora in Campania), indagate per le ipotesi di reato di produzione e distribuzione di calzature riproducenti modelli e marchi di una nota casa di alta moda.
Le indagini hanno permesso di fare piena luce sui ruoli dei membri dell’organizzazione criminale, che vantava una struttura molto articolata, in grado di garantire la distribuzione capillare sia dei prodotti finiti che dei “semilavorati” e della componentistica necessaria (etichette, lettere, sacchetti e cartellini recanti il marchio contraffatto). L’assemblaggio avveniva in un laboratorio clandestino e in quattro box di stoccaggio, con tanto di macchinari e stampi funzionali alla rifinitura di calzature di ottima fattura, al punto da ingannare anche l’occhio più esperto.
