Ammodernamento energetico e messa in sicurezza degli edifici, Cna Campania Costruzioni chiede misure di sostegno per rispettare i tempi imposti dall’Europa e prevenire i rischi sismici

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“L’adeguamento energetico degli edifici secondo il cronoprogramma fissato dall’Europa preoccupa Cna Costruzioni. Il processo di transizione ecologica che sposiamo a pieno deve fare i conti con un patrimonio immobiliare che, allo stato necessita di interventi strutturali importanti. Basti pensare che attualmente solo poco più del 5% degli edifici ha degli standard energetici in linea con quelle che sono le direttive europee. Il 35,7% degli stabili, infatti presenta una classe energetica G, mentre il 25,3% è di classe F. Il 16,9% è di classe E, mentre si scende al 10,2% per una classe D. Appena l’1,1% degli edifici invece è stato realizzato con una classe energetica A4. “

“Rispetto a questo quadro l’Europa ci chiede che dal 2026 i nuovi edifici pubblici siano ad emissione zero e che dal 2027 ci sia una classe energetica E/F per edifici non residenziali e pubblici. In edilizia, questi tempi equivalgono a dire, ieri nemmeno domani visti quelli che sono i tempi di un cantiere. Accanto al tema della transizione ecologica e dell’adeguamento energetico, c’è quello dell’adeguamento sismico e della messa in sicurezza degli edifici. Nella relazione della Protezione civile dello scorso 31 ottobre l’area flegrea è stata inserita in quella a criticità arancione, cioè elevatissima. Rispetto a queste emergenze c’è bisogno di misure che facilitino e accompagnino il processo di ammodernamento e messa in sicurezza degli edifici sul modello del superbonus 110% che era nato proprio per soddisfare queste esigenze. La misura, va rivista, emendata, migliorata. Rispetto ai tempi che ci dà l’Europa e alla questione sicurezza che ci arriva dall’area flegrea per la Campania occorre arrivare ad una soluzione efficace in tempi rapidi”. A dichiararlo è il presidente di Cna Costruzioni Campania Sabatino Nocerino.

COMUNICATO STAMPA