Amalfi, progetto Bust Busters: i ragazzi dell’Area Penale di Napoli per la pulizia dei fondali marini, gemellaggio con i gondolieri di Venezia

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“I ragazzi dell’Area Penale di Napoli divenuti sub con il progetto Bust Busters, si gemelleranno con i palombari gondolieri della Laguna di Venezia. I nostri ragazzi contribuiranno alle operazioni di pulizia e di tutela del patrimonio ambientale di Venezia, esattamente delle isole del Lazzaretto e i palombari gondolieri saranno a Napoli per partecipare alle nostre operazioni nel Golfo di Napoli. Il progetto Bust Busters supera ampiamente i confini della Campania”. Lo ha annunciato, oggi, Giuseppe Centomani, Direttore del Dipartimento di Giustizia Minorile della Campania, ad Amalfi, in occasione delle operazioni di pulizia delle acque amalfitane alle quali hanno preso parte i ragazzi dell’Area Penale di Napoli, divenuti sub, grazie al progetto Bust Busters realizzato da Archeoclub D’Italia, Dipartimento di Giustizia Minorile della Campania, Marina Militare, Corpo Militare dell’Ordine di Malta. Oggi le operazioni sono state possibili grazie al supporto fondamentale del Comune di Amalfi, da sempre in prima linea nelle attività a tutela del patrimonio naturalistico.

“Siamo in prima linea non solo per dovere verso la cittadinanza ma anche per l’ambiente e il paesaggio che sono le caratteristiche essenziali del nostro territorio che dal 1997 ha ottenuto il riconoscimento Unesco – ha dichiarato Daniele Milano, sindaco di Amalfi – e che dal 2018 rientra, unico paesaggio della Campania, nel registro nazionale dei paesaggi rurali storici. L’attenzione all’ambiente si declina in tutta una serie di azioni di questa Amministrazione e che fanno parte del Piano di Riattivazione Turistica Post Covid e fanno parte di quell’attenzione che poniamo nei confronti dei turisti che scelgono la Costiera Amalfitana”.

Oggi un’azione ambientale senza precedenti con i ragazzi dell’Area Penale di Napoli.

“I ragazzi che hanno già terminato il ciclo di lezioni teoriche e pratiche, durante le quali hanno imparato le tecniche di immersioni – ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia – ma hanno anche conosciuto il patrimonio geologico e naturalistico, culturale, si sono immersi raggiungendo i fondali marini di Amalfi. Sono oramai cresciuti questi ragazzi e mostrano sempre maggiore interesse per quello che stanno facendo. Altri ragazzi ancora si stanno avviando a seguirli, attraverso il nuovo ciclo di lezioni iniziato da poco”.

In prima linea la Marina Militare. Oggi ad Amalfi anche il novantennale del Corpo dei Palombari della Marina Militare con una mostra allestita presso il Museo della Bussola Di Amalfi.

“Nell’ambito delle attività tra Quartier Generale Marina di Napoli e Centro di Giustizia Minorile per la Campania, discendenti dall’accordo Nazionale tra Marina Militare e Dipartimento per la Giustizia Minorile, prosegue il progetto “Bust Busters” che vede impegnati giovani ragazzi dell’area penale di Napoli, recentemente brevettati sub – ha affermato Aniello Cuciniello, Capitano di Vascello della Marina Militare – nell’opera di pulizia dei fondali di iconiche spiagge. Da poco abbiamo concluso l’operazione ad Amalfi. La Marina Militare, opera ancora una volta in sinergia con le istituzioni locali e le associazioni di volontariato a favore di un virtuoso progetto che coniuga inclusione, solidarietà e ecologia”.

Esperienze che valorizzano ogni individuo: la persona al centro!

“La plastica raccolta sulle spiagge di Napoli, a breve , partirà per Bolzano. L’Università di Bolzano vuole coinvolgere i ragazzi di Bust Busters in un importante progetto sulla sostenibilità. La plastica raccolta dai nostri ragazzi verrà trasformata in oggetti per la casa, in occasione della Fiera del Mobile. I giovani che vivono una situazione di illegalità, di disagio, di allontanamento dal nucleo familiare d’origine e soprattutto i giovani che vivono problematiche di emarginazione sociale, sono a rischio di recidività se non supportati adeguatamente con progetti funzionali e ben articolati. Questi ragazzi hanno partecipato al progetto di formazione Bust Busters. E da Sabato avremo ancora altri ragazzi dell’Area Penale di Napoli per la nuova stagione del progetto stesso. Tali esperienze – ha dichiarato Francesca Esposito, Referente Attività Sociali di MareNostrum – Archeoclub D’Italia – possono essere in grado di valorizzare ogni individuo per quello che ha da offrire agli altri, fortificando così la sua autostima e facendogli capire che un’alternativa sia possibile. Il mare è dunque un setting ambientale, storico e culturale eccezionale e costituisce inoltre un efficace mezzo di formazione”, termina la nota stampa.

FOTO: Comunicato Stampa